Focus sugli edifici a energia quasi zero più innovativi nel mondo

MCE dedicherà spazio e approfondimenti agli NZEB, immobili in grado di produrre l’energia sufficiente al proprio fabbisogno, massimizzando il comfort

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

Casa solare passiva – Edmonton (Canada)

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

BedZED – Londra (Inghilterra)

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

Greenstone Building – Yelloknife (Canada)

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

Heliotrope – Germania

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

Mill Creek NET ZERO HOME – Edmonton (Canada)

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

ZCB – Kowloon BAY (HONG KONG)

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

Fiorita Passive house – Cesena

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

Nist Test House Washington (USA)

A MCE focus su edifici a energia quasi zero- NZEB

Nuovo campus della Bocconi – Milano

MCE – Mostra Convegno Expocomfort, manifestazione dedicata all’impiantistica civile e industriale, alla climatizzazione e alle energie rinnovabili, in programma a Milano tra il 15 e il 18 marzo, tra le novità di quest’anno prevede un focus sugli Edifici a energia quasi zero, gli  NZEB. 

In attesa della fiera, MCE Lab – l’osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE, ha raccolto alcuni dei più importanti immobili NZEB del mondo, che producono quasi tutta l’energia di cui hanno bisogno, garantendo allo stesso tempo un alto comfort abitativo.
Ci sono ormai molti esempi di edifici totalmente sostenibili che garantiscono benefici sia a livello economico che ambientale, grazie alla riduzione dell’impatto prodotto dai nostri consumi. Basti pensare che secondo un rapporto dell’Università inglese East Anglia, se lo standard degli edifici a consumo quasi zero fosse imposto a tutte le nuove abitazioni e ai restauri, l’Europa potrebbe puntare ad una riduzione dei consumi energetici del 40% al 2050.

Da un punto di vista normativo ricordiamo che l’Europa con la direttiva 2010/31/UE sull’efficienza energetica, stabilisce che entro il 31 dicembre 2020, tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione siano a energia quasi zero, e quelli privati dal 2021. L’Italia ha inoltre appena approvato il nuovo Conto Termico, che prevede incentivi fino al 65% per la trasformazione di edifici della Pubblica Amministrazione in NZEB.

MCE Lab in particolare ha selezionato 11 NZEB nel mondo, edifici che si caratterizzano perché sono isolanti, dotati di infissi ad alte prestazioni, impianti ad alto rendimento insieme ad altri accorgimenti strutturali, che coprono il fabbisogno di energia grazie alle fonti rinnovabili di generazione presenti all’interno dell’immobile.

Gli immobili proposti da MCE Lab

Casa solare passiva – Edmonton (Canada)

L’edificio di oltre 220 mq a energia zero, progettato dall’architetto Shafraaz Kaba che vi abita con la moglie, si sviluppa su 3 piani ed è costruito sulle rive del North Saskatchewan River, si riscalda attraverso energia solare passiva e non ha una caldaia. Le finestre a tre strati orientate a sud “catturano” il calore del sole e il pavimento in cemento restituisce alla casa il calore del terreno. 

BedZED – Londra (Inghilterra)

BedZED – Beddington Zero Energy Development – è un edificio situato a Hackbridg, a 2 miglia dalla cittadina di Sutton, progettato dall’architetto Bill Dunster per essere un edificio completamente sostenibile. È stato costruito fra il 2000 e il 2002 e comprende 82 abitazioni e 777 mq di pannelli solari.

Greenstone Building – Yelloknife (Canada)

Sede di 16 agenzie federali governative il Greenstone Building, è un edificio a 4 piani con la facciata ricoperta da celle fotovoltaiche – che generano il 5% dell’elettricità consumata dall’edificio – e un giardino sul tetto che raccoglie l’acqua piovana per gli usi non potabili. La facciata in vetro lascia filtrare i raggi del sole nell’atrio centrale riducendo la necessità di illuminazione elettrica e il ricorso alla caldaia a propano in inverno. Il raffrescamento è affidato ad un condizionatore a condensazione ad alta efficienza raffreddato ad aria.

Nonostante non sia un vero e proprio edificio a energia 0, rappresenta un caso virtuoso di edifico commerciale eco-sostenibile e a basse emissioni: consuma infatti il 57% di energia in meno rispetto ad edifici dalle stesse caratteristiche.

