Fotovoltaico residenziale in Italia: un digital twin per sfruttare bene il potenziale solare in città 17/03/2025
Stop agli incentivi per le caldaie a gas: il futuro del tradizionale sistema di riscaldamento 26/02/2025
Effetto del nuovo mix energetico ma non sufficiente per target Piano clima. Le fonti rinnovabili a fine anno resteranno ferme al 18% del totale dei consumi. Peggiora l’indice che misura la transizione in base all’andamento dei prezzi, della sicurezza e della decarbonizzazione. L’Italia dovrebbe tagliare dell’1,7% all’anno le emissioni per raggiungere gli obiettivi al 2030 a cura di Tommaso Tetro Indice degli argomenti: Stabili le rinnovabili Le emissioni diminuiscono troppo poco Meno carbone e più gas. È con queste poche parole che si spiega la stima per l’Italia di un calo delle emissioni di gas serra dell’1% nel 2019. L’effetto del nuovo mix energetico, con la sostituzione del gas al carbone nella produzione di energia elettrica, non sembra comunque essere sufficiente a garantire il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano nazionale energia e clima, oltre che un’adeguata e rapida transizione verso un’economia devota allo sviluppo sostenibile; cosa dovuta principalmente all’assenza della crescita delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Lo stato dell’arte dell’anno che sta per chiudersi viene delineato nella nuova ‘Analisi del sistema energetico italiano’ messo a punto dall’Enea in cui, tra le altre cose, viene messo in evidenza come per i primi nove mesi ci sia stata una diminuzione del 3,5% di CO2 (anidride carbonica) da parte del settore elettrico per il maggior utilizzo del gas di circa il 15%, mantenendo ferma la produzione; allo stesso tempo c’è stato un uso minore di prodotti petroliferi del 10%, soprattutto di carbone che ha messo a segno una riduzione del 30%. Contemporaneamente le emissioni dei trasporti e quelle del settore civile hanno registrato un calo dello 0,5%. In tutto, le emissioni sono scese dello 0,8% in nove mesi; la previsione per la fine dell’anno è di arrivare all’1% e probabilmente anche di superarlo. Stabili le rinnovabili Dallo studio emerge anche una stabilità nella produzione da rinnovabili nei primi nove mesi dell’anno; c’è stata anche una leggera ripresa begli ultimi tre mesi con un incremento del 5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con l’eolico e il solare che hanno compensato la diminuzione dell’idroelettrico. Inoltre, fino a settembre i consumi di energia primaria sono scesi dell’1%, mentre i quelli finali hanno registrato un calo dello 0,5%. “Il dato positivo è che nel settore termoelettrico la decarbonizzazione sta funzionando, soprattutto grazie al progressivo abbandono del carbone – ha osservato Francesco Gracceva dell’Enea e coordinatore dell’Analisi – tuttavia, non è sufficiente ad assicurare la transizione verso un’economia low carbon, tenuto conto dei cali più modesti delle emissioni negli altri settori e dell’andamento piatto delle fonti rinnovabili che, a fine anno, resteranno presumibilmente ferme al 18% del totale dei consumi, a fronte di un obiettivo del 30% al 2030 indicato dal Piano nazionale energia e clima”. Le emissioni diminuiscono troppo poco C’è anche un nuovo peggioramento (meno 8% nell’anno) dell’indice Ispred che viene elaborato dall’Enea per misurare la transizione energetica in base all’andamento dei prezzi, della sicurezza e della decarbonizzazione. Partendo dalla situazione attuale, l’Italia dovrebbe ridurre le emissioni di gas serra in media dell’1,7% all’anno per raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale, mentre per quest’anno la stima parla di una riduzione dell’1%. E, sul fronte dei prezzi, “il posizionamento internazionale del nostro Paese – ha messo in evidenza Gracceva – resta poco lusinghiero. I consumatori non domestici pagano le bollette elettriche più alte dell’Ue per le tre fasce più basse di consumo; e anche le fasce di consumo più elevate, pur avendo una situazione migliore, pagano prezzi superiori alla media europea. Per le famiglie, il dato è nel complesso meno negativo, intorno alla linea mediana europea, con circa metà della popolazione Ue paga prezzi superiori a quelli italiani; ma negli ultimi tre anni gli incrementi sono stati maggiori sia del tasso medio dei Paesi dell’eurozona (3,1% contro 1,8%) sia rispetto all’inflazione (3,1% contro 0,8%)”. Sul versante della sicurezza del sistema energetico nazionale, lo studio dell’Enea racconta di uno scenario complessivamente favorevole per il gas naturale, grazie all’eccesso di offerta sui mercati di gas naturale liquefatto (Gnl). Negli ultimi tre mesi (dei nove presi in esame) la quota di gas naturale liquefatto sulle importazioni italiane ha superato il 20%, piazzandosi per la prima volta al secondo posto dietro alle importazioni di gas naturale dalla Russia con un risultato molto positivo nella diversificazione degli approvvigionamenti. Questa contesto ha favorito il riempimento degli stoccaggi, che a inizio inverno sono a livelli record in tutta Europa, e hanno ridotto i rischi di problemi di sicurezza per la stagione fredda. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
19/03/2025 Fotovoltaico plug-in: mercato in crescita per una tecnologia alla portata di tutti SolarPower Europe pubblica il primo rapporto sul fotovoltaico plug-in in Europa: potenziale, quadro normativo e criticità.
17/03/2025 Ufficiale, il 29 maggio scade lo scambio sul posto per il fotovoltaico: cosa cambia A cura di: Adele di Carlo Finisce l’era dello scambio sul posto per l’energia prodotta da impianti fotovoltaici: cosa prevede l’ultima delibera ...
14/03/2025 KEY 2025: il fermento dell’energia in mostra a Rimini A cura di: Raffaella Capritti KEY 2025 si conferma l’evento di riferimento per le rinnovabili. Trend, innovazioni e sfide del settore ...
12/03/2025 Fotovoltaico galleggiante: in Italia potenziale 1 GW di impianti nei prossimi 5 anni Il fotovoltaico galleggiante offre una soluzione concreta alla crescente domanda di energia sostenibile, riducendo il consumo ...
28/02/2025 Nuove linee guida O&M per massimizzare l'efficienza degli impianti fotovoltaici SolarPower Europe ha pubblicato la versione aggiornata delle "Operation & Maintenance: Best Practice Guidelines Version 6.0" ...
21/02/2025 Fotovoltaico in Italia: crescita del 30% nel 2024, ma calano le installazioni residenziali Il fotovoltaico in Italia cresce del 30% nel 2024, bene gli impianti utility-scale, ma calano le ...
20/02/2025 Fotovoltaico e biodiversità, come gli impianti solari proteggono la natura A cura di: Giorgio Pirani Il fotovoltaico non solo può integrarsi armoniosamente con l'ambiente, ma può contribuire alla tutela della biodiversità.
24/01/2025 Il fotovoltaico supera il carbone nell’UE: record storico per l’energia pulita nel 2024 Nel 2024 il fotovoltaico diventa la principale fonte energetica dell'UE, superando il carbone e riducendo le ...
23/01/2025 Solar Farm all’aeroporto di Roma Fiumicino, 55.000 pannelli e 22 MWp di potenza Aeroporto di Roma Fiumicino: nasce la Solar Farm che con 55.000 pannelli solari e 22 MWp ...
20/01/2025 Terna: nel 2024 i consumi elettrici crescono del 2,2% e record rinnovabili Rapporto Terna: nel 2024 cresce la domanda elettrica, consumi a +2,2% e boom rinnovabili al 41,2%. ...