Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
Non avete ancora deciso dove andare in vacanza? Vi diamo un’idea! Il Kudadoo Maldives Private Resort è una struttura di lusso che coniuga sostenibilità e ambiente. Interamente alimentato dall’energia solare, i suoi pannelli fotovoltaici e i materiali ecologici sensibilizzano gli ospiti sul significato del turismo sostenibile. a cura di Tommaso Tautonico Se cercate un luogo dove rilassarvi, in uno dei mari più belli al mondo, che contribuisca a diffondere la filosofia di turismo sostenibile e non avete un budget ristretto, il Kudadoo Maldives Private Resort, aperto di recente nell’atollo di Lhaviani, alle Maldive, è il posto che cercate. Progettata dallo studio di architettura newyorkese Yuji Yamazaki Architecture (YYA), l’intera struttura è in grado di autoalimentarsi grazie all’energia del sole, senza ricorrere a nessun combustibile fossile. Progettazione passiva e materiali ecocompatibili rendono questo posto straordinario, un simbolo del turismo green. A sottolineare l’impegno e creare consapevolezza nei turisti che arrivano, il grande tetto fotovoltaico che ricopre la struttura principale del resort. Visto dall’alto sembra un coleottero nero brillante che galleggia in un tranquillo mare color acquamarina. L’eco resort alimentato interamente dal sole Nella fase di progettazione, gli architetti di YYA hanno volutamente mantenere a vista i pannelli fotovoltaici, dimostrando che un turismo sostenibile è possibile e realizzabile. “Solitamente, per questo tipo di strutture, si cerca di nascondere l’impianto fotovoltaico, di renderlo il più possibile integrato nella struttura. Ma non questa volta – dichiarano gli architetti. Il tetto fotovoltaico è il simbolo del resort, dovrebbe essere tanto informativo quanto persuasivo e produttivo: in un colpo d’occhio, i visitatori possono valutare la dimensione dell’impianto e comprendere quanta energia sia in grado di produrre rispetto alla grandezza del villaggio. La geometria dell’edificio massimizza la produzione di energia elettrica e allo stesso tempo minimizza il consumo di elettricità, consentendo alla luce solare di penetrare dagli spazi tra i pannelli, riducendo al minimo l’uso della luce artificiale durante il giorno”. L’impianto da 320 kWp a Kudadoo Island genera abbastanza elettricità per alimentare l’intero complesso turistico, di circa tre ettari, senza ricorrere ad ulteriori fonti di combustibili fossili come il gasolio. Inoltre, secondo le stime dello studio di architettura, la spesa iniziale per l’installazione dell’impianto fotovoltaico si recupererà in soli cinque anni. L’eco resort, compreso ogni appartamento privato, è realizzato in legno e materiali ecocompatibili, come il legname proveniente da foreste certificate in modo sostenibile di Canada, Nuova Zelanda e Indonesia. Oltre alla progettazione basata sui principi architettonici delle case passive, come l’uso della luce naturale durante il giorno e il riciclo d’aria naturale, i progettisti hanno fatto in modo che più del 50% dei deck esterni privati di tutte le ville abbiano un minimo di cinque ore d’ombra al giorno. Il ristorante dell’eco resort Le ville, con una o due camere da letto, si trovano sulla laguna di sabbia. Ogni villa privata ha una planimetria aperta con letto king-size, ampio salone, mobili fatti a mano, pavimenti in rovere della Tasmania, sistema di eco-raffreddamento e una grande terrazza privata con vista ininterrotta sul mare. Un posto da sogno, simbolo di un turismo sostenibile, ma decisamente costoso se consideriamo i 4 mila dollari a notte richiesti. img by yyany.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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