Il mondo dei serramenti chiede conferma ecobonus per il 2018

Presentato il primo Rapporto Cresme sul mercato dei serramenti. Per il rilancio del settore sono necessarie certezza normativa e conferma delle detrazioni

Presentato il primo rapporto congiunturale Cresme dedicato ai serramenti

In occasione della presentazione del Primo rapporto congiunturale previsionale 2017 sul mercato dei serramenti in Italia, curato dal Cresme e realizzato in collaborazione con CNA Produzione e Consorzio Legnolegno, Roberto Zani presidente di CNA ha sottolineato l’importanza della conferma delle detrazioni fiscali del 65% per il 2018 per la riqualificazione energetica degli edifici, strumento che ha dimostrato i propri benefici, e che ha permesso di evitare che si alimentasse il mercato del sommerso e del nero. Grazie anche agli ecobonus, dal 2007 ad oggi il fatturato del settore dei serramenti ammonta ad oltre 10 miliardi di euro.
Quello della sostitiuzione dell’infisso è un intervento non particolarmente costoso per le famiglie e che assicura ottimi benefici in termini di comfort ambientale, isolamento termico ed efficienza.

Inoltre il presidente Zani ha evidenziato che per il rilancio del settore è necessario stabilizzare le norme tecniche attuali per permettere agli imprenditori investimenti certi. Le norme tecniche secondo la portavoce nazionale Mestiere Legno della CNA, Nara Bocini dovrebbero considerare diversi aspetti del serramento, come l’antisfondamento, e garantire in tutte le fasi la valorizzazione delle nostre competenze artigianali.


L’onorevole Sara Moretto, presidente della Commissione Finanze della Camera
nel suo intervento ha confermato che l’intenzione dell’esecutivo rispetto agli ecobonus è quella di trasformare le detrazioni in cessione del credito alle banche

Il comparto dei serramenti si caratterizza per il grandissimo potenziale, in Italia sono infatti installate 216 milioni di finestre di cui 208 in edifici totalmente o prevalentemente a uso residenziale. Ben 73 milioni di questi sono precedenti il 1960, si tratta dunque di un patrimonio obsoleto e inefficiente da un punto di vista energetico che deve essere riqualificato.

Nel rapporto si legge che nel 2017 il mercato italiano ha importato finestre e porte per un valore totale di circa 226 milioni di euro, 25 in più rispetto al 2016. Il 45% degli infissi importati sono in PVC, valore in crescita negli ultimi anni, era il 35% nel 2010. Sono invece diminuite le importazioni di infissi in legno, ferro e acciaio.

Per quanto riguarda l’export il 2017 dovrebbe registrare un valore complessivo delle esportazioni di circa 625 milioni di euro, in aumento rispetto ai 566 milioni registrati nel 2016.

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