Heliotrope – Germania

Heliotrope progettata dall’architetto tedesco Rolf Disch è una casa a basso consumo, grazie principalmente alla sua capacità di ruotare secondo l’orientamento del sole e le condizioni atmosferiche, così da sfruttare al massimo il calore e la luce del sole. Nei mesi caldi l’edificio espone invece al sole il suo retro, schermato e isolato. Questa capacità riduce notevolmente l’esigenza di riscaldamento e raffrescamento della casa, entrambi soddisfatti da una pompa di calore. L’acqua calda è invece prodotta da pannelli solari, mentre i pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio producano più energia di quanta serva alla casa.

Mill Creek NET ZERO HOME – Edmonton (Canada)

Grazie ad accorgimenti semplici come l’esposizione a sud, finestre ad alta efficienza e il pavimento in cemento che trattiene il calore, e all’istallazione di pannelli fotovoltaici e solari, questa casa riesce a produrre più energia di quanta ne consumi.

K19B – Milano

Curato dallo studio di architettura LPzR di Milano, questo edificio residenziale di nuova costruzione situato a Milano nei pressi di Porta Venezia, è stato progettato per essere un edificio a energia quasi zero: l’edificio ha soluzioni tecnologiche pensate per ridurre il consumo di energia non rinnovabile, un involucro ben isolato e progettato per rendere l’edificio particolarmente efficiente e un impianto geotermico per la produzione del riscaldamento e del raffrescamento.

ZCB – Kowloon BAY (HONG KONG)

Zero Carbon Building (ZCB) è il primo edificio ad energia zero di Hong Kong. Ricopre un’area di 14.700 mq e è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti per innovazione e alte prestazioni ambientali. Per riuscire a esser un edificio a energia zero, sfrutta diversi elementi: dalla progettazione della struttura fatta per ridurre il consumo energetico, ai sistemi di produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, a tecnologie per l’efficienza energetica.

Edmonton (CANADA)

La casa è stata costruita incorporando solare fotovoltaico, solare passivo, e diverse soluzioni ad alta efficienza energetica per ridurre al minimo gli sprechi di energia.

Fiorita Passive house – Cesena

Questo edificio, in fase di costruzione (i lavori sono iniziati a giugno 2015), composto da 8 unità immobiliari, è stato progettato secondo lo standard del Passivehouse Institute ed ha consumi prossimi allo zero. E’ il risultato di un intervento di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione a parità di volume. A differenza dell’edificio originario che non aveva alcun tipo di isolamento termico, la nuova costruzione ha un rivestimento parietale di tipo ventilato: un moto convettivo all’interno della parete produce un raffrescamento naturale e limita la formazione di umidità. Schermi frangisole scorrevoli installati lungo il perimetro esterno dell’edificio consentono di gestire in maniera funzionale la radiazione luminosa a seconda della stagione e delle esigenze climatiche, sfruttandone o limitandone la capacità riscaldante. Per la produzione di energia elettrica ed acqua calda sanitaria l’edificio sfrutta pannelli fotovoltaici, pannelli solari e una pompa di calore.

Nist Test House Washington (USA)

Questa casa, costruita dal National Institute of Standards and Technology Washington D.C., è una “test-house”, cioè una casa costruita per studiare le prestazioni energetiche effettive di impianti, tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica. All’interno della casa “abita” una famiglia virtuale di 4 persone: i ricercatori simulano infatti i consumi di una nucleo abitativo composto da 2 genitori e 2 figli che si lavano, cucinano, accendono le luci e guardano la televisione come una normale famiglia americana. Ad un anno dall’inizio dell’esperimento, la casa ha prodotto un surplus di energia di 491 kilowattora.

Nuovo campus della Bocconi – Milano

Il nuovo campus della Bocconi, che dovrebbe essere terminato entro il 2019, è stato progettato da uno studio giapponese come un vero e proprio polo multifunzionale per tutta la città. Oltre a residenza per gli studenti e a centro sportivo con piscina aperto a tutti, il progetto prevede anche la riqualificazione del parco di 17.500 metri quadri dentro al quale si troverà la costruzione, vero e proprio polmone verde della città.

Il Campus sarà costruito con una particolare attenzione all’efficienza energetica: il progetto prevede infatti l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di ventilazione ed illuminazione naturale, l’integrazione di muri isolanti al 50% opachi e 50% trasparenti, e un sistema di riciclaggio dell’acquapiovana.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Tema Tecnico

Architettura sostenibile

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange