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Il Parlamento Europeo, in vista della COP 23 di Novembre a Bonn, chiede che l’UE attui una strategia a “emissioni zero” entro il 2050 Il Parlamento Europeo ha votato settimana scorsa una risoluzione che contiene una serie di raccomandazioni per tutti i paesi, in vista della partecipazione dei deputati europei alla Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, che si svolgerà a Bonn dal 6 al 17 novembre 2017. In particolare i deputati chiedono un impegno dell’Europa a sviluppare una strategia perché il Vecchio Continente diventi a emissioni zero entro il 2050. Secondo il deputati europei solo in questo modo si può garantire il rispetto degli obiettivi della COP 21 di Parigi. In una nota del PE si legge che visto che tutte le parti dell’UNFCCC devono comunicare entro il 2020 le loro strategie a lungo termine, la Commissione dovrebbe predisporre entro il 2018 un piano per una UE a zero emissioni entro il 2050, così da garantire che l’aumento della temperatura media mondiale sia ben al di sotto di 2°C e proseguire gli sforzi per limitare tale aumento a 1,5°C. Si tratta di un obiettivo difficile da raggiungere considerando che il presidente USA Donald Trump ha recentemente annunciato l’intenzione di ritirarsi dall’Accordo COP21. Nel documento i parlamentari chiedono un maggior impegno da parte dell’UE e a livello internazionale per trovare altre fonti di finanziamento in modo da garantire il contenimento dell’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C, prevedendo l’abbandono degli investimenti in favore dei combustibili fossili. Il Parlamento europeo sta attualmente lavorando su tre atti legislativi per attuare l’accordo di Parigi: la riforma del mercato del carbonio post-2020 (EU ETS) , il regolamento del 2030 per la condivisione degli sforzi e il regolamentazione sulle emissioni di gas a effetto serra che risultano dall’uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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