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Indice degli argomenti Toggle Elettricità a basso costo essenziale per stimolare la diffusione delle pompe di calore in EuropaProspettive del mercato post superbonusLe condizioni per lo sviluppo del mercato: a dialogo con Davide ChiaroniTipi di pompe di caloreCome scegliere la pompa di calore giustaInstallare una pompa di caloreNormativa, bonus e incentivi fiscali, anche per i “condizionatori”Abbinare le pompe di calore al fotovoltaicoFaq pompe di calore:Qual è il funzionamento delle pompe di calore?Quali sono i vantaggi delle pompe di calore?Quanto costa riscaldare casa con una pompa di calore?Qual è il costo medio di una pompa di calore?Le pompe di calore sono adatte a tutte le abitazioni e in tutte le zone climatiche?Quanto risparmio energetico si ottiene con una pompa di calore?Pompe di calore, rassegna prodottiBaxi PBM-HTClivet – Hydro-SplitDOMUSGAIA – NIBE S2125Hoval Belaria® fit (40-70)INNOVA – WaterLoopHeatPumpJODO Energy R32MyDatec – ElisAIR VPanasonic – Aquarea Serie MParadigma – ModuExpo VHT R290Riello –pompa di calore NXHPTEON – T-MB AIRViessmann – Vitocal serie 250-A/252-AWOLF – CHA 16-20Ariston – Nimbus Compact NET R32Galletti – PLPHaier – Pompa di Calore aria/acqua monoblocco monofase R32 Quando si parla di pompa di calore si intende un impianto che, grazie al calore presente in natura – in aria, acqua e suolo – è in grado di riscaldare e raffrescare un edificio. Si tratta di una soluzione che il mercato ricerca sempre di più proprio per la sua efficienza energetica e sostenibilità, in un momento storico in cui il risparmio di energia diventa fondamentale. Da un lato vi è la necessità dei consumatori di alleggerire le bollette, dall’altro quella del Governo di indirizzare il Paese verso un futuro più green. Del resto, gli obiettivi europei per lo sviluppo sostenibile e l’efficienza energetica prevedono di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, in modo che l’Europa possa diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Inoltre gli eurodeputati, nell’ambito della revisione della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED III) hanno approvato la propria posizione per portare la quota di energie rinnovabili nel consumo finale di energia dell’UE dal 32% al 42,5% entro il 2030, e la direttiva Case Green ha introdotto precise misure per efficientare il patrimonio edilizio e ridurne i consumi energetici, tra cui emissioni zero per i nuovi edifici dal 2030 e ristrutturazione graduale degli immobili, a partire da quelli con le peggiori prestazioni. Consideriamo anche gli obiettivi fissati dall’Europa con la COP di Parigi: mantenere l’aumento delle temperature entro 1,5°, max 2°, anche se c’è da dire che purtroppo è atteso nei prossimi anni un probabile overshooting. Un impegno che in Italia è ribadito dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 e dal PNRR, che con la Missione 2 include la voce dedicata all’”Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”, a cui sono destinati più di 15 miliardi di euro. Come spiega Assoclima le pompe di calore sono fondamentali per contribuire a raggiungere gli obiettivi del PNIEC perché rispetto agli “apparecchi basati su fonti fossili, utilizzano almeno il 70% di energia rinnovabile, riducono del 50-60% il fabbisogno di energia primaria e del 60% le emissioni di CO2“. Tecnici ed esperti del settore sono convinti che le pompe di calore siano un’ottima soluzione per la climatizzazione degli edifici, senza ricorrere a combustibili fossili, sia in riscaldamento che in raffrescamento e anche per la produzione di acqua calda sanitaria; in questo caso in abbinamento a un serbatoio di accumulo per l’ACS perché la pompa di calore, a differenza di altri impianti, non è in grado di produrre acqua calda sanitaria istantaneamente, e va dunque considerato che serve un adeguato spazio interno. Fino a non molti anni fa la diffusione dei sistemi di riscaldamento a pompa di calore non è stata molto ampia: il motivo è da ricercare in parte nella conoscenza limitata di questa tecnologia, soprattutto se confrontata a quella relativa alle più tradizionali caldaie a gas. In aggiunta, i costi da sostenere per l’installazione sono maggiori rispetto a quelli per altri impianti per il riscaldamento. Cultura, cambiamento climatico e sostegno degli incentivi fiscali hanno però avviato un grande cambiamento: le pompe di calore permettono infatti un risparmio anche del 40% delle spese in bolletta e grazie in particolare al Superbonus, che ne ha ridotto in maniera notevole l’impatto del costo di acquisto e installazione, negli anni scorsi c’è stato un vero boom. Inoltre le pompe di calore sono una delle soluzioni più efficaci per affrontare il problema del “caro bollette”. Secondo il Report pubblicato dall’IEA “The Future of Heat Pumps” le pompe di calore sono centrali per la transizione verso un riscaldamento sostenibile a livello globale. Il documento spiega che, entro il 2030, questi sistemi potrebbero coprire fino al 20% del fabbisogno globale di riscaldamento, con un potenziale di riduzione delle emissioni di CO2 pari a 500 milioni di tonnellate, equivalente alle emissioni di tutte le auto in Europa. Un argomento talmente attuale e importante per la transizione che il 21 ottobre è stata istituita la prima Giornata Mondiale delle Pompe di Calore (Heat Pump Day) coordinata dall’EHPA, l’European Heat Pump Association che celebra i vantaggi delle pompe di calore in termini di sostenibilità, indipendenza energetica e comfort, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza su vantaggi e potenzialità di questa tecnologia. Elettricità a basso costo essenziale per stimolare la diffusione delle pompe di calore in Europa Il 2022, secondo quanto riportato dall’EHPA – European Heat Pump Association, è stato un anno eccezionale per le vendite di pompe di calore in Europa (circa 3 milioni) e si registra un utilizzo sempre maggiore negli interventi di riqualificazione oltre che nelle nuove costruzioni, con importanti benefici per l’ambiente. Sempre l’European Heat Pump Association (EHPA) segnala che l’elettricità a basso costo sia una chiave per accelerare l’adozione delle pompe di calore, promuovendo così una maggiore indipendenza energetica e una riduzione dell’uso di combustibili fossili. Tuttavia, in molti paesi europei il gas, mantenuto a prezzi artificialmente bassi grazie a sussidi governativi e all’assenza di carbon tax, costa meno dell’elettricità. Per rendere l’investimento nelle pompe di calore realmente competitivo, l’elettricità dovrebbe idealmente costare al massimo il doppio del gas, considerando che le pompe di calore necessitano di una quantità minima di elettricità per funzionare. Nel 2022, durante la crisi energetica, i prezzi del gas in temporaneo rialzo hanno portato a vendite record di pompe di calore, a conferma del ruolo che un’elettricità economicamente accessibile potrebbe avere nel lungo termine. Tuttavia nel 2024 le vendite di pompe di calore sono calate del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il che conferma le sfide imposte dai costi energetici. Nei paesi nordici come Finlandia, Norvegia e Svezia, dove il gas ha un ruolo minimo, l’adozione delle pompe di calore è ben consolidata, dimostrando il potenziale di questi sistemi quando l’energia elettrica è accessibile. Nonostante il calo delle installazioni di pompe di calore nel 2024, la tecnologia continua a offrire un contributo significativo alla riduzione delle emissioni di gas e CO₂ in Europa. Secondo i dati della European Heat Pump Association (EHPA), i 24 milioni di pompe di calore attualmente installate evitano ogni anno l’utilizzo di 5,5 miliardi di metri cubi di gas, una quantità pari al 1,6% del consumo annuo complessivo dell’Unione Europea. Inoltre, si stima che questa tecnologia prevenga l’emissione di 45 megatonnellate di CO₂, equivalente a circa il 4,9% delle emissioni degli edifici nel Vecchio Continente, un valore comparabile all’intera produzione di anidride carbonica annuale dell’Ungheria. Emissioni di CO2 