Un nuovo logo nell’anno del 50°

Immagine rinnovata per l’azienda, nel rispetto della sua storia e con lo sguardo al futuro

Il primo marchio Immergas, nel 1964, era una semplice scritta in carattere corsivo nero, “in bella calligrafia”. Anche il secondo logo nel 1970 era nero, abbinato a un segno grafico distintivo, un triangolo rovesciato; il colore, nelle varie gradazioni del rosso, e la fiamma, diventano parte integrante del marchio a partire dal 1976. Un dinamismo sempre più accentuato fino alla versione lanciata negli anni ottanta che oggi cambia e diventa il filo conduttore che unisce passato e futuro.

L’azienda ha affidato all’agenzia di comunicazione Aicod di Parma il compito di rivisitare il marchio e l’immagine di Caius Camillus, il centurione romano che dai primi anni ottanta è l’ambasciatore di Immergas sui mercati di tutto il mondo. Alfredo Amadei, vice Presidente Immergas sottolinea: “Al giro di boa che ci porta nei secondi cinquant’anni di attività imprenditoriale abbiamo scelto di presentarci con un’immagine rinnovata e più vicina alle scelte basate sulla volontà di investire sulle più innovative tecnologie per la climatizzazione domestica, che sono il filo conduttore del nostro piano industriale, ma tenendo ben presente il valore della nostra storia che in mezzo secolo ci ha portato a diventare leader in Italia nel mercato delle caldaie a condensazione, giocando al contempo un ruolo di primo piano sui mercati esteri. Il nuovo marchio Immergas sarà il nostro nuovo biglietto da visita nei 43 Paesi del mondo dove vendiamo le nostre soluzioni per il riscaldamento e la climatizzazione domestica. Il cinquantesimo dalla fondazione è stata l’occasione per issare una nuova bandiera che ci auguriamo avrà il gradimento dei clienti, come è avvenuto finora, dando una forte riconoscibilità a Immergas e ai valori che mettiamo alla base del nostro agire imprenditoriale».

Ettore Bergamaschi, Direttore Marketing e Comunicazione Immergas aggiunge: “Vogliamo comunicare immediatamente, al primo sguardo, la nostra tensione costante verso l’innovazione tecnologica. Rimangono intatti i punti di riferimento: il colore rosso, la fiamma e Caius Camillus, ma vivono nel terzo millennio grazie alla più marcata tridimensionalità ispirata alle applicazioni digitali”.

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