“La Fabbrica del futuro”: i nuovi trend della progettazione degli spazi lavorativi

Fra gli ospiti anche l’architetto e urbanista Stefano Boeri, che nel suo intervento dal titolo “Green Obsession: ripensare gli spazi produttivi tra energia e natura“, ha ricordato il valore aggiunto apportato dal rispetto della dimensione ambientale negli spazi di lavoro e produttivi; come testimoniato dai progetti curati dal suo studio Stefano Boeri Architetti, contraddistinti da un forte legame con il territorio, sia per l’approvvigionamento di materie prime che per il dialogo instaurato con comunità.

In questo contesto anche l’approvvigionamento energetico di un’azienda può rappresentare un beneficio per la comunità che la circonda: le fabbriche possono infatti diventare centri di produzione dell’energia inserendo sui propri tetti impianti fotovoltaici o sfruttando il calore dei propri data center.

Stefano Boeri spiega: “La sfida dell’intelligenza artificiale è gigantesca, con potenziali vantaggi enormi ma a costo di un consumo energetico insostenibile. Da un lato, oggi ci sono insediamenti produttivi che hanno saputo lavorare sul territorio – costruendo edifici con funzioni diverse, in una sorta di campus o “fabbrica arcipelago” – rilanciando le esperienze migliori della Storia industriale e produttiva del nostro Paese, come Crespi d’Adda e lo straordinario caso di Olivetti a Ivrea. Dall’altro, dobbiamo fare grande attenzione a quei paesaggi legati alla velocissima costruzione di data center come grandi contenitori specializzati, spesso realizzati senza una logica di pianificazione urbana e di riduzione dell’impatto ambientale, che rischiano di diventare strutture altamente energivore se non affiancate, ad esempio, a strategie di recupero del calore emesso“.

L’evento ha visto la partecipazione di imprenditori e progettisti, che hanno dato testimonianza di questa nuova concezione di azienda intesa quale punto di riferimento per la comunità perfettamente integrato nel tessuto urbano. Il Campus tecnologico dell’azienda varesina è stato infatti sede dei racconti diretti di aziende che hanno già affrontato con successo il processo di espansione e innovazione.

Fra questi anche Stefano Romanó, CEO di Tor.Met, Massimiliano Di Caro, General Manager di Raviolificio lo Scoiattolo e Barbara Cimmino Head of CSR & Innovation Yamamay, che hanno raccontato come le rispettive realtà abbiano previsto uno sviluppato armonico con il territorio e attento ai dipendenti.

Nel corso dell’appuntamento, Cimmino, che ricopre anche il ruolo di Vicepresidente di Confindustria, ha presentato anche il Progetto MILL (Manifacturing, Innovation, Learning, Logistics), legato al Piano Strategico ideato per il riposizionamento competitivo di tutto il territorio.

Con l’obiettivo di aiutare le imprese a comprendere il potenziale dei propri impianti, Elmec Solar ha inoltre inaugurato il ‘Laboratorio a cielo aperto’, una grande installazione solare di oltre 270 pannelli che fornisce energia sostenibile all’azienda.

L’impianto rappresenta anche una nuova tappa dello “Study Tour” di Elmec Informatica ed Elmec Solar: un viaggio che, all’interno del campus, invita a conoscere le diverse tecnologie sviluppate dall’azienda, dal data center certificato TIER IV, alla cyber security, dal cloud computing, all’energia solare.

Tramite la visita al tetto dell’headquarter di Brunello, su cui sono posizionati i 270 pannelli fotovoltaici, le aziende hanno modo di approfondire la conoscenza dei diversi tipi di pannelli e delle loro modalità di impiego.

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