Il quartier generale di Bloomberg vince il RIBA Stirling Prize



La nuova sede londinese di Bloomberg è uno straordinario edificio che punta tutto sulla sostenibilità. Nonostante sia stato premiato con il RIBA Stirling Prize, in molti ritengono che la sua impronta di carbonio sia troppo elevata.

a cura di Tommaso Tautonico

Il quartier generale di Bloomberg vince il RIBA Stirling Prize

Definito l’edificio per uffici più sostenibile al mondo, la nuova sede europea di Bloomberg ha ricevuto dall’associazione britannica Royal Institute of British Architects (RIBA) il Premio Stirling come miglior nuovo edificio del Regno Unito.

Il nuovo headquarter è destinato a diventare un luogo chiave per chi si muove in città, con ristoranti e caffè al piano terra, posti dietro una facciata ondulata sotto un colonnato coperto.

Progettata dallo studio di architettura Foster + Partners, la sede di Bloomberg a Londra, nonostante sia stata recentemente premiata, sta dividendo i giudizi degli esperti di architettura. Nonostante i suoi numerosi plus abbiano infatti contribuito a definirlo l’edificio per uffici più sostenibile al mondo, la nuova sede della multinazionale dei mass media, non convince per la sua impronta di carbonio, considerata eccessiva da molti esperti.

Al contrario, Michael Bloomberg dichiara: “Quando abbiamo intrapreso questo progetto, volevamo creare una struttura dal design all’avanguardia che spostasse più in là i confini di ciò che poteva essere un edificio per uffici, il che significava stabilire nuovi standard per apertura e sostenibilità“.

Il quartier generale di Bloomberg a Londra è definito l'ufficio più sostenibile al mondo

La sede di Londra di Bloomberg, sostenibilità su tutta la linea

Dando uno sguardo al progetto e agli aspetti relativi alla sostenibilità della struttura, è evidente che siamo davanti ad un progetto complesso, pensato nei minimi dettagli.

Nuovo headquarter Bloomberg a Londra ad alta sostenibilità

Risparmio idrico, ventilazione naturale e risparmio energetico, sono i tre fattori principali che hanno permesso alla sede londinese di Bloomberg di ottenere il punteggio più alto di sempre nello standard europeo BREEAM, dedicato agli edifici sostenibili.

Riciclo delle acque piovane, risparmio del 73% rispetto ai consumi idrici tipici degli uffici, 500 mila lampade a led, innovativo design a foglia per il soffitto, in grado di ottimizzare illuminazione, riscaldamento e acustica, sono solo alcuni aspetti incorporati nell’edificio.

Interno del nuovo headquarter bloomberg di Londra

L’interno dell’edificio, con lo spettacolare spazio a doppia altezza creato da tre conchiglie di legno inclinate e curvilinee

Un innovativo sistema di rilevamento dei livelli indoor di COaccoppiato a 117 lamelle che si aprono e chiudono in base ai dati rilevati, garantisce un’elevata ventilazione naturale e un ridotto utilizzo dei sistemi di raffreddamento. L’impianto di cogenerazione integrato fornisce calore ed energia, permettendo un risparmio del 35% dei consumi elettrici e riduzione delle emissioni pari a 500-700 tonnellate di CO2 all’anno.

L’imponente facciata dell’edificio è definita da un telaio strutturale in pietra, con una serie di grandi alette in bronzo che assicurano l’ombreggiamento.

Impronta di carbonio e sostenibilità dell’edificio

Nonostante i riconoscimenti e le tecniche applicate per aumentare la sostenibilità dell’edificio, sono in molti a ritenere che questa idea di progetto non sia più applicabile alle costruzioni moderne.

Simon Sturgis, giudice di sostenibilità della giuria del Stirling Prize, lo definisce un edificio straordinario, ma spera che sia “l’ultimo trionfo di un approccio alla progettazione e alla costruzione con impiego elevato di risorse”.  Così come ha dichiarato alla Architects Journal: “L’impronta di carbonio incarnata dell’edificio sarà molto più grande rispetto ad un edificio per uffici di tipo standard. Gli edifici che mostrano una vera innovazione nel design sostenibile devono essere realizzati con materiali riciclati e con basse emissioni di carbonio nel lungo periodo. Saranno durevoli, flessibili, facili da mantenere, distruggere e riutilizzare. Ovviamente saranno ultra-efficienti dal punto di vista operativo”.

A non convincere sono principalmente gli esterni in pietra naturale e bronzo, importati dall’Italia e dall’India. Sturgis sfida Foster a “pubblicare l’impronta di carbonio e i dati di calcolo dell’edificio, sia per la costruzione che per l’intero ciclo di vita, vale a dire un periodo di 60 anni“. Di contro, Kate Murphy dello studio Foster + Partners difende l’edificio e dichiara che è stato costruito per durare molto più di 60 anni: “Viviamo in contesto culturale dove quasi tutto viene buttato via dopo due anni. Ma se acquisti un bel pezzo di mobili classici in palissandro degli anni ’50 li conserverai per anni e anni, tramandandolo di generazione in generazione. Abbiamo cercato di utilizzare il denaro a disposizione in modo che aggiungesse valore e lo si usasse in modo più sostenibile, per questo la scelta di utilizzare la pietra all’esterno. Non sarà necessario ridipingerlo o risistemarlo tra qualche anno”.

Nonostante i pareri discordanti, la nuova sede di Bloomberg rimane comunque uno straordinario monumento alla sostenibilità. Sarà l’ultimo del suo genere così come auspicato da Sturgis?

img by Foster + Partners



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