evitate grazie alla crescita delle installazioni di pompe di calore. I numeri non sono ancora sufficienti per garantire la decarbonizzazione del riscaldamento e del raffreddamento entro il 2050 – Fonte European Heat Pump Association Con l’obiettivo di 60 milioni di pompe di calore installate entro il 2030, il potenziale di riduzione aumenterebbe a 112 megatonnellate di CO₂ e 13,7 miliardi di metri cubi di gas risparmiati ogni anno. Tuttavia, la contrazione delle vendite di quasi il 50% nella prima metà del 2024, dovuta a politiche nazionali variabili e al ribasso più lento dei costi dell’elettricità rispetto a quelli del gas, mette a rischio questi traguardi. Nella prima metà del 2024 sono state vendute solo 765.000 pompe di calore in 13 Paesi europei – il 47% in meno rispetto agli 1,44 milioni di pompe di calore vendute negli stessi Paesi nella prima metà del 2023. Vendite di pompe di calore nella prima metà del 2023 rispetto alla prima metà del 2024 in 13 Paesi europei. Fonte European Heat Pump Association Per quanto riguarda l’Italia, le stime dicono che entro il 2040 si potrebbero installare 28 milioni di pompe di calore ma già oggi i dati di Assoclima parlano di “22 milioni di pompe di calore elettriche installate, di cui 3,8 milioni rappresentano l’unico dispositivo di riscaldamento presente in abitazioni, uffici e attività commerciali” – Maurizio Marchesini, Presidente di Assoclima Associazione Costruttori Sistemi di Climatizzazione. Prospettive del mercato post superbonus Di pompe di calore e del loro ruolo a sostegno della transizione energetica si è di recente parlato nella Digital Round Table “Pompe di calore: istruzioni per l’uso. Vantaggi, incentivi, scenari futuri e cose da sapere” moderata da Maurizio Melis, giornalista e conduttore della trasmissione Smart City su Radio 24, cui hanno partecipato alcune Associazioni di settore tra cui AiCARR (Associazione italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione), aziende del comparto come Teon, Samsung Electronics AirConditioning Europe, Rhoss e RX Italy, in qualità di organizzatore di manifestazioni fieristiche nel settore HVAC-R. Un’occasione per confermare i vantaggi economici e sociali dell’utilizzo di questi sistemi sia nelle nuove realizzazioni che negli interventi di riqualificazione in ambito residenziale, commerciale e industriale, ma anche la mancanza di informazione di tali benefici e la necessità di una normativa chiara e bonus a sostegno della loro adozione. I protagonisti della Digital Round Table: da sx Massimiliano Pierini – Managing Director RX Italy, Maurizio Melis, Diego Ciocca – Head of Product Management Samsung Electronics AirConditioning Europe, Giuseppe Latour – giornalista, Riccardo Bani – Presidente Teon, Maurizio Marchesini – Amministratore Delegato Rhoss e Presidente Assoclima Claudio Zilio, presidente AiCARR e Professore di Fisica tecnica UniPD ha spiegato perché è importante utilizzare le pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento: “Prima di tutto per ottenere calore utilizziamo energia prevalentemente – se non totalmente – elettrica, proveniente dalle rinnovabili o ottenuto con una bassa emissione di anidride carbonica“. Il primo elemento da considerare è, dunque, l’elettrificazione del riscaldamento utilizzando le rinnovabili al posto delle fonti fossili. Il mercato, dopo la sbornia superbonus, in questo momento è fermo, ha sottolineato Massimiliano Pierini – Managing Director RX Italy, organizzatore di MCE – Mostra Convegno Expocomfort: “Oggi però siamo tutti più consapevoli di quanto sia fondamentale riqualificare le nostre case“. Vanno molto bene le installazioni nel commerciale (+40/60%), bisogna fare tanto lavoro nel residenziale, che ricordiamo è responsabile di 1/3 dell’energia consumata, per passare dal concetto gas a quello elettrico. Nel civile le vendite sono in calo ma le installazioni continuano a essere abbastanza sostenute. Nel breve oltre al commerciale si prevede una crescita nelle installazioni industriali per procedure ad altissime temperature. Tra i plus va sottolineato che grazie al continuo progresso tecnologico oggi sono disponibili sul mercato soluzioni sempre più flessibili che garantiscono ottime performance anche a basse temperature esterne (non è infatti un caso la loro diffusione per esempio nel Nord Europa: in Norvegia coprono fino al 60% del fabbisogno di riscaldamento) e nelle diverse configurazioni, persino nei vecchi condomini dotati di radiatori. Maurizio Marchesini, Amministratore Delegato Rhoss oltre che presidente Assoclima, ha sottolineato che negli ultimi 20 anni c’è stata un’evoluzione pazzesca delle pompe di calore che sempre di più sostituiscono la caldaia tradizionale come generatore di caldo oltre che di fresco. “Riteniamo che, con un’informazione corretta, i giusti incentivi e una gestione oculata del rapporto del prezzo tra energia elettrica e gas, al 2040 lo stock attivo di pompe di calore potrebbe raggiungere i 28 milioni“. Tutti concordi nel dire che le pompe di calore sono coerenti con la Direttiva Case Green che punta molto sull’elettrificazione e, tra le altre cose, impone il blocco incentivi per le caldaie a condensazione. Ma Marchesini ha evidenziato che nella Legge di Bilancio questo aspetto non è chiaro: forse si prevede un 50% di detrazione anche per le caldaie. “Se fosse così sarebbe un paradosso. Potremmo essere l’unico paese europeo a incentivare le caldaie“. Riccardo Bani, presidente Teon ha spiegato che l’elettrificazione dei sistemi di riscaldamento è indispensabile per ridurre le bollette delle famiglie: “Si riesce a ridurre la bolletta grazie all’elettrificazione dal 30% fino al 60% se si usa una soluzione geotermica“. Per aumentare la penetrazione delle pompe di calore l’investimento deve essere percepito come maggiormente conveniente, soprattutto dalle famiglie meno abbienti, è quindi necessario che il ritorno sull’investimento sia rapido e che l’elettricità arrivi a costare meno del gas. Questo è uno dei nodi centrali, almeno nel nostro paese: il prezzo dell’energia è ancora troppo alto rispetto a quello del gas. E’ necessario accelerare l’adozione di sistemi alimentati a rinnovabili. Il mercato industriale europeo è florido e quello italiano è tra i più sviluppati, come ha ricordato Marchesini: Italia, Francia e Germania sono le Nazioni con il sistema industriale più competitivo e radicato: “Su 250 aziende attive nell’UE, 50 hanno sede in Italia. Il numero maggiore a livello europeo di produttori di pompe di calore è in Italia“. Inoltre con 110 mila posti di lavoro, siamo la seconda industria europea a livello di prodotto finito; per la componentistica il 65% viene prodotto in Italia – ma se si vuole arrivare a 28 milioni di installazioni al 2040, è necessario supportare con incentivi chiari la loro adozione. Al tema e alle strategie per il sostegno del settore delle pompe di calore sarà dedicato l’evento Heat Pump Technologies (HPT 2025), in programma il 2 e 3 aprile 2025 presso Allianz MiCo Milano. Un appuntamento che offrirà l’opportunità di discutere delle nuove tendenze tecnologiche, del quadro normativo e delle politiche di incentivazione, fornendo una visione chiara e aggiornata sulle prospettive future del settore. Le condizioni per lo sviluppo del mercato: a dialogo con Davide Chiaroni In questa breve intervista Davide Chiaroni, Professore Ordinario presso il Politecnico di Milano e co-fondatore dell’Energy & Strategy Group della School of Management, ci aiuta a capire quali sono gli strumenti e le condizioni necessarie per un’adozione ampia e stabile di questa tecnologia nel settore residenziale, soffermandosi su aspetti fondamentali come il quadro normativo e l’impatto della Legge di Bilancio 2025 sugli incentivi edilizi. Chiaroni evidenzia anche l’importanza di un supporto economico iniziale per le famiglie, fondamentale per superare le barriere d’investimento. Davide Chiaroni La Legge di Bilancio 2025, recentemente bollinata alla Camera, limita i bonus edilizi. Quali sono gli incentivi che, secondo lei, potrebbero realmente supportare