Politecnica progetta un ospedale in Danimarca



Alla società di progettazione modenese l’incarico di progettare l’ampliamento dello Zealand University Hospital a Køge, a sud ovest di Copenaghen. Il progetto sarà realizzato interamente su piattaforma Bim. Circa 300 milioni il costo dell’investimento. La consegna dei lavori è prevista per il 2024

a cura di Pietro Mezzi

Una vista esterna dell’ospedale che Politecnica sta realizzando in Danimarca

Il progetto dell’ampliamento del polo universitario e ospedaliero di Køge, città a sud ovest di Copenaghen in Danimarca, porterà la firma di Politecnica, società italiana di progettazione nei settori dell’architettura, dell’ingegneria e dell’urbanistica.

L’incarico alla società modenese è stato affidato dalle imprese Itinera del Gruppo Gavio e Cmb di Carpi che avranno il compito di realizzare l’opera. Un intervento commissionato dall’ente regionale danese della regione dello Zealand.

Il compito affidato a Politecnica è guidare un gruppo di progettazione internazionale, di cui farà parte anche la società di ingegneria Ekj Consulting Engineers di Copenhagen.

Il progetto prevede l’ampliamento e la ricostruzione dell’attuale struttura ospedaliera, che dagli attuali 64mila metri quadrati per 296 posti letto passerà a 185mila metri quadrati con 789 ospiti.

L’intervento  consentirà di trasferire in un’unica nuova struttura, che prenderà il nome di Zealand University Hospital, tutti i reparti di cura, pronto soccorso, emergenza e di ricerca della regione omonima.

Lo Zealand diventerà così l’ospedale più grande del Nord-Europa, grazie a un investimento di 295 milioni di euro, su un’area di 110 mila metri quadrati.

Il complesso sarà un polo di eccellenza nella ricerca delle scienze biomediche e ospiterà dipartimenti ospedalieri ad alta tecnologia medica, oltre che aree didattiche destinate all’utenza universitaria e congressuale. Il completamento dei lavori è previsto nel 2024.

Render con vista dall’alto del nuovo Zealand University Hospital

Render con vista dall’alto del nuovo Zealand University Hospital (credits, Politecnica)

Il progetto sarà realizzato interamente su piattaforma Bim (Building information modeling), anche per integrare le numerose discipline connesse all’intervento. Il Bim permetterà un controllo di tempi e costi, il coordinamento fra cliente, progettisti e imprese, oltre a una migliore qualità del prodotto finale.

Il risultato raggiunto da Politecnica è stato sottolineato dal direttore commerciale della società, Enea Sermasi.

“Garantire la continuità dell’attività ospedaliera durante la fase di realizzazione dell’opera era una delle principali esigenze del committente: le nostre proposte progettuale e procedurale lo hanno convinto. La committenza ha anche giudicato positivo l’approccio collaborativo nei confronti degli attori locali coinvolti. Il dialogo con l’infrastruttura ospedaliera, le autorità competenti, l’impresa e i subappaltatori sarà infatti di fondamentale importanza per una buona gestione dell’opera”.

Politecnica, che è presente in cinque città italiane (Modena, Milano, Bologna, Firenze, Catania) e 11 uffici all’estero, è specializzata nella progettazione edilizio ospedaliera: sue sono infatti le progettazioni del complesso ospedaliero universitario di Sassari, il complesso ospedaliero di Pordenone, il nuovo ospedale di La Spezia, i nuovi istituti clinici di Catania, il centro oncologico nazionale di Yerevan e  il centro di eccellenza nefrologica per l’Africa Orientale a Nairobi.



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