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In occasione del convegno inaugurale di Mostra Convegno Expocomfort, in corso a Milano fino al 18 marzo, Lorenzo Bellicini, direttore Cresme, ha presentato i risultati dell’Osservatorio sul mercato dell’installazione degli impianti in Italia. Dopo 8 anni di fatiche e recessioni per il settore delle costruzioni, finalmente si respira un’aria di leggero ottimismo, con il 2016 si prevedono infatti buoni investimenti nelle costruzioni. A trainare la crescita del 7° ciclo edilizio l’impiantistica, che sarà la vera protagonista della crescita. Nel 2015 nel nostro paese infatti la quota di mercato degli impianti sugli investimenti in costruzioni segna il 34% e il valore della produzione è stimato in 46 mld di euro. In tutta Europa si tratta di un mercato da 369 miliardi di euro, 27% di tutto il valore della produzione nelle costruzioni (nel 2009 era il 24%). La Germania è il primo mercato con un valore della produzione nel 2015 stimato in circa 100 miliardi di euro e oltre il 30% del settore delle costruzioni è oggi fatto di impiantistica. Seguono Francia e Italia al terzo posto. Fanno parte del mercato dell’impiantistica le installazioni elettriche, gli impianti per la climatizzazione, idraulici e altri impianti per le telecomunicazioni, la produzione e distribuzione di energia elettrica e idrica. Si tratta di un mercato che tra il 2011 e il 2013 ha vissuto una contrazione di più dell’8%, perdendo quasi 32 miliardi di euro – principalmente per via del crollo degli investimenti registrato nel Sud Europa, ma che ha ricominciato a crescere sia nel 2014 (+0,7% a valori reali) che nel 2015 (+2,6%), e che con il 2016 potrebbe ritornare ai livelli del 2010: 382 miliardi di euro (con una crescita attesa pari al 3,5% a valori costanti). Durante la crisi, tra il 2008 a livello di occupazione, il settore degli impianti è stato meno colpito di quello delle costruzioni tradizionali: “il settore dell’installazione impianti ha ridotto l’occupazione dell’11,8%, mentre nel resto dell’attività del settore delle costruzioni si è perso il 34,2% degli occupati. E non solo il mondo dell’installazione impianti ha retto meglio alla crisi, ma lo ha fatto attraverso la tenuta della forza lavoro più qualificata”. Le costruzioni, ci dice il direttore del Cresme “sono sempre meno il mercato delle nuove costruzioni tout court e sempre più il mercato dell’ambiente costruito, fatto di nuovi prodotti, di sistemi e componenti, di nanotecnologie e biotecnologie, di sensori, termostati, di internet delle cose, di robotica, stampanti 3d, di digitalizzazione e modellizzazione informatica”. A sostenere la crescita dell’impiantistica vi sono stati alcuni fattori tra cui la domanda di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e la crescita del settore della riqualificazione edilizia in ambito di efficientamento energetico. Bellicini sottolinea infatti che ancora per il 2016 la riqualificazione efficiente del costruito rappresenterà il 70% del mercato edilizio. Ci si aspetta che dal 2017 ci sia una ripartenza anche per il nuovo.Intanto il mercato immobiliare ha ricominciato a crescere, il 2015 si è infatti concluso con un + 6.15%. Un’altra importante tematica è quella del mercato delle opere pubbliche e della manutenzione del patrimonio: “Vale infatti 20 miliardi di euro il mercato pubblico dell’impiantistica civile e industriale nel 2015 in Italia. Una cifra che segna un più 4,5% rispetto al 2014, fino a divenire il 67% degli appalti delle opere pubbliche”. Si tratta di una quota che vede protagonista l’impiantistica: “dal 2002 al 2015 le gare per lavori che vedono protagonisti gli impianti sono state 128.307 per un importo complessivo di quasi 223 miliardi, cifra che si traduce nel 39% dei contratti per opere pubbliche e nel 57% degli importi spesi”. Al termine della presentazione del Rapporto hanno commentati i dati in una tavola rotonda Carmine Battipaglia, Presidente CNA Impianti, Alberto Caprari – Presidente ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine), Marco Fortis – Vice Presidente Fondazione Edison, Giorgio Squinzi – Presidente Confindustria, Ferdinando Pastore – Direttore Tecnologia Industriale ICE. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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