il settore delle pompe di calore? Si può immaginare crescita in assenza di incentivi? “E’ indubbio che i bonus edilizi hanno fatto da traino per questo mercato. Il mantenimento del meccanismo, anche se con aliquota più basse, per le prime case potrebbe essere un primo passo importante. Vi è poi da ricordare che è in arrivo nel 2025 il conto termico 3.0 che incentiva interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili, aprendo le porte anche a CER e autoconsumo collettivo, impianti FTV con accumulo e colonnine di ricarica e impianti di piccole dimensioni ad alto rendimento. Secondo alcuni operatori del settore PdC, se l’accesso a tale incentivo fosse reso più snello, il Conto Termico 3.0 potrebbe essere sfruttato maggiormente a favore di tali tecnologie rispetto al precedente 2.0 e, anche se ovviamente solo in parte, potrebbe compensare la revisione dei bonus edilizi. E’ evidente che se non si faccesse nulla in tal senso, dopo il crollo seguito al termine del super ecobonus, sarebbe effettivamente difficile mantere un livello di mercato almeno adeguato a dare ossigeno alle filiera, soprattutto quella italiana”. In Italia dovremmo installare 28 milioni di pompe di calore entro il 2040, un target piuttosto ambizioso. Quali strategie suggerirebbe per raggiungerlo? E quali sono le principali barriere tecniche o economiche da superare? In assenza di un ambizioso “piano casa” per intervenire progressivamente ma con decisione sul patrimonio edilizio italiano è difficile immaginare una tale volume di mercato, anche su un orizzonte così ampio. Eppure, se dessimo alle imprese e ai proprietari di casa un’orizzonte di pianificazione lungo ed un piano di incentivazione in conto capitale adeguato (magari sotto forma di fondo rotativo) potremmo sicuramente avvicinarci a quel numero. Non bisogna però trascurare le complessità tecniche. Ne cito tre in particolare: (i) l’ingombro maggiore rispetto alle tradizionali caldaie a gas, aspetto critico soprattutto per gli appartamenti; (ii) la distribuzione del calore che, se non è a pavimento (che richiede spesso una più profonda ristrutturazione), richiede acqua ad alta temperatura, quindi limita alle sole pompe di calore ad alta temperature i possibili impieghi; (iii) la necessità, in situazioni di clima particolarmente rigido, di integrare anche altre forme di riscaldamento dell’acqua. A queste complessità tecniche si associano possibili maggiori costi”. Il passaggio dal gas all’elettrico nel residenziale è una sfida importante, prima di tutto culturale ma anche economica: bisognerebbe per esempio garantire tariffe energetiche accessibili a tutti (in particolare a famiglie a basso reddito). Secondo lei, quali interventi (comunicativi, formativi o istituzionali) possono aiutare a superare le resistenze e a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo cambiamento? “Gli incentivi erogati sotto forma di detrazione fiscale non abbattono la barriera dell’investimento iniziale per famiglie fiscalmente incapienti e/o a basso reddito. E’ necessario intervenire con strumenti di supporto in conto capitale (sconti in fattura o prestiti super agevolati). Si potrebbero poi immaginare – almeno per un periodo transitorio – sconti in bolletta o agevolazioni per l’incremento di potenza dei contatori, un po’ in analogia a quanto fatto per le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici”. In termini di risparmio economico e ambientale, cosa possono garantire concretamente le pompe di calore alle famiglie italiane rispetto ai sistemi tradizionali? Esistono dati specifici che potrebbero aiutare il pubblico a comprendere questi benefici? “Qui posso citare dei dati di Assoclima che riportano come la sostituzione di un generatore termico tradizionale con pompa di calore per un appartamento di 100 mq a Milano (Zona Climatica E) comporta un risparmio di energia primaria del 58% e di emissioni di CO2 del 65%”. Il costo iniziale delle pompe di calore e i tempi di ritorno dell’investimento sono spesso barriere rilevanti per molte famiglie. Quali strategie possono rendere più vantaggioso l’investimento, sia a breve che a lungo termine? Quant’è ad oggi il tempo di ritorno dell’investimento? “Il costo iniziale è estremamente variabile in base alle diverse condizioni ed esigenze dell’utente finale, ad ogni modo nel settore residenziale i tempi di ritorno si attestano sui 7-9 anni circa. Proprio a causa di questo è necessario, come spiegato in precedenza, intervenire nel ridurre l’esborso iniziale”. Quale ruolo possono svolgere le pompe di calore nella decarbonizzazione del settore residenziale italiano e nel raggiungimento degli obiettivi della direttiva europea sulle case green? Le pompe di calore sono necessarie per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNIEC 2024? “Sì, il PNIEC 2024 fissa degli obiettivi specifici per la produzione di calore tramite pompe di calore. In particolare, si passa da un 5,9% dei consumi finali lordi di calore prodotti tramite pompe di calore al 2022 ad un 10,6% atteso nel 2030. E’ solo un primo passo verso un sistema dove la elettrificazione e l’efficienza dei consumi degli edifici ci potrà effettivamente traghettare al di fuori del paradigma fossile”. Tipi di pompe di calore Le pompe di calore si dividono in diverse categorie a seconda della fonte da cui prelevano energia: pompa di calore aria aria pompa di calore aria acqua pompa di calore ad acqua pompa di calore geotermica Pompe di calore ad assorbimento Pompe di calore aria aria Le pompe di calore aria aria sono una soluzione impiantistica abbastanza semplice. In questo caso, viene estratto calore dall’aria esterna per riscaldare l’edificio, sempre tramite aria. Ne è un esempio anche il climatizzatore, che molto spesso viene usato solo durante il periodo estivo per il raffrescamento. Le pompe di calore aria-aria sono molto efficienti e i massimi risultati si ottengono in zone dal clima abbastanza mite, con temperatura che non scendono sotto i -10°C e il rischio che la condensa si trasformi in ghiaccio è basso. In ogni caso, per ovviare a questo problema, i produttori hanno proposto alcuni innovativi modelli studiati ad hoc. Il riscaldamento ad aria, tramite split, non sempre convince gli utenti, ma in realtà offre anche alcuni importanti vantaggi, tra cui la velocità con cui riesce regolare la temperatura all’interno di una stanza. Pompe di calore aria acqua Le pompe di calore aria acqua hanno un funzionamento simile alla tecnologia precedente, ma il calore prelevato dall’aria esterna viene utilizzato per riscaldare l’acqua, che poi circola nell’impianto di distribuzione interno. L’abbinamento ai tradizionali radiatori, per quanto possibile, non è la scelta più efficiente, in quanto è necessario portare l’acqua a temperature elevate, anche sopra i 70°C. Se, invece, si sceglie di abbinare la pompa di calore ad un sistema radiante, dove l’acqua circola a 25-30°, l’efficienza dell’impianto aumenta. Questa soluzione è forse la più diffusa nella realizzazione dei nuovi edifici. Pompe di calore ad acqua Le pompe di calore ad acqua funzionano prelevando calore da un’altra risorsa: l’acqua, che vene ricavata principalmente da falda o pozzi sotterranei. Rispetto agli apparecchi ad aria, le pompe di calore ad acqua hanno il vantaggio di ricorrere ad una fonte a temperature più stabili e costanti, con conseguenti ottime prestazioni. Per quanto riguarda il fluido utilizzato per il riscaldamento, a cui si trasferisce il calore generato, possono essere utilizzate sia aria, che acqua. La scelta dipende dalla tipologia di impianto di distribuzione che si vuole installare nell’edificio. Pompa di calore geotermica Il riscaldamento con pompa di calore geotermica, invece, si serve del calore del terreno. Le pompe di calore geotermiche sono molto efficienti anche in climi molto freddi, perché la temperatura del terreno non subisce grandi variazioni di temperatura e si aggira intorno ai 12° per tutto l’anno. Di contro, sono più complesse, perché utilizzano tubazioni (sonde geotermiche) da installare perforando il terreno, che