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Le vernici della linea IRIDEA BIO sono realizzate con materiali rinnovabili che derivano da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali “di scarto”.La gamma di vernici all’acqua per interni Iridea Bio nasce da una collaborazione tra Ica Group e l’azienda olandese DSM e si caratterizza per la sostenibilità ambientale grazie a una tecnologia bio che prevede l‘utilizzo di circa il 40% di materie prime provenienti da materiali di riciclo di sostanze vegetali “di scarto” non competitive con l’alimentazione e con fasi di produzione di minore impatto. La collaborazione don DSM – azienda nota per la significativa esperienza nella produzione di resine derivanti da fonti rinnovabili, come partner tecnologico, nasce proprio dall’obiettivo di poter inserire materiali innovativi derivanti da fonti rinnovabili nella formulazione di vernici a base acqua per interni. I laboratori di ricerca e sviluppo del gruppo marchigiano ICA hanno iniziato a sviluppare la nuova linea di vernici a base acqua per interni già nel 2013 con lo scopo di assicurare massima qualità del prodotto e rispetto ambientale, oltre a salubrità per l’uomo. Tutto il ciclo di produzione è realizzato con totale attenzione al rispetto dell’ambiente, le vernici realizzate dall’azienda marchigiana su base vegetale hanno durezza, resistenza chimica e resistenza alla luce, nonché lavorabilità industriale, del tutto simili ai corrispettivi prodotti ICA di derivazione petrolifera. Le vernici della gamma iridea bio sono formulate con resine di natura acrilica e, rispetto ai prodotti già presenti sul mercato composti da resine alchidiche da fonti rinnovabili, sono più rapide da essiccare, hanno un maggiore potere antingiallente e una superiore durezza. Inoltre i fondi mono e bicomponenti della linea IRIDEA BIO hanno superiore carteggiabilità e resistenza alla sovrapplicazione rispetto a omologhi di derivazione alchidica, permettendone l’utilizzo in cicli di lavorazione industriali ad alta produttività. La “biogeneticità” del materiale impiegato, cioè la natura del carbonio presente nelle vernici per verificarne la derivazione da fonti fossili o da biomassa vegetale, è stata testata dalle ’Università di Camerino e dalla Sapienza di Roma. I test eseguiti hanno dimostrato che Utilizzando la tecnica della datazione al C14, è stato possibile determinare un contenuto rinnovabile che varia dal 30% al 40%. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici