Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Il Digital Energy Report ha come obiettivo principale quello di mappare e identificare l’utilizzo delle soluzioni di digital energy all’interno del paradigma della Smart City, di cui si parla molto ma che, almeno nel nostro paese, non rappresenta ancora una realtà consolidata, anche se si registra un crescita importante soprattutto nell’ultimo triennio del numero di progetti di “digital energy”. Vi proponiamo in anteprima i principali risultati del Rapporto, invitandovi a partecipare al convegno iscrivendovi alla presentazione del report. Ai presenti sarà consegnata in omaggio una copia della 2a edizione del Digital Energy Report. A fondo pagina il PDF con l’Executive Summary completo, a firma dell’Ing. Francesca Capella ___________________________________________ Il contesto urbano si sta evolvendo sempre di più verso quello che è un paradigma digitale all’interno del quale trovano spazio molti dei trend che negli ultimi anni hanno caratterizzato il panorama energetico italiano europeo e mondiale. Tra i principali trend di riferimento troviamo quello delle rinnovabili e della generazione distribuita che, soprattutto nel caso degli impianti fotovoltaici ha permesso di sviluppare il paradigma prosumer nel contesto urbano a diversi livelli: residenziale, commerciale e industriale. L’elevato interesse e conseguente sviluppo della tematica prosumer si è legata alla diffusione dello storage che ad oggi non risulta ancora particolarmente sostenibile a livello di investimento puramente economico. Tuttavia è verosimile pensare a un rafforzamento della crescita di questa tecnologia a causa della decrescita di quello che è il costo al kWh dello storage, oggi pari a 1.700- 2.000 €/kWh a livello residenziale. L’avvento della generazione distribuita, dello storage e del modello prosumer implica per la rete elettrica il passaggio da un funzionamento unidirezionale, caratterizzato da una produzione centralizzata, a un modello «smart grid», caratterizzato da flussi di energia bidirezionali. In questo senso appare quindi necessario procedere ad una digitalizzazione di quella che è la rete elettrica attraverso una serie di strumenti quali gli smart meter che permettono di prevedere meglio quelli che sono i carichi, soprattutto a livello residenziale, permettendo una miglior gestione degli impianti di generazione e delle reti di distribuzione. Tra i trend emergenti, che portano a rafforzare la necessità di implementare smart grid elettriche, vi è quello dell’e-mobility. Questo trend influenza la rete elettrica nazionale per quanto riguarda l’incremento della domanda nazionale di energia elettrica. La mobilità urbana non si sta evolvendo unicamente lungo il vettore elettrico ma vede anche l’integrazione di nuovi servizi per il cittadino quali i servizi di mobility sharing (bike/car/fleet sharing). L’introduzione di questi nuovi paradigmi permette di ridurre il traffico a livello urbano, favorendo il passaggio da un modello di trasporto fortemente caratterizzato dell’utilizzo di mezzi privati ad uno invece basato sull’utilizzo di mezzi pubblici e di mezzi condivisi per quanto riguarda il trasporto all’interno della città. La città si sta trasformando anche a livello di building, che stanno evolvendo verso una configurazione più smart, adottando soluzioni di efficienza energetica e di intelligent building volte ad ottimizzare quello che è il comfort abitativo e la gestione dei consumi energetici. La Digital Energy e le Smart Cities in Italia I pillar di riferimento Sono tre i pillar lungo i quali è possibile leggere la digitalizzazione energetica delle Smart City. Il living che ha a che vedere con gli edifici e le infrastrutture di illuminazione pubblica; il mobility che riguarda le soluzioni e le infrastrutture per la mobilità; ed infine l’environment che riguarda la produzione di energia, le infrastrutture di rete e la gestione dei rifiuti. Ad ognuno di questi pillar, cui è dedicato ampio spazio all’interno del Rapporto, corrispondono una grande varietà di soluzioni tecnologiche e possibili configurazioni che si differenziano per: (i) livello di digitalizzazione della configurazione: indica il grado di adozione di soluzioni digitali per la gestione e ottimizzazione della configurazione; (ii) livello di complessità della configurazione: indica il livello difficoltà della gestione e ottimizzazione della configurazione; (iii) focus sulla tematica energy: indica quanto la configurazione sia focalizzata e applicata a contesti energetici. Dall’incrocio di queste tre dimensioni è stato possibile identificare una classificazione dei progetti di Smart Cities in Italia secondo tre categorie (Analogic energy, Digital Enabled Energy, Progetti digitali). Digital Energy & Smart Cities: lo stato dell’arte delle città italiane Le soluzioni appartenenti alle diverse categorie sono state analizzate su un campione di 15 città italiane, rispetto alle quali è stata mappata l’evoluzione ed il posizionamento temporale dei diversi progetti, con l’obiettivo di riuscire evidenziare il momento in cui le tecnologie digitali hanno iniziato ad essere presenti e utilizzate a livello città. E’ opportuno ribadire come le soluzioni mappate in questa sezione siano quelle che hanno visto una azione di regia esplicita da parte della città analizzata. E’ evidente come vi siano altri (e a dire il vero molto maggiori) investimenti in tecnologie per la digital energy da parte dei privati e delle imprese sul territorio. Pur tuttavia, una cosa è “dotarsi” di soluzioni e tecnologie di digital energy in maniera indipendente e autonoma (ossia attraverso un investimento privato non coordinato), altro è «integrare» con una forma di regia queste soluzioni e tecnologie, con l’esplicito obiettivo di offrire un servizio che migliori l’efficacia e l’efficienza «energetica» della comunità. Il quadro che uscirà da questa analisi, quindi, che non è certo roseo, va interpretato come uno «stimolo» ad aumentare gli investimenti coordinati e – se e ove possibile – a integrare e «fare leva» su quanto dal punto di vista infrastrutturale della digital energy è stato fatto dai privati. Nel complesso in Italia sono stati mappati 353 progetti attualmente in essere, relativi al comparto energia, dei quali il 28% sono stati classificati all’interno del pillar «environment», il 40% si riferiscono al pillar «mobility» e il 32% al pillar «living». Si conferma il trend che vede i progetti analogici notevolmente preponderanti rispetto alle sezioni digital-enabled e digital. I progetti digital enabled pesano per poco più del 20%, molto più limitata è la quota parte legata ai progetti digitali che pesa invece per il 5%. La presenza di queste 2 categorie di progetti, delinea tuttavia un trend positivo di sviluppo per il futuro. Vi sono differenze, tuttavia, tra le diverse città. Tra le città mappate è possibile notare come le grandi città presentino pochi progetti digital, generalmente sotto il 10% del totale, ma presentino una percentuale significativa di progetti digital enabled, generalmente dalle 2 alle 3 volte superiore la percentuale dei progetti digitali. Questo trend potrebbe essere rappresentativo di una strategia che potrebbe indicare come queste città, quali Milano, Firenze e Torino, tra le grandi ma anche Modena, Rimini o Reggio nell’Emilia, tra le piccole, stiano «educando» gradualmente i cittadini, attraverso la costruzione di un «terreno fertile» sul quale poi implementare in futuro nuovi progetti più digitali. Dalla rappresentazione emerge che il bilanciamento dei progetti digitali su tutti e tre i pillar analizzati nel rapporto, la cosiddetta multi-pillarità, è l’approccio cui le città dovrebbero tendere poiché il focus su un singolo pillar è meno efficace. Per raggiungere questo obiettivo le città devono comunque partire da una solida base di tecnologie analogiche e digital-enabled, implementate sia nel settore pubblico che in quello privato, nonché da una appropriata architettura di piattaforma dati capace non solo di raccogliere ma anche di elaborare i dati raccolti. La cabina di regia dei progetti di digital energy nelle smart cities in Italia Ogni progetto, come detto in precedenza, è stato realizzato grazie alla collaborazione di numerosi enti. Per capire i tipi di modelli esistenti e come ha funzionato l’insieme degli attori che hanno definito ed implementato il progetto ed i ruoli, si rimanda al PDF a fondo pagina. Le soluzioni di Digital Energy emergenti per le Smart Cities Lo sviluppo delle Smart City è intrinsecamente legato allo sviluppo delle tecnologie digitali. Ma quali sono gli ultimi trend tecnologici di maggiore rilievo per le Smart City, e quali sono gli impatti che si possono anticipare sul loro futuro? A queste domande dedichiamo la sezione finale dell’osservatorio, che si pone l’obiettivo di fornire una visione d’insieme relativa a quelle che sono le principali soluzioni digital applicate al settore dell’energia lungo i tre pillar (focus di analisi) della Smart City. Tra i principali trend tecnologici in ambito digitale, abbiamo analizzato nel dettaglio le soluzioni relative al paradigma blockchain e al paradigma big data and analytics. _____________________________________________ Digital Energy Report 14 febbraio – h. 9.30 Politecnico di Milano – Campus Bovisa, via Lambruschini 4, Edificio BL28 – Aula Magna Carassa Dadda Scarica l’Executive Summary del Digital Energy Report Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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