possono essere disposte in verticale, andando molto in profondità, o in orizzontale. A differenza delle altre pompe di calore, richiedono una progettazione accurata e un’analisi geologica. Pompa di calore ad assorbimento Meno comuni delle altre tipologie, le pompe di calore ad assorbimento, che sfruttano una sorgente termica a bassa temperatura e una ad alta temperatura, non utilizzano un compressore meccanico. La fase di compressione è sostituita da generazione e assorbimento. Come scegliere la pompa di calore giusta Installare una pompa di calore è una scelta vincente quando l’obiettivo è quello di favorire l’efficienza energetica di un edificio, riducendo i consumi, e di aumentare la sua sostenibilità. Chiaramente è consigliabile investire in questa direzione e installare una pompa di calore in combinazione con una serie di altri interventi sull’edificio. Se l’involucro non è isolato, gli infissi non sono performanti e l’impianto di distribuzione è vecchio e inefficiente, si rischia di vanificare l’investimento. Il consiglio è sempre quello di affidarsi ad un tecnico, che può supportare il committente e suggerire la soluzione migliore per riscaldare l’edificio in questione. In ogni caso, una volta definito che conviene installare una pompa di calore, è necessario compiere una seconda e importante scelta: quale modello scegliere? La scelta tra le pompe di calore presentate prima dipende da diversi fattori. Innanzitutto vanno considerate la dimensione dell’ambiente da riscaldare/raffrescare e la tipologia di impianto esistente. Va poi detto che i costi non sono gli stessi per tutte le pompe di calore viste e il budget a disposizione influenza sicuramente la scelta. Ad esempio, quelle geotermiche assicurano la massima efficienza, ma allo stesso tempo richiedono costi di acquisto e installazione maggiori rispetto alle altre, in quanto le opere di perforazione del terreno e di disposizione delle sonde incidono molto sul prezzo. La pompa di calore aria aria, invece, ha costi decisamente inferiori, anche rispetto a quella ad acqua. Altro aspetto da considerare è la disponibilità nei pressi dell’edificio della fonte di calore, in quanto per la pompa geotermica e quella ad acqua è necessario avere a disposizione terreno e falde per installare tutte le componenti dell’impianto. Inoltre, è bene valutare l’impianto di distribuzione a cui si vuole abbinare la pompa di calore. Nel caso non si vogliano sostituire i radiatori esistenti, ad esempio, è bene valutare specifiche soluzioni tecnologiche, quali le pompe di calore ad alta temperatura, che possono portare l’acqua a temperature maggiori, senza perdere di efficienza. Altri aspetti da valutare riguardano la tipologia di edificio da riscaldare, l’uso che se ne fa, le dimensioni degli ambienti e il clima locale. Come anticipato, però, la soluzione migliore è quella di richiedere un adeguato studio del caso specifico, affidandosi ad un termotecnico. Installare una pompa di calore Sia per le pompe di calore ad acqua che per quelle geotermiche, è necessario uno studio propedeutico del genius loci: caratteristiche della fonte idrica da utilizzare e del tipo di terreno in cui l’impianto geotermico deve essere collocato. Diverso il discorso per gli apparecchi di riscaldamento ad aria, che non necessitano di particolari analisi sul territorio. Tuttavia è necessario avere spazi disponibili dove collocare la pompa di calore e accertarsi con un tecnico specializzato che la loro temperatura sia idonea a mantenere efficienza e prestazioni dell’apparecchio. Questa riflessione non è solo di natura funzionale, ma anche estetica: se ci troviamo in pieno centro storico o in un’area soggetta a vincoli paesaggistici, è fondamentale capire se la pompa di calore è collocabile in qualche locale di servizio nascosto e tranquillo, altrimenti dovremo orientarci su altre soluzioni. Normativa, bonus e incentivi fiscali, anche per i “condizionatori” Le pompe di calore devono rispettare le normative tecniche italiane come la UNI TS 11300, che definisce i criteri per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici; la norma UNI EN 14511 stabilisce i requisiti tecnici per le pompe di calore, in particolare per il funzionamento e la classificazione dell’efficienza energetica; la norma UNI EN 378-1:2021 che specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni, fornisce una guida per la tutela dell’ambiente e stabilisce procedure per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e il recupero dei refrigeranti. I costi di acquisto e installazione di una pompa di calore, come visto, possono essere anche molto elevati. Quando si sceglie, però, è fondamentale ricordare che le pompe di calore hanno diritto a diverse misure di incentivi fiscali, finalizzati a favorire gli interventi di efficientamento energetico. Sul sito dell’associazione dei produttori Assoclima si possono scaricare le guide aggiornate sulle agevolazioni fiscali dell’Agenzia delle Entrate oltre a ricavare interessanti informazioni per la scelta e l’acquisto. In generale, comunque, l’intervento di installazione di un impianto con pompa di calore permette sia di accedere alle detrazioni fiscali la riqualificazione energetica, che al Conto Termico. Per quanto riguarda le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica, le pompe di calore permettono l’accesso all’Ecobonus al 65% fino al 31 dicembre 2024 e al Bonus Casa, nel caso si stiano eseguendo interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria. In questo caso, la percentuale di spesa detraibile è del 50% fino al 31 dicembre 2024. Questa soluzione viene anche chiamata “Bonus condizionatori”, in quanto permette di detrarre le spese sostenute per l’acquisto di un nuovo climatizzatore, che deve ridurre i consumi energetici dell’immobile. Infine, le pompe di calore, installate in sostituzione di un impianto di riscaldamento preesistente, rientrano nel sistema di incentivi previsti dal GSE e annoverati nel Conto Termico 2.0. Si tratta di un fondo appositamente pensato per sostenere gli interventi che incrementano l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. Il GSE, entro circa due mesi dalla convenzione, arriva a rimborsare il 65% della spesa tramite bonifico. Per verificare se un modello di pompa di calore possiede i requisiti per accedere agli incentivi del conto termico si può consultare il catalogo degli apparecchi domestici del GSE, le pompe di calore si trovano nella tipologia 2A e 2E per i sistemi ibridi. Per tutti gli utenti interessati, inoltre, il GSE ha previsto un’area dedicata all’assistenza degli utenti, che possono interagire in modo semplice e diretto con il GSE. La Legge i Bilancio recentemente bollinata alla Camera e che dovrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro il 31/12/2024 ha confermato il bonus ristrutturazioni al 50% ma solo per le prime case. L’ecobonus, che incentiva le tecnologie di efficientamento energetico, scende dal 65 al 50%, anche in questo caso per le prime case; per le seconde case entrambi passano al 36%. I professionisti stanno già portando all’attenzione alcune questioni: se per esempio un proprietario affitta una seconda casa che però per l’inquilino è una prima casa, qual è la detrazione? 