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Indice: Definizione smart city: la città del futuro Quali sono i punti chiave per una città intelligente? Smart city italiane: gli esempi di Torino e Milano Progetti smart city internazionali Definire una smart city non è semplice; si tratta di una definizione che racchiude un significato ben più profondo, che non fa riferimento solamente a una città “hi-tech”, bensì a una realtà in cui sono gestite oculatamente e in modo intelligente le risorse energetiche, ambientali, economiche e non solo. Definizione smart city: la città del futuro L’Unione Europea definisce la smart city come “un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese. Una città intelligente va oltre l’uso delle tecnologie digitali per un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni. Significa reti di trasporto urbano più intelligenti, impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti migliorati e modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici. Significa anche un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva, spazi pubblici più sicuri e un migliore soddisfacimento delle esigenze di una popolazione che invecchia”. Una smart city può essere definita tale, dunque, se vi è lo sviluppo organico dei fattori economici, infrastrutturali, ambientali, sociali e tecnologici. Quali sono i punti chiave per una città intelligente? Lo sviluppo e l’evoluzione delle città intelligenti hanno duplice compito di ottimizzare la vita dei cittadini e contribuire al raggiungimento della neutralità climatica, contrastando il cambiamento climatico in atto nel rispetto degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea. La smart city genera, quindi, significativi benefici sia per la salute del pianeta e di chi vi risiede, grazie alla minimizzazione di emissioni inquinanti, che per l’economia, offrendo maggiori possibilità di lavoro e un ritorno in termini di guadagno finanziario. Per poter ottenere tutto questo è necessario rispondere a una serie di linee guida che riguardano la gestione del verde, delle infrastrutture e della mobilità. Gestione intelligente delle aree verdi In primis parliamo dell’ambiente e della gestione delle aree verdi: una città intelligente deve privilegiare l’uso di fonti energetiche sostenibili e la conseguente diminuzione dell’utilizzo di sostanze inquinanti. Qui entra in gioco anche il settore edile con la progettazione di edifici green a basso impatto ambientale, in grado di sfruttare le risorse rinnovabili per la produzione di elettricità e calore. Le infrastrutture nella smart city Le infrastrutture sono un altro punto saliente per la definizione di una smart city: la connettività è fondamentale per una città intelligente e per il suo sviluppo economico. Una città per definirsi smart non può che essere al passo con la tecnologia. Lo sviluppo delle telecomunicazioni digitali in chiave intelligente vede la disponibilità di piattaforme e applicazioni per il monitoraggio della mobilità, dei consumi energetici e in generale per l’ottimizzazione della vita cittadina. Mobilità green: dai parcheggi ai veicoli La mobilità viene “rivisitata” in chiave green: i parcheggi pubblici intelligenti situati fuori città e ben collegati con lo snodo urbano, per esempio, permettono una diminuzione significativa dell’inquinamento cittadino. Ma l’impegno non finisce qui: il car sharing è una pratica efficiente economicamente a basso impatto ambientale, perfetta per ottimizzare la mobilità cittadina evitando sprechi e inquinamento. Smart city italiane 1 comune su 3 si prepara a diventare smart Una ricerca dell’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano ha messo in evidenza una significativa evoluzione delle smart city in Italia. Nello specifico è emerso che il 28% dei comuni sul territorio nazionale ha avviato almeno un progetto volto al potenziamento tecnologico dei servizi e allo sviluppo sostenibile nell’ultimo triennio. Per i comuni più grandi la percentuale sale al 50% e la cifra è destinata a crescere anche grazie alla spinta data dal PNRR, che vi destina 10 miliardi di euro. I progetti attivi, per ora, ruotano per lo più attorno ai temi di sicurezza e controllo del territorio, smart mobility e illuminazione pubblica. Purtroppo vi sono degli ostacoli che è necessario superare per poter progredire con una certa celerità, come la mancanza di competenze, che interessa il 47% dei comuni italiani, e di risorse economiche. Un altro studio, condotto da Intel, ha invece evidenziato come il 68% degli italiani pensa che la propria città possa diventare decisamente più smart tra 10 anni. (Leggi l’approfondimento completo) Torino smart city: obiettivo zero emissioni Torino sta abbracciando la sfida di trasformarsi in una smart city a tutti gli effetti investendo in progetti che hanno l’ambizione di trasformare il centro urbano in un luogo sostenibile e inclusivo.Tra i progetti lanciati spicca Cte Next che ha come obiettivo la realizzazione di un centro di trasferimento tecnologico dedicato a mobilità intelligente, industria 4.0 e servizi urbani innovativi e che andrà a integrarsi con Torino City Lab. Si punta, poi, allo sviluppo di una nuova idea di mobilità con MaaS (Mobility as a Service), integrando servizi di trasporto pubblico e privato per permettere all’utente di accedervi attraverso un unico canale digitale e di rispondere a tutte le esigenze di mobilità. Torino è tra i candidati alla call europea “100 Climate-neutral Cities by 2030 – by and for the Citizens”, iniziativa che seleziona le 100 città europee maggiormente impegnate a ridurre le emissioni al 2030. Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso: neutralità climatica entro il 2030. Milano e lo Smart City lab Smart City Lab è il progetto meneghino che contribuisce a trasformare Milano in una smart city, avviato nel 2014 e nato da un accordo tra il Comune di Milano, il Ministero dello Sviluppo Economico e l’agenzia Invitaliache. Il progetto punta tutto su innovazione e tecnologie d’avanguardia per promuovere la sostenibilità e il rispetto ambientale e trasformare la città tradizionale in una smart city. Si tratta di un vero e proprio laboratorio che sviluppa opportunità e metodologie finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini del futuro, sviluppato su un’area abbandonata di circa 4000 mq, ex sede degli stabilimenti Pirelli nei pressi dello scalo ferroviario di Porta Romana. Il progetto include un edificio multifunzionale di due piani che si estende su una superficie complessiva di 1.600 mq, circondato da un’area verde di 1000 mq, e ospita un ampio spazio per il coworking con desk di lavoro in open space e una vasta zona dedicata all’esposizione di soluzioni tecnologiche e allo svolgimento di eventi. Tra gli spazi funzionali anche quattro sale per riunioni e incontri formativi, una caffetteria e otto sale per ospitare le start-up con i rispettivi uffici. A completamento un giardino pensile riveste la copertura accessibile e utilizzabile per piccoli eventi. Progetti smart city internazionali L’esempio di Barcellona È una delle città più stimolanti del panorama europeo: stiamo parlando di Barcellona, la splendida capitale spagnola. Il capoluogo è diventato uno dei centri urbani più “intelligenti” d’Europa, rientrando a pieno merito tra le smart city da menzionare. A partire dalla presenza di Apps4bcn, un portale dove i cittadini possono scaricare applicazioni utili per la vita in città così da essere sempre informati sulla mobilità e sul traffico. La mobilità cittadina ha fatto un notevole passo avanti grazie alla tecnologia: la presenza di LED per l’illuminazione stradale è fondamentale al fine di ridurre il consumo energetico, così come l’installazione di semafori intelligenti in grado di facilitare la mobilità dei mezzi di soccorso in caso di pericolo. L’info grafica mostra alcuni dei punti chiave nella strategia “smart” della città di Barcellona La sostenibilità è uno dei punti salienti della politica cittadina: il trasporto si fa sempre più green e sono sorti in città più di 480 punti di ricarica per le auto elettriche. La stessa rete dei trasporti pubblici è stata migliorata, pianificando ben 28 linee per ottimizzare gli spostamenti e permettere così ai cittadini di usare meno le macchine. New York: smart city sostenibile e tecnologica New York rappresenta l’esempio di smart city sostenibile e tecnologica per eccellenza grazie a una serie di progetti messi in atto in materia di ambiente, trasporti, infrastrutture e connettività.La città ha elaborato un’app dal nome NYC 311 che aggiorna i cittadini in tempo reale con notizie sul parcheggio, sul riciclo dei rifiuti e sull’apertura delle scuole. Questa è solo una delle chicche che rendono intelligente questa grande città in costante fermento; grazie all’installazione di luci a led si punta sulla minimizzazione dei consumi e delle emissioni; inoltre, New York riutilizza l’acqua piovana, ricicla le acque grigie e per controllare il consumo dell’acqua ha collegato ogni contatore idrico a dei ricevitori posti sui tetti degli edifici che comunicano direttamente alla centrale il consumo. A giovare di questa tecnologia l’ambiente e l’economia delle famiglie. Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti New York utilizza un sistema di compattazione degli scarti alimentato a energia solare che comunica agli addetti quando è necessario effettuare lo svuotamento. Anche il controllo del traffico è intelligente grazie al programma Midtown in Motion che sfrutta una serie di sensori, videocamere e lettori di pass per monitorare costantemente la situazione nelle strade della città, raccogliendo informazioni e inviandole a un centro di gestione pronto a intervenire in caso di criticità. Londra: capitale tecnologica d’Europa Agli esempi di smart city internazionali non si può non aggiungere Londra. Questo grande centro urbano, da ormai cinque anni, ha intrapreso un percorso di sviluppo innovativo digitale, eleggendo all’interno dell’amministrazione una figura di responsabilità che si occupa di tali programmi di sviluppo.Londra può essere definita come la capitale tecnologica d’Europa, ma acquisire un tale ruolo non è stato difficile: la capitale inglese, infatti, era già il centro europeo delle imprese tecnologiche. Alcuni numeri per capire meglio il ruolo di Londra nello sviluppo tecnologico del continente; la città concentra un terzo di tutte le “unicorn companies” europee e ospita 46.000 imprese tecnologiche. Un altro dato lampante è la crescita del 77% che ha interessato l’occupazione nel settore digitale nel decennio 2006-2016. Londra rappresenta, poi, l’hub naturale per l’intelligenza artificiale contando 750 imprese impegnate nella ricerca e nello sviluppo in questo campo. Non è solo l’innovazione tecnologica a rendere Londra una città intelligente. A giocare un ruolo determinante sono anche i piani di riqualificazione urbana e i progetti di mobilità sostenibile che la rendono attualmente leader in Europa per la smart mobility. L’obiettivo prefissato è quello di arrivare al 2041 con l’80% della mobilità basata su spostamenti a piedi, in bicicletta o con mezzo pubblico. Quest’ultimo sarà incentivato dal completamento della Elizabeth Line. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione: 20 settembre 2017 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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