Città della Salute, il progetto di Cucinella



Dopo anni di attesa, riprende il lavoro per la realizzazione a Sesto San Giovanni della Città della Salute e della Ricerca. Dal concept di Renzo Piano e Umberto Veronesi al progetto di umanizzazione dell’ospedale di Mario Cucinella Architects. Diventerà la nuova sede del neurologico Besta e dell’Istituto dei Tumori di Milano. Nuovi padiglioni immersi nel verde che diventa diventa metafora della guarigione. Un luogo ospitale per pazienti, familiari e sanitari.

a cura di Pietro Mezzi

Planimetria della Città della Salute a Sesto San Giovanni

 Planimetria della Città della Salute a Sesto San Giovanni (©credits Mario Cucinella Architects)

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Dopo quattro anni di stop, l’operazione legata alla realizzazione, a Sesto San Giovanni sulle aree dell’ex acciaieria Falck, della Città della Salute e della Ricerca riprende il suo cammino. Nei giorni scorsi infatti regione Lombardia ha sottoscritto l’accordo per la ripresa delle attività di costruzione e gestione in concessione per 27 anni del nuovo centro di cura e ricerca: una delle operazioni in campo sanitario più importanti in Europa.

Da Piano a Cucinella

Il progetto, che porta la firma di Mario Cucinella Architects, parte dal concept dell’ospedale modello di Renzo Piano e Umberto Veronesi e ripercorre l’idea del luogo dell’ospitalità, con l’obiettivo di umanizzare l’ospedale.

Render della Città della Salute

Render della Città della Salute (render Mir)

Per Cucinella si tratta di trasformare quella che una volta era chiamata la città delle fabbriche nella città della salute: un polo innovativo multidisciplinare, di produzione immateriale, d’innovazione e di ricerca scientifica che dà vita ad una nuova anima che arricchisce il grande parco urbano di cui si compone il recupero delle aree dell’ex acciaieria milanese.

Città della Salute, Il giardino tra i padiglioni

Il giardino tra i padiglioni (render Mir)

Il progetto dell’architetto bolognese, rispetto al concept iniziale di una decina anni fa, introduce alcune novità. Il dialogo tra uomo e natura trova infatti qui un nuovo equilibrio: il verde diventa metafora della guarigione.

Gli spazi sono stati progettati come luoghi di soggiorno, di relazioni umane utilizzando elementi che comunicano sicurezza, orientamento e armonia. I cinque giardini – del respiro, dell’emozione, della pienezza, del cambiamento e della rinascita – diventano gli organi pulsanti del pensiero progettuale di Cucinella per i nuovi luoghi della cura.

Città della Salute, Il Giardino della pienezza

Il Giardino della pienezza (render Mir)

La proposta progettuale parte dal considerare l’importanza dei due istituti di ricerca scientifica: l’Istituto nazionale dei Tumori e l’Istituto neurologico Besta – che da Città Studi, dove sono attualmente, si dovranno trasferire a Sesto San Giovanni – rivestono infatti un ruolo di eccellenza nel sistema sanitario nazionale e per molti aspetti anche internazionale, soprattutto nel campo dell’oncologia e della neuroscienza.

La Città della Salute e della Ricerca diventa un modello edilizio e organizzativo nel quale le attività cliniche e di ricerca avvengono in luoghi contigui, ma con proprie specificità, marcando una netta differenziazione con i modelli consueti di edilizia ospedaliera.

Sezione della Città della Salute

Sezione dell’ospedale (©credits Mario Cucinella Architects)

Quella che verrà realizzate sulle aree che una volta ospitavano le acciaierie sarà una nuova struttura, che avrà come fulcro principale l’attività di ricerca, per proporre alla comunità scientifica e sanitaria nuovi indirizzi diagnostici e pratiche terapeutiche.

Umanizzare l’ospedale

Tutti gli spazi sono stati progettati come luoghi di soggiorno di relazioni umane, utilizzando elementi che comunicano sicurezza, orientamento e armonia.

Il progetto ha l’obiettivo di portare nel luogo di cura spazi di umanità, di natura, di urbanità e di lavoro, attraverso spazi ibridi: luoghi intermedi di incontro fra chi sta dentro l’ospedale e chi sta fuori, appartamenti aperti con salotti, terrazze e cucine pubbliche che consentano l’incontro fra il malato e i suoi ospiti.

Il nuovo ospedale inizia dalla grande piazza coperta dove si trova il servizio di accettazione ospedaliera, da lì parte la strada coperta intesa come luogo pubblico. Da questa si accede a tutti i servizi ambulatoriali e alle grandi serre pensati come luoghi di incontro tra i pazienti e i visitatori.

Città della Salute,ingresso dell’ospedale

L’ingresso dell’ospedale (render Mir)

Le stanze dell’ospedale sono organizzate con grandi bow-window che si affacciano sui giardini interni.

 

Pianta della Città della Salute

Pianta della Città della Salute (©credits Mario Cucinella Architects)

 

Oltre alla piastra tecnologica, trovano spazio gli ambienti per la ricerca e la didattica; la quasi totalità delle coperture è attrezzata con tetti verdi per il raffrescamento e l’isolamento termico.

L'Architetto Mario Cucinella by Giovanni Gastel

«L’intervento è sicuramente il più importante di questo tipo in Europa – afferma Mario Cucinella -. Abbiamo cercato di sviluppare un progetto in cui la bellezza spaziale diventa elemento centrale nella ricerca verso l’umanizzazione delle cure e in cui il paziente è al centro del servizio. Per millenni l’uomo ha sviluppato una complicità fondamentale con il mondo vegetale che con questo progetto vogliamo nuovamente far nostra».



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