50 o 36? Quello che è certo è che sono al momento agevolati maggiormente i proprietari di casa che vivono nella propria abitazione. Abbinare le pompe di calore al fotovoltaico Le pompe di calore offrono l’occasione di svincolarsi dal gas per il riscaldamento e il raffrescamento, in quanto possono essere alimentate solo ad energia elettrica. Un’opportunità molto interessante soprattutto per i nuovi edifici, sempre più spesso 100% elettrici. In questo caso, per massimizzare i vantaggi è opportuno valutare la combinazione della pompa di calore con un impianto solare fotovoltaico, in grado di coprire i consumi del dispositivo con energia pulita e rinnovabile. Inoltre, questo abbinamento comporta chiari vantaggi economici, in quanto si abbatte il costo dell’acquisto dell’energia per il funzionamento dell’impianto di climatizzazione. Nel caso del fotovoltaico con accumulo, poi, l’energia prodotta dal proprio impianto viene stoccata e resa disponibile quando è necessario. Anche l’installazione degli impianti fotovoltaici è detraibile e, di conseguenza, l’investimento risulta ancor più vantaggioso. Faq pompe di calore: Qual è il funzionamento delle pompe di calore? La pompa di calore è un generatore di calore, un impianto tecnologico che può essere utilizzato per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Le pompe di calore sono dispositivi che trasferiscono energia termica da una fonte a bassa temperatura a una a più alta temperatura. Esistono diverse tipologie di pompe di calore, ma il loro funzionamento si basa sui medesimi principi. La pompa di calore, per funzionare, sottrae energia (calore) da sorgenti naturali (aria, acqua, terra) per trasferirla all’interno dell’edificio da climatizzare, alla temperatura utile. Per il trasporto dell’energia utilizzano un fluido che, una volta venuto a contatto con l’evaporatore, cambia di stato trasformandosi in materia gassosa. Tale materia viene sottoposta a pressione nel compressore e questo processo rilascia calore. Il gas confluisce nel condensatore e con il suo calore alimenta i radiatori della casa. A questo punto il fluido torna allo stato liquido e il ciclo si riavvia. Il funzionamento è analogo a quello del frigorifero che toglie il calore dagli alimenti e lo disperde nell’ambiente attraverso la serpentina. Nel circuito delle pompe di calore è presente un fluido refrigerante che cambia stato: da liquido si trasforma in vapore e viceversa, attraverso la sinergia di un compressore, un condensatore, una valvola di espansione e infine vi è un evaporatore. Se l’impianto è monovalente (solitamente si utilizza in zone non molto fredde perché la capacità termica deve soddisfare le necessità anche in inverno), la pompa di calore è l’unico sistema a generare calore; si dice, invece, bivalente quando il sistema è supportato da un altro generatore e questa soluzione è la più indicata nelle zone a clima più freddo. I sistemi di riscaldamento a pompa di calore possono essere collegati a diversi impianti: radiatori e termoarredi, ventilconvettori (fan coil), unità interne come i climatizzatori e il riscaldamento a pavimento. Quali sono i vantaggi delle pompe di calore? Le pompe di calore rappresentano una soluzione efficiente, ecologica e versatile per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, offrendo numerosi vantaggi sia in termini di risparmio economico che di sostenibilità ambientale. Ecco in sintesi i vantaggi pratici nell’uso delle pompe di calore: L’efficienza energetica delle pompe di calore è il principale vantaggio: possono ridurre significativamente i costi di riscaldamento e raffreddamento rispetto ai sistemi tradizionali; utilizzando meno energia contribuiscono inoltre alla riduzione delle emissioni di gas serra, supportando gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Le pompe di calore garantiscono le migliori prestazioni rispetto ad altre tecnologie di riscaldamento e oggi con le attuali offerte del mercato libero, permettono risparmi annui tra il 23% e il 32% rispetto alle caldaie a gas, a seconda della tipologia abitativa e della zona climatica. Riscaldamento e raffreddamento in un unico sistema: A differenza di altri dispositivi, possono riscaldare in inverno e raffreddare in estate. Installazione flessibile: Possono essere utilizzate in una varietà di configurazioni, sia in edifici nuovi che in quelli esistenti. Lunga durata purché la manutenzione sia adeguata. Le pompe di calore sfruttano fonti di energia rinnovabile come l’aria, l’acqua e il calore del terreno, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Usate in combinazione con pannelli solari termici o fotovoltaici aumentano ulteriormente l’efficienza energetica riducendo i costi operativi. Aumento del valore dell’immobile grazie al miglioramento della classe di efficienza energetica. Naturalmente è bene considerare anche alcuni svantaggi delle pompe di calore, o almeno percepiti come tali dagli utenti, che devono essere presi in considerazione prima dell’installazione. I più comuni sono: Alti costi iniziali: L’acquisto e l’installazione di una pompa di calore possono richiedere un investimento significativo. I costi variano in base al tipo di pompa (aria-aria, aria-acqua, geotermica), ma in generale sono più elevati rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali come le caldaie a gas. Prestazioni ridotte in climi freddi estremi: Questo è un vantaggio percepito ma non reale: sempre di più le pompe di calore, infatti, sono specificamente progettate per funzionare in climi freddi. Va però detto che in alcuni casi le unità standard possono perdere efficienza man mano che la temperatura esterna scende sotto lo zero. Spazio e requisiti tecnici: Le pompe di calore , in particolare quelle geotermiche, richiedono parecchio spazio per l’installazione e questo le rende meno pratiche per abitazioni con spazi ridotti o in zone urbane densamente abitate. Rumore: Alcuni modelli di pompe di calore, in particolare le unità aria-aria o aria-acqua, possono generare rumore durante il funzionamento. Quanto costa riscaldare casa con una pompa di calore? Il costo per il riscaldamento di una casa con una pompa di calore dipende dall’impianto installato e dalla sua efficienza, ma anche dal costo dell’energia elettrica e dalle dimensioni degli ambienti da riscaldare (case più grandi richiedono una maggiore quantità di energia per il riscaldamento). Per risparmiare davvero sul riscaldamento, una prima e fondamentale riflessione riguarda l’importanza di una corretta progettazione dell’impianto, tramite cui stimare adeguatamente la potenza da installare. Uno degli errori più frequenti, infatti, è proprio riconducibile a una potenza sovrastimata dell’impianto che va inevitabilmente ad inficiare i vantaggi di questa soluzione. Generalmente, per riscaldare casa di 100 mq con una pompa di calore è sufficiente un impianto inferiore a 10 kW. Concorrono al calcolo aspetti quali il fabbisogno termico dell’edificio (e se si vuole anche produrre ACS), la zona climatica, la temperatura esterna di progetto, le ore di riscaldamento e i gradi giorno. In aggiunta, come già detto, anche la scelta della tipologia di pompa di calore incide sui costi per il riscaldamento. Ad esempio, se si vive in una regione del Centro Italia con un clima mite e l’abitazione non è eccessivamente grande, la soluzione migliore potrebbe essere una pompa di calore aria aria, con un investimento iniziale ridotto e godendo della massima efficienza dopo l’installazione. Sul risparmio energetico e sui costi per il riscaldamento, poi, incide anche l’indice COP (Coefficiente di Prestazione Energetica), indicato nell’etichetta energetica. In base a diversi fattori, tecnologici e logistici, gli apparecchi possono presentare valori di rendimento ed efficienza diversi. È bene allora accertarsi che il modello scelto abbia un coefficiente COP incluso tra 3,5 e 6,5 in modo da avere un costo minore per kWh di calore prodotto. Possiamo dire che con le pompe di calore il risparmio sulla spesa annua per il riscaldamento, rispetto ai sistemi tradizionali, può arrivare al 40%. E’ bene considerare che il costo dell’elettricità incide direttamente sulla spesa per il riscaldamento: nelle zone dove l’elettricità è più costosa, il costo sarà maggiore ma naturalmente la variazione dei prezzi dell’energia elettrica, necessaria per far funzionare la pompa di calore, può incidere sull’oscillazione di questo costo. Provando a fare un’ipotesi, considerando una pompa di calore aria-acqua con un COP medio di 3,5 e una tariffa elettrica di circa €0,25/kWh, per una casa media che richiede 10.000 kWh all’anno per il riscaldamento, il costo annuale potrebbe essere attorno a €700-800. Qual è il costo medio di una pompa di calore? Le più economiche sono le pompe di calore aria aria, che hanno un costo medio di 3.000 euro circa, che può variare a seconda della marca scelta e del numero di