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La transizione energetica in Italia Secondo il rapporto di Deloitte “Italy’s Turning Point- Accelerating New Growth On The Path To Net Zero”, una rapida decarbonizzazione dell’Italia potrebbe portare ad una differenza positiva annua del PIL del 3,3% nel 2070 e a 470.000 posti di lavoro in più. Secondo gli esperti, se l’Italia accelerasse i propri sforzi di decarbonizzazione, potrebbe essere uno dei primi paesi in Europa a trarne vantaggi economici! Il ruolo dell’industria AEC (Architecture, Engineering & Construction) in questa trasformazione è enorme, poiché gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico nella UE e quasi il 75% degli edifici in Europa sono energeticamente inefficienti. In Italia ben il 34% del patrimonio edilizio appartiene alla classe energetica G (il consumo di energia è superiore a 189 kWh/m2 all’anno) e solo il 6,6% appartiene alla classe A (sotto i 15 kWH / m2 all’anno). In che modo l’edilizia sostenibile sostiene la transizione energetica? 1. Miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (ristrutturazione, riqualificazione) – Un modo decisivo per sostenere la transizione energetica da parte dell’edilizia sostenibile è quello di rinnovare gli edifici più spesso e più velocemente. Più di 1/3 degli edifici nell’Unione Europea ha più di 50 anni. Sono stati costruiti in un’epoca diversa, quando nessuno si preoccupava dell’impatto ambientale dell’aumento del consumo energetico e l’energia da combustibili fossili era relativamente economica. Ora sappiamo quali sono le conseguenze di questa negligenza – spiega Marcin Giedosz, Regional Manager Italy, Spain, Portugal, Greece & Caribbean di Aluprof. La demolizione dei vecchi edifici è molto costosa per l’ambiente. Un modo molto più efficace per prendersi cura dell’ambiente e ridurre il consumo di energia è quello di migliorare l’efficienza energetica di un edificio ristrutturandolo. – Quando progettiamo sistemi di montanti e traverse, noi di Aluprof prestiamo molta attenzione ai requisiti relativi alla ristrutturazione degli edifici storici. Sistemi come MB-SR50N EFEKT permettono di ottenere una facciata di vetro uniforme e liscia, e MB-SLIMLINE, ovvero un sistema di finestre con profili stretti, può sostituire le finestre di vecchio tipo, garantendo un migliore isolamento termico, ma mantenendo il classico aspetto della facciata – aggiunge l’esperto. Hard Rock Hotel Budapest, Ungheria. Sistemi utilizzati: MB-86 Foldline, MB-86 SI, MB-SR50N, EFEKT MB-SR50N HI+ 2. Risparmio energetico durante tutto il ciclo di vita dell’edificio Uno degli strumenti dell’edilizia sostenibile è ridurre il consumo di energia in ogni possibile fase della vita di un edificio. Questo si traduce in una costante innovazione in termini costruttivi e di materiali usati. È estremamente importante per l’industria essere costantemente aggiornata. Dopo tutto, ogni giorno spuntano nuove soluzioni. – Una delle nostre ultime innovazioni è il sistema di finestre MB-79N, il più moderno sistema di finestre del gruppo di prodotti economici Aluprof. Si usa per fare strutture che comprendono finestre fisse, a ribalta, a battente, ad anta ribalta e scorrevole. L’isolamento termico dei profili in questo sistema parte da 0,83 W/(m2K) – spiega Marcin Giedosz. 61 Ninth Avenue, New York, Stati Uniti. Sistemi utilizzati: MB-SR60N, MB-SR60NY. Certificato: LEED Gold. 3. Recupero di materiali da costruzione I rifiuti da costruzione costituiscono un grave problema ambientale. Stoccare, smaltire e trattare i rifiuti edili costituisce un onere finanziario e un costo energetico. L’edilizia sostenibile deve porre maggiore enfasi sull’aumento dell’uso di materiali che possono essere riciclati. – Uno di questi materiali è l’alluminio, ad esempio, che può essere riciclato quasi all’infinito senza perdita di qualità. È un materiale che si adatta perfettamente all’idea di un’economia a ciclo chiuso – spiega il Regional Manager Aluprof. Per la transizione energetica, è necessario aumentare la quota di materiali come alluminio, vetro e legno nell’industria edile. Si cercano anche nuove soluzioni ecologiche che permettano il riciclo – come, ad esempio, mattoni di cemento di canapa o di terra. 4. Scegliere fornitori attenti all’ambiente Il solo utilizzo dei materiali giusti non è sufficiente. Anche se l’alluminio è riciclabile e può essere considerato un materiale verde, esistono enormi differenze tra i diversi produttori di sistemi in merito al livello di consumo energetico nella produzione dei lingotti. In Aluprof utilizziamo rottami di alluminio, che ci permette di risparmiare circa il 95% dell’energia e il 97% dell’acqua necessari per produrre alluminio primario. Di conseguenza, mentre l’impronta di carbonio media globale dei lingotti di alluminio è di 16,7 tonnellate di CO2 e/t, per i nostri prodotti è solo di 2,9 tonnellate di CO2 e/t, – spiega Giedosz. 5. Certificati Cradle to Cradle, BREEAM, LEED ed altri Infine, vale la pena menzionare il ruolo crescente dei certificati che confermano che un edificio soddisfa i presupposti dello sviluppo sostenibile – è ecologico o compatibile con l’idea di economia circolare. Certificati come BREEAM, LEED o Cradle to Cradle aumentano il valore dell’edificio e dimostrano che l’edificio supporta l’edilizia sostenibile. – I sistemi Aluprof sono spesso utilizzati in costruzioni che ricevono certificati di livello Outstanding (Eccezionale) o Excellent (Eccellente) – spiega Marcin Giedosz. Inoltre, ci assicuriamo costantemente che i nostri nuovi prodotti ricevano la conferma che supportano la transizione energetica. Non molto tempo fa abbiamo ottenuto il certificato Passivehouse per il nostro nuovo sistema MB-104 Passive Aero. È già il terzo sistema di infissi che ottiene questo certificato, oltre a MB-TT50 e MB-SR50N HI+. Diversi sistemi vantano un livello Cradle to Cradle bronzo, incluso il sistema di facciata MB-SR50N HI+ già menzionato. Per Aluprof è estremamente importante sostenere l’economia circolare. The Link, Anversa, Belgio. Sistemi utilizzati: MB-70HI, MB-77HS, MB-SR50N EFEKT, MB-SR50N HI+. Certificato BREEAM Excellent. Let’s build a better future Secondo il rapporto di Deloitte, tra circa 20 anni, nel 2043, i benefici della transizione energetica per l’Italia supereranno probabilmente i costi. Tuttavia, questo non può essere raggiunto senza il sostegno dell’industria AEC (Architecture, Engineering & Construction). L’obiettivo delle attività di Aluprof è quello di sostenere gli investitori e l’industria nel suo complesso nel raggiungimento della neutralità climatica. Agendo insieme, abbiamo la possibilità di conseguire questo obiettivo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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