Hospice pediatrico immerso nel bosco



Un edificio sollevato da terra, immerso nel verde, luminoso ed energeticamente sostenibile, per regalare un sogno ai bambini malati

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Render vista generale – © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Renzo Piano firma il progetto dell’Hospice Pediatrico di cure palliative che sorgerà a Bologna voluto dalla Fondazione MariaTeresa Chiantore Seràgnoli Onlus, ente privato senza fini di lucro che fin dalla sua fondazione è impegnato a migliorare la qualità della vita dei pazienti terminali e, se possibile, lenire la sofferenza dei familiari. Si tratta di un approccio in cui non è prioritaria la cura medica ma l’attenzione alla vita dei malati sottoposti a trattamenti palliativi.

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Planimetria generale – © RPBW

Il progetto

Alla base dell’idea progettuale vi era l’intenzione di creare un edificio che si sollevasse da terra per portare i giovani pazienti in un ambiente luminoso e in qualche modo surreale, dal quale i ragazzi abbiano la possibilità di vedere le cime degli alberi.

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Render Vista dietro dell’edificio – © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

L’idea è quella di alleviare dal dolore grazie anche allo spazio che ospita i bambini, con un rimando ai loro sogni, ai giochi, alle “case sugli alberi” e alla loro potente idea di libertà creativa e profondamente legata al mondo naturale.

Centrale nel progetto è assicurare la qualità dello spazio, che sia il più intimo possibile e distante dalla freddezza tipica degli ospedali, con attenzione ai temi dell’ecosostenibilità e assicurando il minimo impatto ambientale.

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Render Planimetria Generale – © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Il bosco

La casa sull’albero pensata da Renzo Piano è immersa in un bosco di alberi autoctoni sia sempreverdi che a foglia caduca, con aree più folte e altre più rade per permettere zone di gioco.

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Render Vista generale nel periodo invernale – © RPBW

In particolare gli alberi a foglia caduca permetteranno il passaggio del sole nei mesi invernali e al prato, cespugli e sottobosco di crescere.

Il parco in cui “galleggia” l’edificio è realizzato con leggeri movimenti di terreno su cui verranno messi a dimora gli alberi del bosco.

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Prospetto Ovest – ©RPBW

L’altezza degli alberi al momento della loro posa varierà dai 7 ai 10 mt. così da creare sin da subito il bosco.

Nell’area sopra il parcheggio le dune verdi sono realizzate con materiale drenante alleggerito in blocchi filtranti, su cui verrà posizionato lo strato di terreno per aiutare la crescita degli alberi.

La struttura

L’edificio si sviluppa in più padiglioni uniti da leggeri collegamenti aerei al corpo centrale principale. Nel lato sud sono previsti otto mini alloggi destinati ad accogliere le famiglie dei piccoli pazienti, separati dal corpo principale al quale sono collegati per mezzo di passerelle aeree coperte e vetrate.

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Pianta piano hospice – © RPBW

Sul lato opposto a Nord est saranno realizzati spazi più intimi: una cappella di meditazione, ed una terrazza affacciata sulla valletta del Savena collegata all’obitorio Morgue.

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Render Vista della scale esterne degli appartamenti lato nord -© RPBW

Il corpo principale si svilupperà intorno ad un giardino-patio centrale, in cui tutti i volumi saranno in qualche modo sospesi da terra grazie all’uso di esili colonne a sezione circolare e i fronti degli edifici saranno ritmati dalla presenza di trasparenze vetrate a parti opache rivestite in legno.

L’edificio sarà ad alta efficienza energetica e grazie ai pannelli fotovoltaici installati sui tetti dei volumi principali, dovrebbe essere assicurata una produzione energetica di circa 500.000KWh/annui, a copertura di un terzo del consumo annuo stimato per l’intero complesso.

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Sezione – © RPBW

L’hospice sarà costituito da vari piani. Al livello interrato troveranno spazio l’autorimessa per gli addetti e per i visitatori con 63 posti auto, oltre a spazi per moto e biciclette e i vari locali tecnici, le centrali impiantistiche, i depositi e gli spogliatoi per il personale.

Distribuite sull’area si trovano i vari accessi ai locali soprastanti: l’ingresso principale, le uscite di sicurezza, l’ingresso alla morgue, l’accesso ai montacarichi della cucina. In questa zona si concentreranno le principali operazioni della logistica.

Al piano terra sarà dedicata l’accoglienza dei piccoli pazienti, a partire dalla grande lobby di ingresso open space dove si troveranno la reception e la segreteria.

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Render ingresso piano terra – © RPBW

Questo piano, fortemente arretrato rispetto alla proiezione dell’edificio principale, sarà realizzato all’interno di uno spazio a doppia altezza.

L’edificio sarà sollevato 6 mt sopra il piano terra, lasciando che il terreno e la natura entrino dentro.

Al livello mezzanino avranno sede gli spazi per la formazione sulle tematiche legate alle cure palliative. Sarà uno spazio flessibile e adattabile per accogliere riunioni e piccoli meeting per circa 60 persone racchiuso da elementi vetrati.

II piano mezzanino è direttamente affacciato sul piano sottostante con una balconata perimetrale continua, ma si pone allo stesso livello della quota esterna sul lato sud per via della naturale pendenza del terreno e quindi si costituisce come naturale sistema di accesso verso il giardino esterno.

Il primo piano sarà dedicato alle degenze in 14 camere singole dotate di bagno, e alle varie attività del centro quali una mensa con cucina completa, una palestra per fisioterapia, una piscina per idroterapia, spazi di incontro per i medici e per le altre attività educativa, ricreative e di supporto per i piccoli ospiti.

La parete esterna della camera è completamente vetrata e affacciata verso l’esterno attraverso una sorta di winter garden che, oltre a svolgere un ruolo di ottimizzazione energetica, crea un’ulteriore barriera acustica rispetto alla rumorosità esterna. Inoltre i giovani malati avranno un continuo contatto visivo con le fronde degli alberi.

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Render – Vista esterna della camera -© RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Sulla proiezione del letto, a soffitto, è previsto un lucernario, oscurabile a comando, per riuscire a osservare il cielo anche da parte di chi non può alzarsi.

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Render Vista interna della camera – © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Tutti gli spazi saranno caratterizzati dalla massima luminosità assicurata da prese di luce naturale a soffitto e tutto sarà orientato al giardino centrale, vero focus e centro compositivo del progetto.

L’Archistar Renzo Piano così descrive l’hospice pediatrico: In questo progetto la scienza medica si allea con quella umana. Che è poi l’essenza dell’umanesimo. La prima deve alleviare il dolore, la seconda immergere questi bambini nella bellezza. Nella bellezza profonda. Una bellezza fatta dello stare insieme, dei colori, della musica e dello spazio che circonda i bambini, sospesi tra gli alberi  .

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Schizzo Renzo Piano – © RPBW



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