split da installare all’interno dell’edificio e della potenza installata. Le pompe di calore aria acqua hanno un costo leggermente maggiore, ma le più costose sono sicuramente le pompe di calore geotermiche. In questo caso, la sola pompa di calore può costare intorno agli 8.000 euro, se abbinata all’accumulo per l’acqua calda sanitaria, ma si devono aggiungere tutte le opere correlate alla realizzazione delle sonde nel terreno. Il costo totale dell’impianto generalmente supera i 15.000 euro e può arrivare anche a 25.000 euro totali. Oltre al costo iniziale, è importante considerare il risparmio energetico a lungo termine e la disponibilità di incentivi. Le pompe di calore sono adatte a tutte le abitazioni e in tutte le zone climatiche? Sì, ma con qualche accorgimento. Le pompe di calore possono essere adatte a molte abitazioni, ma la loro efficacia dipende da diversi fattori. È importante considerare il clima locale, l’isolamento dell’edificio, la compatibilità con il sistema di riscaldamento esistente, la disponibilità di spazio esterno. Per esempio sono particolarmente efficienti sia per il riscaldamento che per il raffrescamento in climi moderati, dove le temperature non scendono troppo al di sotto dello zero. Nei climi molto freddi può essere consigliabile scegliere le pompe di calore geotermiche, che sfruttano il calore del terreno, mantenendo un’efficienza elevata anche a basse temperature. Inoltre funzionano meglio in edifici ben isolati, dove possono garantire più facilmente una temperatura confortevole; negli edifici con isolamento insufficiente il rischio è che l’energia termica si disperda più rapidamente. Se l’involucro è un colabrodo si dovrebbe partire da lì e poi arrivare agli impianti. Le pompe di calore aria-aria e aria-acqua richiedono spazio per l’installazione dell’unità esterna, il che può essere un limite in abitazioni con spazi esterni limitati. Infine va ricordato che le pompe di calore possono avere un costo iniziale più elevato rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali. Si tratta però di un investimento che può essere ammortizzato nel tempo grazie ai risparmi energetici e agli incentivi disponibili. Quanto risparmio energetico si ottiene con una pompa di calore? Il risparmio energetico ottenuto con una pompa di calore dipende dal tipo di sistema, dalle condizioni climatiche e dall’efficienza dell’impianto installato. Generalmente, una pompa di calore può ridurre i consumi energetici dal 30% al 70% rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, come le caldaie a gas o elettriche. Questo è dovuto al fatto che la pompa di calore trasferisce calore dall’ambiente esterno, consumando meno energia per produrre calore rispetto a quella necessaria per generarlo ex novo, come nei sistemi convenzionali. Su un ciclo annuale di climatizzazione il risparmio economico può arrivare fino al 40% per le case in classe di efficienza A e B. Pompe di calore, rassegna prodotti Baxi PBM-HT Baxi PBM-HT Le pompe di calore PBM-HT di Baxi, disponibili in sette modelli con potenze tra 20 e 70 kW, assicurano alta efficienza energetica (classi A+ e A++), utilizzano il refrigerante R454C a basso impatto ambientale e rispecchiano l’impegno sostenibile dell’azienda. Questi modelli permettono la creazione di impianti ibridi commerciali misti in combinazione con le unità PBM2-i e BHP2. Le pompe PBM-HT garantiscono ottimo comfort acustico grazie a ventilatori modulanti, superfici di scambio generose e isolamento vano compressori. Si caratterizzano per l’ampio campo di funzionamento, con temperature di mandata fino a 65 °C, operatività in riscaldamento fino a -20 °C e fornitura di ACS (acqua calda sanitaria) fino a 40 °C di temperatura esterna. Il range di funzionamento consente di raggiungere fino a 60 °C con temperature esterne di -10 °C. Disponibili con 2 o 4 compressori scroll in tandem, tutte le unità garantiscono alta efficienza energetica sia in modalità riscaldamento che raffrescamento. Tra i plus sono dotate di un doppio circuito frigorifero (45-70 kW), sbrinamento intelligente e controllo completo del sistema ACS, con possibilità di connessione ai sistemi BMS e domotici tramite modbus (opzionale). La manutenzione è facilitata da un comodo accesso ai componenti, con connessioni idrauliche posteriori e, opzionalmente, un circuito idraulico con serbatoio inerziale e pompe di circolazione singole o doppie (con opzione inverter). Il pannello di controllo permette di monitorare lo stato dell’unità, le temperature, le pressioni dell’impianto e il regime di funzionamento del compressore, oltre a gestire gli allarmi e le fasce orarie. Clivet – Hydro-Split Modulo idronico EASYTANK completo di accumulo ACS da 190 o 250 litri che comprende vaso d’espansione impianto da 12 litri, accumulo inerziale da 15 litri, filtro defangatore magnetico e valvole di sicurezza, miscelatrice antiscottatura e anodo elettronico. La già ampia gamma di pompe di calore proposte da Clivet per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, adatte sia a interventi di nuova costruzione che a quelli di riqualificazione, si amplia con i nuovi moduli idronici EASYTANK, EASYBOX – unità idronica compatta per installazione a parete, EASYIN – centrale termica completa inserita nella parete di casa, con accumulo ACS da 150 litri e il super compatto EASYMINI. EASYMini di Clivet: modulo idronico a parete, completo di accumulo ACS da 50 litri che comprende vaso d’espansione impianto da 8 litri, accumulo inerziale da 15 litri, filtro defangatore magnetico e valvole di sicurezza, vaso d’espansione ACS da 3 litri, miscelatrice antiscottatura e separatore idraulico con pompa di rilancio. Le pompe di calore Hydro-Split in abbinamento alla serie di pdc EDGE, sia nella versione in R32 che in R290, permettono di realizzare sistemi splittati ad acqua che garantiscono molti vantaggi per applicazioni in ambito residenziale in termini di semplicità, flessibilità, sicurezza, efficienza energetica e risparmio ambientale. I moduli idronici della gamma Hydro-Split hanno al proprio interno molti dei componenti indispensabili per completare sia l’impianto di riscaldamento/raffrescamento che quello per l’ACS. DOMUSGAIA – NIBE S2125 DOMUSGAIA – NIBE S2125 La nuova pompa di calore aria/acqua NIBE S2125, disponibile nelle taglie 8 e 12 kW (monofase e trifase), è la più potente realizzata fino a oggi dall’azienda. Adatta per installazioni sia nel residenziale che nel commerciale, è una pompa di calore intelligente controllata da inverter. Facile da installare e di dimensioni compatte, si adatta alle esigenze di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda, garantendo comfort e risparmi in bolletta. L’innovativo ciclo frigorifero che funziona a R290 (PROPANO) riesce a lavorare fino a -25°C esterni e con temperature di mandata fino a 75°C. Tra i vantaggi, la pompa di calore aria/acqua NIBE S2125 garantisce bassi costi operativi, massima silenziosità e capacità di adattamento al fabbisogno energetico dell’edificio in qualsiasi momento. Come per tutti i prodotti della gamma NIBE SERIE-S, la pompa di calore S2125 si può monitorare da remoto grazie l’applicazione MyUplink. Inoltre è in grado di elaborare in anticipo le previsioni meteo, assicurando la miglior temperatura interna e massimo comfort. Hoval Belaria® fit (40-70) Hoval Belaria® fit (40-70) La pompa di calore aria/acqua Hoval Belaria® fit (40-70) progettata per rispondere con flessibilità e efficienza ai bisogni energetici stagionali, è particolarmente adatta in installazioni ibride. Grazie alla tecnologia a inverter, la pompa di calore aria-acqua utilizzata come unità singola è in grado di adattare automaticamente la sua potenza, limitando il numero di accensioni e spegnimenti, per offrire il massimo comfort termico sia in estate che in inverno, raggiungendo una potenza termica di 71 kW con un ampio range di modulazione fra il 30 e il 100%. In configurazione ibrida, la Belaria® fit può lavorare in tandem con un generatore termico (come la caldaia UltraGas® ), migliorando l’efficienza globale dell’impianto