Impianti fotovoltaici di grandi dimensioni come beni immobili, la sentenza della Cassazione 28/08/2024
Appalti servizi energetici, approvati i CAM EPC: come cambiano i requisiti ambientali minimi 04/09/2024
Rinnovabili, sistemi accumulo e stoccaggio: cosa prevede il Dl Coesione sull’energia green 02/08/2024
Interventi di adeguamento e gestione intelligente degli impianti nel rispetto della direttiva Case Green 03/09/2024
Arriva in Italia TerraMax di SolarEdge: l’inverter per impianti utility di piccola-media dimensione 06/09/2024
L’impegno verso la sostenibilità ambientale di ZCS Azzurro premiato con la certificazione EPD 05/09/2024
La bozza di decreto per gli incentivi 2018-2020 include gli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 20 kWp a cura di Italia Solare Nelle ultime settimane è circolata la tanto attesa bozza di decreto per gli incentivi alle rinnovabili elettriche per il periodo 2018-2020, stilata dal ministero dello Sviluppo Economico. Novità inaspettata anche l’inserimento degli impianti fotovoltaici sopra i 20kW che a questo punto rientrano tra gli impianti soggetti a meccanismi di sostegno previsti dal decreto. Secondo quanto si legge nella bozza di decreto, gli impianti fotovoltaici ammessi sono quelli con potenza maggiore a 20 kWp che hanno quindi una soglia superiore a quella delle detrazioni fiscali. Gli impianti per poter rientrare nel sistema di incentivazione non dovranno essere collocati in area agricola, salvo le serre fotovoltaiche, e dovranno essere di nuova costruzione provvisti di tutte le autorizzazioni necessarie, vale a dire di costruzione, esercizio e connession. Per questi impianti l’energia autoconsumata non sarà incentivata, le tariffe infatti non sono compatibili con ritiro dedicato e scambio sul posto. In particolare la bozza di decreto stabilisce che per gli impianti fino a 100 kWp si può richiedere tariffa omnicomprensiva con ritiro da parte del GSE, mentre per impianti sopra 100 kWp l’energia non autoconsumata dovrà essere venduta a un trader. Durata degli incentivi Il decreto per il fotovoltaico ha previsto incentivi per una durata di 20 anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell’impianto. Il testo prevede un prolungamento del periodo di diritto dell’incentivo nel caso in cui l’impianto si fermi per motivi specifici, quali ragioni di sicurezza della rete, eventi calamitosi riconosciuti, altre cause di forza maggiore (inclusi i ritardi nel rinnovo AIA), ammodernamento e potenziamento non incentivato e prezzi negativi. Attenzione, nel caso di rinuncia agli incentivi, perché ad esempio il prezzo dell’energia diviene più alto dell’incentivo, si dovranno restituire anche gli incentivi pregressi. Impianti a registro e impianti ad asta Il decreto prevede due forme di incentivazione, il registro e l’asta, in funzione della potenza installata. Impianti sotto 1 MWp vanno a registro, mentre gli impianti superiori a 1 MWp di potenza andranno ad asta. Le tariffe dipendono dalla potenza: 110 euro/MWh fra i 20 kW e 100 kW, con ribasso minimo circa 67 euro/MWh; sono invece riconosciuti 90 euro MWh per gli impianti fra i 100 kW e 1 MW di potenza, con ribasso minimo circa 57 euro/MWh. Inferiori le tariffe per gli impianti ad asta che sono di70 euro MWh a partire da 1 MW, con ribasso minimo circa 21 euro/MWh. È bene ricordare che la tariffa include il prezzo dell’energia. La struttura tariffaria Anche la struttura tariffaria dipenderà dalla potenza. Il decreto stabilisce infatti che per gli impianti a registro sotto i 100 kWp verrà pagata a scelta una tariffa omnicomprensiva, che include anche acquisto energia, o la tariffa a due vie. Per gli impianti sopra i 100 kWp verrà invece riconosciuta una tariffa che è al netto del valore dell’energia a prezzo zonale, la cosiddetta tariffa a due vie. Giusto per chiarire, la tariffa a due vie significa che se l’energia vale meno