Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
I ricercatori dell’Università britannica di Portsmouth hanno quasi per caso sviluppato un enzima in grado di digerire alcune delle plastiche più inquinanti e diffuse, fornendo una potenziale soluzione ad uno dei più grandi problemi ambientali del mondo. E’ stata recentemente pubblicata nella rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze (PNAS) una ricerca condotta da gruppi di lavoro dell’Università di Portsmouth e del National Renewable Energy Laboratory (NREL), del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che potenzialmente potrebbe aiutare a risolvere uno dei problemi ambientali più seri del nostro secolo: sono infatti note a tutti le terribili immagini di isole e mari sommersi dalla plastica. Un lavoro sviluppato in sinergia tra diversi paesi e Istituti che dimostra come la collaborazione internazionale possa contribuire a compiere progressi scientifici significativi. Gli scienziati, partendo dall’analisi di uno degli enzimi di un batterio ‘mangia-plastica’, chiamato PETase, hanno quasi per caso sviluppato un enzima artificiale capace di digerire, in alcuni giorni invece che in centinaia di anni, la plastica più comunemente diffusa. E’ una scoperta che potrebbe portare a una soluzione sostenibile di riciclaggio per milioni di tonnellate di bottiglie di plastica, fatte di PET, polimero che rende la plastica resistente in ambiente per centinaia di anni. I ricercatori stanno ora lavorando per migliorare ulteriormente l’enzima in modo che possa essere utilizzato industrialmente in maniera ancora più efficiente e veloce. Il professor McGeehan, direttore dell’Istituto di Scienze Biologiche e Biomediche della Scuola di Scienze Biologiche di Portsmouth, ha dichiarato che in pochi avrebbero potuto prevedere che, da quando la plastica è diventata popolare negli anni ’60, in pochi decenni si sarebbero formate enormi aree di rifiuti plastici negli oceani, o su spiagge una volta incontaminate. E’ ora necessario, ha aggiunto che tutta la comunità scientifica si impegni per usare tutta la tecnologia a propria disposizione per sviluppare soluzioni reali, a partire da questa nuova scoperta. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Giornata mondiale del Vento: eolico, fonte strategica della transizione energetica A cura di: Andrea Ballocchi Il 15 giugno si celebra la giornata mondiale del vento. Per l'eolico numeri in crescita e ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
13/06/2025 A Opera il primo centro di raffrescamento solare contro le ondate di calore A Opera nasce il primo centro di raffrescamento contro le ondate di calore, alimentato da un ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...
10/06/2025 Rinnovabili in Italia: 74.303 MW di potenza efficiente installata Rapporto di Legambiente 'Comuni rinnovabili': crescono impianti, lavoro e partecipazione ma si deve accelerare per raggiungere ...