e coprendo fino all’80% del fabbisogno termico annuo, un’opzione particolarmente interessante per le riqualificazioni edilizie. Pompa di calore oval Belaria® fit (40-70) + caldaia Ultragas Inoltre, Belaria® fit utilizza il refrigerante ecocompatibile R32, che garantisce alte prestazioni e rispetto delle normative UE. La struttura modulare, che consente installazioni in cascata fino a 16 unità, rende questa pompa di calore estremamente versatile, adattandola alle singole esigenze, e permettendo di raggiungere la massima efficienza, garantendo maggiore sicurezza di funzionamento e la continuità operativa dell’impianto. Il rivestimento idrofilo posto sulle lamelle dell’evaporatore, proteggendolo dalla corrosione, assicura una miglior pulizia, l’ottimizzazione delle prestazioni dello scambiatore di calore e riduce i tempi di sbrinamento. INNOVA – WaterLoopHeatPump INNOVA – WaterLoopHeatPump La riqualificazione energetica dei condomini è uno dei temi più attuali e i benefici economici non sempre risultano proporzionati agli investimenti richiesti. Il sistema WLHP (Water Loop Heat Pump) proposto da INNOVA è stato progettato per migliorare l’efficienza energetica, il risparmio e il comfort in abitazioni residenziali, in tutte le stagioni (sia in inverno che in estate). Grazie alla combinazione di tecnologie avanzate di pompa di calore e all’utilizzo di impianti esistenti, WLHP rende la climatizzazione annuale (riscaldamento e raffrescamento) semplice e senza necessità di modifiche alle tubazioni già installate. Con WLHP la riqualificazione energetica avviene senza opere murarie, evitando lavori invasivi per l’integrazione del nuovo sistema di climatizzazione. JODO Energy R32 JODO ENERGY R32 La pompa di calore idronica reversibile aria/acqua JODO ENERGY R32 è indicata per edifici residenziali sia di nuova costruzione che in caso di interventi di riqualificazione di impianti termici. Garantisce massima efficienza energetica, fino al 60% rispetto i tradizionali sistemi a combustione, riduzione dei consumi ed eliminazione emissioni CO2 (nessuna canna fumaria). E’ predisposta per Sistema Ibrido con accessori JODO VISION e JODO Hybrid All. E’ adatta per riscaldamento, raffrescamento e produzione A.C.S. in abbinamento ad accumulo. Il comando DISPLAY predisposto a bordo macchina e remotizzabile gestisce tutte le funzioni dell’unità pompa di calore. MyDatec – ElisAIR V MyDatec – ElisAIR V ElisAIR Vè la pompa di calore con Ventilazione Meccanica Controllata Termodinamica integrata di MyDATEC, una macchina che attraverso un impianto canalizzato, climatizza l’appartamento riscaldando, raffrescando, deumidificando, ventilando e sanificando gli ambienti, permettendo di avere appartamenti termoautonomi con una gestione individuale che consente di controllare facilmente il proprio ambiente domestico. Semplice da installare è particolarmente adatta per installazione in appartamenti in un locale tecnico e in nuovi edifici mono e plurifamiliari. La mancanza di unità esterna impatta positivamente sull’estetica dell’edificio, riducendo il disturbo visivo e la rumorosità. La struttura in Polipropilene Espanso assicura un involucro leggero, resistente e isolato termicamente. Tra i vantaggi riduce il rumore, offrendo un’efficace soluzione per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti. E’ dotata di sanificazione continua integrata che garantisce un ambiente interno più salutare e sicuro, riducendo la presenza di allergeni, batteri e agenti patogeni nell’aria. La modulazione della potenza con compressore BLDC inverter assicura ottimo comfort termico con un consumo energetico ridotto, migliorando l’efficienza energetica dell’unità. Tra i plus l’assistenza da remoto e connettività permettono un controllo ottimale, ottimizzando l’efficienza operativa e semplificando la manutenzione. Panasonic – Aquarea Serie M Panasonic – Aquarea Serie M Aquarea Serie M è l’ultima arrivata con refrigerante naturale R290 in casa Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning. La gamma è stata premiata nell’ambito dei Good Design Awards, iF Design Awards e Red Dot Awards. Grazie al design modulare, permette scelte applicative versatili, con più configurazioni e opzioni di controllo flessibili, permettendo la scelta monoblocco con il solo telecomando o con il Control Module, oppure con unità interne HydroBox o All in One. Con una gamma da 9 a 16kW la serie M fornisce eccellenti prestazioni anche con condizioni esterne estreme, garantendo una temperatura dell’acqua in uscita fino a 75°C a una temperatura esterna di -15°C e fornendo acqua calda a 55°C con una temperatura esterna di -25°C. A completamento della serie, Panasonic ha di recente introdotto Big Aquarea T-CAP Serie M. È disponibile in una gamma di taglie che va da 20 a 30 kW, con la possibilità di raggiungere i 300 kW, collegando fino a 10 unità in cascata. La tecnologia T-CAP di Panasonic assicura la piena capacità di Big Aquarea fino a -20° C esterni senza l’utilizzo di alcun riscaldatore elettrico. In caso di temperature rigide, un’unica unità T-CAP può fornire la stessa capacità di due unità Aquarea senza tecnologia T-CAP, limitando i costi di installazione e occupando meno spazio. Paradigma – ModuExpo VHT R290 Paradigma – ModuExpo VHT R290 ModuExpo VHT è una delle ultime novità di Paradigma Italia: la pompa di calore monoblocco ad alta temperatura, con l’esclusivo design dai toni scuri, è perfetta sia in ambito residenziale che commerciale. Particolarmente adatta per installazione esterna, ModuExpo VHT può essere sfruttata sia per riscaldamento invernale, che per la climatizzazione estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria. Uno dei punti di forza è l’utilizzo del gas refrigerante R290, che la rende un prodotto particolarmente efficiente, ecologico e all’avanguardia. Non mancano silenziosità di funzionamento e grande resistenza agli agenti atmosferici. Scegliere ModuExpo VHT significa dotarsi di un sistema avanzato che offre ottime prestazioni, e con ridotto impatto sull’ambiente: infatti il gas propano R290 possiede un tasso di GWP (“potenziale di riscaldamento globale”) molto basso, ed un valore di ODP (“potenziale di eliminazione dell’ozono”) pari a zero. ModuExpo VHT è dotata di kit antigelo, cavo scaldante, resistenza PET, display touch screen multifunzione che consente controllo da remoto e gestione dell’unità. La sicurezza è garantita anche da flussimetro, pressostato, controllo di sovratemperatura e disareatore che sono sempre forniti insieme alla macchina. Riello –pompa di calore NXHP Riello -pompa di calore NXHP La pompa di calore NXHP di Riello rappresenta una soluzione all’avanguardia per il riscaldamento, raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, con un’attenzione speciale alla sostenibilità ambientale. Dotata di refrigerante naturale R290 (propano) a impatto quasi nullo sul riscaldamento globale (GWP 0,02), NXHP offre elevata efficienza energetica e ottime prestazioni su un ampio intervallo di temperature esterne, da -20°C in riscaldamento a +46°C in raffrescamento. Grazie alla struttura compatta (solo 946 mm di larghezza) e al peso ridotto (a partire da 79,3 kg), NXHP è facile da installare anche in spazi limitati, rendendola ideale sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni. Il funzionamento silenzioso, con livelli di rumore a partire da 24 dB(A), consente l’installazione anche in ambienti residenziali densamente abitati. La temperatura di mandata fino a 75°C la rende compatibile con vari sistemi di distribuzione del calore, compresi radiatori e impianti a pavimento, garantendo comfort elevato e un rapido recupero dell’acqua calda sanitaria e rendendola adatta sia nei nuovi interventi che nelle riqualificazioni. NXHP è integrabile in sistemi ibridi con caldaie a condensazione e può operare in configurazione cascata fino a quattro unità, per soddisfare esigenze anche di piccole realtà commerciali. La nuova gamma NXHP è caratterizzata da alta efficienza energetica: tutte le taglie raggiungono infatti la Classe energetica A+++ (35°C)* e