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BASF e LUWOGE, società affiliata operante nel settore dell’edilizia residenziale, hanno concluso il primo studio sugli effetti a lungo termine degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici del quartiere residenziale Brunck a Ludwigshafen, a dieci anni dal termine dei lavori di ristrutturazione. In particolare è stata realizzata per la prima volta un’analisi integrata che ha coinvolto molteplici aspetti su cui si basa il concetto di sostenibilità. Dai dati puramente tecnici, come la condizione degli edifici, ai consumi energetici per il riscaldamento e all’impatto ambientale delle costruzioni. Inoltre sono stati coinvolti anche i residenti attraverso un sondaggio sul benessere abitativo. Klaus Ries, responsabile business Styropor®, Neopor® e Styrodur® di BASF per l’Europa, ha sottolineato: “Alla luce dell’importanza che riguarda il tema del risparmio energetico, l’isolamento e la ristrutturazione degli edifici residenziali esistenti, era fondamentale per noi esaminare in dettaglio questo quartiere modello. Il settore dell’edilizia residenziale gioca un ruolo molto importante nel dibattito mondiale sulla sostenibilità, poiché è responsabile di una quota importante dei consumi di energia e risorse e della scelta dei materiali e delle tecnologie da impiegare”. Il quartiere Brunck di Ludwigshafen è stato costruito negli anni Trenta dalla società Badische Anilin- und Sodafabrik, predecessore dell’attuale BASF SE di Ludwigshafen, per fornire alloggi ai propri dipendenti. In seguito ai gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale, il quartiere è stato ricostruito negli anni Cinquanta e oggi conta un totale di circa 500 abitazioni. Nel 1996, LUWOGE, BASF, la città di Ludwigshafen e lo stato federale Renania-Palatinato hanno congiuntamente sviluppato, per il quartiere Brunck, un piano di ristrutturazione integrale. Le abitazioni esistenti sono state ristrutturate ed ampliate con l’aggiunta di nuovi edifici. Il piano comprendeva nuovi edifici di classe A, B e C e delle abitazioni in classe A (3-liter-haus), le prime in Germania, ottenute dalla ristrutturazione di vecchi alloggi. Gli interventi eseguiti prevedevano l’isolamento termico della facciata con Neopor, che a quel tempo era appena stato commercializzato. I risultati dell’analisi Il monitoraggio ha evidenziato che gli interventi di miglioramento energetico effettuati sugli edifici esistenti e su quelli nuovi, si sono ripagati in un breve periodo di tempo e hanno avuto un impatto finanziario considerevole grazie al risparmio energetico per il riscaldamento, con una significativa riduzione delle emissioni di CO2. L’80-90% degli intervistati si ritiene inoltre soddisfatto o molto soddisfatto dell’ambiente in cui vive e ha una visione eccezionalmente positiva della qualità climatica delle proprie abitazioni. Tale qualità è in gran parte apportata dall’isolamento termico. Il sistema a cappotto (ETICS, External thermal insulation composite systems) realizzato con Neopor, l’innovativo materiale isolante in polistirene espandibile con grafite di BASF, ha garantito altissime prestazioni isolanti e continua ad avere eccellenti performance anche dopo oltre dieci anni dall’installazione. Lo studio dimostra che grazie alla ristrutturazione, ci sono stati benefici micro e macroeconomici a lungo termine in ambito immobiliare. In particolare, è stato confermato che, se la pianificazione è effettuata in modo corretto, l’efficienza energetica, la qualità dell’urbanistica, il confort ambientale e l’efficienza economica si integrano a vicenda perfettamente. Matthias Hensel, direttore amministrativo di LUWOGE sottolinea: “Con il quartiere Brunck, abbiamo sperimentato molti concetti che dieci anni fa erano assolutamente nuovi, l’idea di ristrutturare un intero quartiere che a quel tempo non era vecchio e il tipo di ristrutturazione, finalizzata al risparmio energetico. Lo studio ci ha fornito dati oggettivi a lungo termine, sul tanto discusso argomento della ristrutturazione finalizzata al risparmio energetico”. Valutazione economica LUWOGE Consult, società di consulenza affiliata e di proprietà di LUWOGE, che opera nel campo dello sviluppo immobiliare, ha elaborato una valutazione economica in merito all’impatto ecologico della ristrutturazione del quartiere. Nella valutazione hanno avuto particolare peso la condizione originale degli edifici prima della ristrutturazione e il livello energetico raggiunto. Le residenze in “classe B”, per esempio, (alloggi con consumo annuo di 5 litri / mq), in cui sono stati fatti interventi di riqualificazione energetica su copertura, pareti e pavimenti, hanno permesso il recupero totale del capitale investito in solo 5-7 anni. I tempi di ritorno del capitale sono stati perfino migliori di quelli delle case in “classe oro” (alloggi con consumo annuo di 1 litro / mq) di nuova realizzazione. Il calcolo ha considerato i prezzi e il livello prestazionale delle tecnologie al momento della ristrutturazione. Oggi è possibile ottenere periodi di rientro dell’investimento anche più brevi, grazie a materiali isolanti con una migliore conduttività termica, come ad esempio il Neopor 032 e a costi di costruzione attualmente inferiori. Il confronto tra i consumi per riscaldamento calcolati in fase progettuale per le case da 3, 5 e 7 litri e i consumi medi effettivi negli anni, ha dato risultati complessivamente positivi: i consumi effettivi registrati sono stati costantemente inferiori rispetto alla domanda prevista. Riduzione di CO2 emesse e risparmiate in 10 anni Grazie agli interventi di risparmio energetico per tutto il quartiere Brunck vi sono stati risultati significativi anche per quanto riguarda a riduzione della quantità di CO2 emessa che va dal 70 all’86%, in base alle diverse tipologie di costruzione. Per quanto riguarda la prestazione complessiva del quartiere Brunck, negli ultimi 10 anni sono state risparmiate circa 8.300 tonnellate di CO2. Un altro dato rilevante è legato al tipo di isolamento principalmente utilizzato: Neopor. L’analisi del ciclo di vita di questo materiale ha dato ottimi risultati: l’energia grigia, ovvero l’energia utilizzata per la produzione, il trasporto e lo smaltimento del prodotto, è stata compensata dopo solo un anno, grazie ai risparmi energetici sul riscaldamento ottenuti dai diversi interventi di isolamento. La verifica tecnica del sistema a cappotto, eseguita da un ispettore accreditato e pubblicamente riconosciuto, ha evidenziato che il sistema a cappotto con Neopor dopo 12 anni dall’installazione, è in condizioni eccellenti, non vi è evidenza di alcun ponte termico e non presenta alcun danneggiamento da attacco biologico o fenomeni di marcescenza o deterioramento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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