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Palermo ha ospitato l’incontro tra i partner del progetto europeo Zero Plus project per la realizzazione di edifici a energia positiva e consumo prossimo allo zero Per raggiungere gli obiettivi fissati dalla normativa europea in termini di efficienza energetica, come sappiamo, è necessario intervenire sugli edifici che dovrebbero assicurare basso consumo energetico, ottimo comfort abitativo e bassi costi di manutenzione. Zero Plus è un importante progetto finanziato dal Programma Horizon 2020 dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione, avviato nel 2015 e che terminerà nel 2019, proprio con l’obiettivo di rispondere alla necessità che gli edifici siano sempre più efficienti. Zero Plus Project, acronimo di Achieving near Zero and Positive Energy Settlements in Europe using Advanced Energy Technology, ha dunque lo scopo di identificare soluzioni per la progettazione di nuovi edifici a energia positiva e a consumo energetico vicino allo zero. Zero Plus vede la partecipazione di varie realtà europee tra cui università (Università di Atene, Cyprus Institute, Politecnico di Monaco, Ben Gurion University of the Negev, Oxford-Brookes University, Università degli studi di Perugia, Politecnico di Creta), aziende produttrici (ABB, Anergy, Arca, British Gas, Fibran) e imprese di costruzioni (Contedil, JRHT, OPAC38, George Vassiliou). Tutti i partner stanno collaborando allo sviluppo di un sistema integrato ed efficiente per insediamenti abitativi a consumo energetico netto a zero, che comprenda soluzioni innovative per la facciata dell’edificio, per la generazione e la gestione di energia, a livello dell’edificio e del distretto abitativo. La stima è quella di arrivare a una riduzione dell’utilizzo dell‘energia dai 70-230 kWh/m² fino ad una media di 0-20 kWh/m² per anno, attraverso l’applicazione di varie tecnologie, tra cui un isolamento termico ad alta efficienza, così come il riscaldamento e l’illuminazione, sistemi di gestione energetica degli edifici, lo sviluppo di un sistema in cui i costi di investimento saranno inferiori del 16% rispetto ai costi attuali. Sviluppo di Zero Plus Project Sono quattro i casi-studio in Europa, per un totale di 5300 m² di superficie edificata, coinvolti dal programma, che naturalmente si caratterizzano per diverse condizioni climatiche e situazioni costruttive. I risultati della sperimentazione saranno monitorati, analizzati e diffusi. Uno dei casi studio è in Italia, a Novafeltria in provincia di Rimini. Quartiere italiano ad energia quasi zero del progetto ZERO-PLUS Grazie a Zero-Plus sarà possibile sviluppare un sistema innovativo, ma immediatamente applicabile, per distretti residenziali a energia quasi zero, che ridurranno i loro costi in modo significativo e si caratterizzeranno per la prestazione energetica molto alta, in grado di assicurare l’energia utile al proprio funzionamento. In ogni distretto abitativo per raggiungere gli obiettivi previsti, ogni anno dovrà essere prodotta una quota di energie rinnovabili pari almeno a 50 kWh/m². Ricordiamo che il concetto di edificio NZEB è stato disciplinato a livello europeo dalla normativa 2010/31/UE ossia la EPBD (Energy Performing Building Directive) che richiede che ogni Stato membro dell’UE dovrà assicurare che i nuovi edifici, entro il 31 dicembre del 2020, siano conformi allo standard di edificio a energia quasi zero. Zero plus Project rappresenta dunque un interessante laboratorio di sperimentazione. Tra le tecnologie scelte nell’ambito di Zero Plus Project vi è il sistema di climatizzazione freescoo che si basa su un processo originale di trattamento dell’aria che garantisce il controllo della temperatura e dell’umidità, è alimentato ad energia solare e funziona in assenza totale di refrigeranti nocivi per l’ambiente (il refrigerante utilizzato è l’acqua), consentendo un ottimo risparmio energetico rispetto ai climatizzatori tradizionali. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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