A++ (55°C) TEON – T-MB AIR TEON – T-MB AIR La pompa di calore T-MB AIR di Teon è una soluzione plug-and-play che combina semplicità di installazione con efficienza e sostenibilità. Progettata per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria in ambito residenziale, T-MB AIR assicura comfort in ogni contesto, anche in zone con temperature esterne fino a -20°C. Dotata di tecnologia inverter e motori DC brushless, la pompa utilizza il refrigerante naturale R290, con un basso potenziale di riscaldamento globale (GWP 3), garantendo alti standard di efficienza energetica e bassi consumi. T-MB AIR si integra facilmente con sistemi esistenti e può essere controllata da remoto tramite smartphone, grazie al suo sistema smart che gestisce anche il serbatoio inerziale per un’erogazione costante del calore. Il serbatoio permette la distribuzione uniforme del calore, accumulando eventuale energia termica in eccesso. Se abbinata a un impianto fotovoltaico, permette di azzerare i costi in bolletta, offrendo una soluzione totalmente priva di emissioni e senza combustione di combustibili fossili, con temperature di mandata fino a 75°C. Viessmann – Vitocal serie 250-A/252-A Viessmann – Vitocal 250-A/VITOCAL 252-A Le pompe di calore Vitocal 250-A/VITOCAL 252-A di Viessmann rappresentano una soluzione all’avanguardia per sostituire i sistemi a gas e gasolio in edifici esistenti, con un’installazione semplice e senza interventi invasivi all’impianto esistente, assicurando massima efficienza energetica (classe energetica A+++). Il sistema brevettato Hydro AutoControl garantisce un ingombro fino al 60% minore rispetto a quello richiesto dai sistemi tradizionali. Questa pompa aria-acqua con ciclo frigorifero monoblocco utilizza il refrigerante R290 (propano), ecologico e con un bassissimo potenziale di riscaldamento globale (GWP di 0,02), garantendo così un impatto ambientale minimo e l’adeguamento agli standard Climate Protect+++ di Viessmann. Le pompe di calore della gamma sono particolarmente adatte negli interventi di riqualificazione e ristrutturazione e sono progettate per adattarsi ai radiatori esistenti con temperature di mandata fino a 70°C anche a -10°C esterni. Tra i vantaggi segnaliamo alta efficienza, basso consumo di energia, design compatto, massima silenziosità e semplice installazione grazie alla tecnologia idraulica brevettata. Dotata di tecnologia Advanced Acoustic Design+, offre un funzionamento tra i più silenziosi sul mercato, sia a pieno carico che a carico parziale, con soli 35 dB(A) a 4 metri, permettendo installazioni anche in contesti residenziali densamente popolati. In caso di problemi il servizio tecnico Viessmann può prontamente intervenire perché la pompa di calore è sempre sotto controllo e collegata con l’assistenza tecnica tramite il Service Link. L’integrazione con la piattaforma Viessmann One Base consente di monitorare e gestire l’intero sistema energetico domestico tramite app, con la possibilità di aggiungere un impianto fotovoltaico per massimizzare l’autosufficienza energetica. WOLF – CHA 16-20 WOLF – CHA 16-20 La CHA 16-20 di WOLF è l’ultima nata della serie di pompe di calore aria-acqua CHA Monoblocco, adatta sia nelle nuove costruzioni che per interventi di riqualificazione e che utilizza il refrigerante naturale R290. Con la nuova taglia, si aggiunge a quelle disponibili un’altra potenza idonea per l’installazione in grandi case unifamiliari, condomini e nel settore commerciale, grazie alla possibile installazione a cascata fino a 5 unità. E’ dotata di refrigerante naturale R290, l’evaporatore di grandi dimensioni assicura un funzionamento efficiente anche a temperature di mandata più alte e si può utilizzare in abbinamento ai classici radiatori. La grande ventola a rotazione lenta e l’inserimento dei componenti in un nucleo in PPE fonoisolante assicurano inoltre un funzionamento molto silenzioso. La tecnologia inverter di cui è dotata garantisce che la pompa di calore riscaldi e raffreddi con un ampio range di modulazione. Semplice da installare grazie agli ingombri ridotti, può essere facilmente abbinata al fotovoltaico: SG Ready, il riscaldatore digitale di WOLF può essere infatti integrato in un sistema di gestione energetica, ottimizzando il consumo energetico. Il modulo di interfaccia domestica WOLF Link e il portale Smartset permettono la gestione del sistema anche da remoto. Incluso di serie il riscaldatore a immersione da 9 kW controllato a seconda delle esigenze, garantisce energia di sbrinamento affidabile consentendo una certa flessibilità nella progettazione della pompa di calore. L’alta temperatura di mandata che arriva fino a 70°C, assicura la protezione contro la legionella senza senza attivare il riscaldatore a immersione rendendola una scelta sicura ed efficiente per l’ACS (acqua calda sanitaria). Ariston – Nimbus Compact NET R32 Ariston – Nimbus Compact NET R32 Ariston Nimbus Compact NET R32 è nuova pompa di calore di Ariston dotata di gas refrigerante R32 che, con le sue minori emissioni di CO2, garantisce efficienza energetica, riducendo al minimo l’impatto ambientale, necessitando di un minor quantitativo di gas rispetto ad altri refrigeranti. Questa pompa di calore è tra le più silenziose sul mercato ed è dotata di interfaccia Sensys HD. Nimbus Compact NET R32 beneficia di tempi molto brevi di ricaricamento dell’acqua e presenta al suo interno il vaso di espansione, il filtro e il bollitore ed altri accessori già integrati di serie. Infine, il prodotto è compatibile con l’App Ariston NET, che consente il controllo e la gestione della pompa di calore da remoto in tempo reale, assicurando così efficienza e comfort. Galletti – PLP Galletti – PLP La nuova gamma di chiller e pompe di calore monoblocco condensate ad aria PLP di Galletti per il riscaldamento e il raffrescamento, combina alta efficienza e ridotto impatto ambientale. La serie PLP, per installazione in esterni, è disponibile in cinque modelli con potenze di riscaldamento tra i 35 e i 65 kW, utilizza un compressore scroll modulante a tecnologia inverter che consente di adattare la potenza all’effettivo carico termico, riducendo l’assorbimento energetico e aumentando l’efficienza stagionale (SCOP fino a 4,80 e SEER fino a 5,24). Questa gamma si distingue per l’utilizzo del refrigerante naturale R290 (propano), con un GWP di soli 3, conforme alle normative F-GAS e ideale per abbattere le emissioni di gas serra. Le unità PLP di Galletti supportano una vasta gamma operativa, con la capacità di produrre acqua calda da -10°C a 80°C e di funzionare a pieno carico anche con temperature esterne estreme, da -20°C fino a 48°C. Le unità possono inoltre includere serbatoi d’accumulo e pompe idrauliche a bordo, garantendo così una maggiore flessibilità acustica e idraulica. Chiller e pompe di calore della gamma utilizzano batterie alettate con diametri ridotti per il passaggio del refrigerante che permettono una riduzione della carica di refrigerante di più del 50%. Il controllo avanzato permette monitoraggio costante, connettività e gestione delle procedure di sicurezza, compresa la protezione automatica in caso di perdite di refrigerante, per un funzionamento sicuro ed efficiente. Haier – Pompa di Calore aria/acqua monoblocco monofase R32 Haier – Pompa di Calore aria/acqua monoblocco monofase R32 La nuova Pompa di Calore aria/acqua monoblocco monofase R32 di Haier, reversibile, pensata per applicazioni in ambito residenziale e commerciale copre le esigenze di riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS. Si caratterizza per alta efficienza (classe energetica A+++/A++) compressori DC inverter, ventilatori DC Brushless, e circolatore DC inverter. La gamma è disponibile in 6 taglie di potenza, da 5 a 16 kW, per coprire tutte le necessità. Le taglie più grandi da 11 a 16 kW sono monoventola e richiedono spazi ridotti. La gamma assicura ottime prestazioni in funzionamento invernale fino a -25°C ed estivo fino a +48°C. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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