della tariffa incentivante l’incentivo sarà pari alla differenza fra la tariffa e il prezzo zonale. Se invece l’energia vale più della tariffa incentivante sarà il soggetto incentivato a pagare un importo pari alla differenza fra il prezzo zonale e la tariffa aggiudicata. In altre parole se l’energia vale più dell’incentivo il soggetto incentivato ci rimette. Le aste I meccanismi delle aste sono previsti per gli impianti da 1 MW in su, ed eolico on shore e fotovoltaico partecipano alla stessa asta. Le aste previste sono 7 e il quantitativo di MW messo all’asta è minore nella prima e poi aumenta, si passa da un minimo di 500 MW a un massimo di 800 MW. Per partecipare alle aste sarà necessario presentare l’impegno di un istituto bancario che attesta la capacità finanziaria ed economica in relazione all’intervento, tenuto conto della redditività dell’intervento e della capacità del gruppo societario. In alternativa è richiesto l’impegno a finanziare o capitalizzazione pari almeno a 10% fino a 100 milioni, 5% fra 100 e 200 milioni e 2% per cifre superiori. Sarà richiesta anche una cauzione provvisoria pari al 5% dell’investimento (1000 euro/kWp) per il fotovoltaico, che dovrà poi essere sostituita da una cauzione definitiva pari al 10% dell’investimento. Il testo del decreto specifica anche che impianti che partecipano alle aste sarà richiesta la dichiarazione che attesta la presenza di tutti i requisiti per partecipare a gare pubbliche (Art. 80 D. Lgs. 50/2016). Infine è bene precisare che per gli impianti realizzati in quelle zone che vengono individuate dai gestori di rete come zone critiche, è possibile che vi sia il contingentamento del numero degli impianti ammessi ad asta. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
06/09/2024 Progetto Rueda Sur: 188 MW di fotovoltaico ed eolico A cura di: Federica Arcadio BayWa r.e. realizzerà in Spagna entro la fine del 2025 Rueda Sur, un importante progetto ibrido, ...
04/09/2024 Pannelli fotovoltaici più sostenibili realizzati con materie prime rinnovabili Il progetto "E2 - E-Quadrat" ha portato alla realizzazione di moduli fotovoltaici che utilizzano materiali biodegradabili, ...
03/09/2024 Fotovoltaico galleggiante, l'impianto ibrido di Enel che unisce idroelettrico e solare Fotovoltaico: Enel Green Power ha realizzato nella Centrale di Venus un progetto nato dall'ibridizzazione fra energia ...
02/09/2024 Agrivoltaico nell’UE: i potenziali benefici agricoli ed energetici in Europa centrale A cura di: Andrea Ballocchi Uno studio Ember condotto in Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia, ha messo in luce i ...
29/08/2024 Previsioni di crescita delle energie rinnovabili, l'analisi di BloombergNEF Le energie rinnovabili continuano a crescere nel 2024. Ecco le previsioni e le sfide per solare ...
28/08/2024 Le installazioni eoliche offshore globali supereranno i 520 GW entro il 2040 Eolico offshore: prevista una crescita delle installazioni del 9% guidata da Europa e Asia. Entro il ...
21/08/2024 Fotovoltaico in perovskite: nel 2027 Solertix produrrà moduli tandem A cura di: Andrea Ballocchi Solertix punta alla produzione entro tre anni con moduli tandem silicio-perovskite caratterizzati da un’efficienza del 30%.
08/08/2024 In Francia il primo parco eolico offshore galleggiante Elicio e BayWa r.e. realizzeranno in Francia Pennavel, parco eolico offshore galleggiante che aiuterà la transizione ...
31/07/2024 Eolico e fotovoltaico superano i combustibili fossili dell'UE nella prima metà del 2024 A cura di: Federica Arcadio Nei primi 6 mesi del 2024 eolico e solare hanno superato i combustibili fossili nell'UE, nonostante ...
31/07/2024 La svolta green Guggenheim Museum Bilbao: installati pannelli fotovoltaici sui tetti A cura di: Raffaella Capritti Il Guggenheim Bilbao compie un passo verso la neutralità climatica installando 300 pannelli solari sui tetti ...