Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Inondazioni, ondate di calore e crisi climatica: in l’Europa il 2023 è stato l’anno nero per il clima 08/05/2024
Le soluzioni Viessmann per l’efficienza energetica, in linea con la direttiva “Case Green” 16/05/2024
Pompa per il vuoto testo 565i: la soluzione per l’evacuazione degli impianti di condizionamento 14/05/2024
Big Aquarea T-CAP Serie M di Panasonic: la pompa di calore per case multifamiliari ed edifici commerciali 10/05/2024
A cura di: Giorgio Pirani Sulla bozza del decreto Fer X in circolazione da qualche settimana arriva un primo commento di Italia Solare, che esprime “soddisfazione” per il decreto che sta venendo alla luce e per il prezzo di riferimento a base d’asta per il FV di 85 €/MWh, definito “sfidante ma realistico”. Nella lettera, Italia Solare chiede che il decreto diventi operativo il prima possibile. Al momento, ad eccezione degli incentivi per le comunità energetiche, non è attivo alcun meccanismo di sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Le parole del presidente Paolo Rocco Viscontini “Ringraziamo il ministero che ha fornito importanti chiarimenti in merito a diversi punti della bozza di decreto – commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare – Il capo dipartimento ha inoltre manifestato grande attenzione alle nostre segnalazioni affinché lo stesso Fer X possa esprimere il suo enorme potenziale. Obiettivo primario rimane infatti che si faccia chiarezza sulle aree da solarizzare. In particolare, è necessaria farla su quelle di accelerazione previste dall’ultima direttiva sulle rinnovabili e oggetto di una delle riforme del Pnrr”. Nel testo della bozza sono presenti alcuni punti cruciali, tra cui il mandato a Terna e Gse di preparare, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, una proposta per la progressione temporale dei contingenti disponibili nelle aste per i prossimi cinque anni, così come una proposta dei coefficienti da applicare alle offerte di riduzione del prezzo di riferimento per ogni zona di mercato. “Questi passaggi sono fondamentali per le decisioni di investimento”, continua la lettera. “Riteniamo indispensabile che siano svolti ascoltando le associazioni di categoria in modo da semplificare gli adempimenti successivi all’emanazione del decreto e da indirizzare gli incentivi verso impianti che, considerati anche i vincoli di rete, possano da subito dare un contributo agli obiettivi 2030”. Maggiori concentrazioni al Nord Italia Solare pone come punto principale quello della determinazione dei costi di esercizio soggetti a indicizzazione, che deve essere concertato con le associazioni. In particolare, il testo deve tenere conto anche delle autorizzazioni già rilasciate, della tipologia di impianti e della loro localizzazione geografica. “Poiché i consumi sono concentrati nelle regioni settentrionali, mentre gli impianti di grandi dimensioni sono prevalentemente al sud, Italia Solare chiede di considerare l’opportunità di coefficienti che stimolino l’insediamento di impianti anche nel Nord”, conclude la lettera. Cos’è il Decreto Fer X e soggetti beneficiari Il Decreto Fer X è il nuovo provvedimento ministeriale volto a sostenere la produzione elettrica da impianti rinnovabili con costi prossimi alla competitività di mercato. Previsto dalla legge di recepimento della direttiva comunitaria Red II, stabilisce le modalità e le condizioni per l’accesso a un nuovo meccanismo di supporto per quattro tipologie di impianti: fotovoltaici, eolici, idroelettrici e di trattamento dei gas residui dai processi di purificazione. Tale meccanismo include anche gli impianti “multi-sezione”, che consistono in più sezioni con differenti codici UP che tuttavia confluiscono in un unico punto di connessione alla rete. Il decreto fissa una scadenza precisa per la sua applicazione: il 31 dicembre 2028. Gli impianti con una potenza fino a 1 MW accedono direttamente al meccanismo di supporto con i prezzi di aggiudicazione stabiliti dal Decreto stesso. Per quelli superiori al MW, il Gse bandirà procedure competitive nel quinquennio 2024-2028 per mettere a disposizione contingenti di potenza. Per gli impianti fino a 1 MW verranno incentivati 5 GW, mentre per gli impianti con potenza superiore al MW saranno incentivati (attraverso la partecipazione a procedure competitive) 62.15 GW così suddivisi: per il fotovoltaico 45 GW, per l’eolico: 16.5 GW, per l’idroelettrico 0.63 GW e infine il trattamento dei gas residuati da processi di depurazione 0.02 GW. Requisiti di accesso e incentivi Per gli impianti con una potenza fino a 1 MW, l’accesso diretto agli incentivi è consentito, purché si rispetti il principio DNSH (Do Not Significant Harm, ovvero “Non arrecare un danno significativo all’ambiente”) e i lavori inizino successivamente alla data di entrata in vigore del decreto. Quelli superiore al MW, l’accesso avviene tramite aste (due all’anno), per le quali sono richiesti i requisiti come il titolo abilitativo per la costruzione e l’esercizio dell’impianto, preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva, rispetto dei requisiti DNSH, dichiarazione di capacità finanziaria da parte di un istituto bancario e il pagamento di una cauzione definitiva, pari al 10% del costo d’investimento previsto per la realizzazione dell’impianto. Le tariffe per gli impianti di produzione di energia rinnovabile, sebbene varino in base alla dimensione e al tipo di impianto, sono fondamentali per stabilire l’attrattiva e la competitività del settore. Nel 2024, tali tariffe sono state fissate a 85 euro/MWh per il fotovoltaico, 80 euro/MWh per l’eolico, 110 euro/MWh per l’idroelettrico e 100 euro/MWh per i gas di depurazione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/05/2024 300 sensori IoT a Milano per monitorare inquinamento e piante A cura di: Federica Arcadio 300 sensori IoT, posti su altrettante piante alla Biblioteca degli Alberi di Milano, aiuteranno a monitorare ...
15/05/2024 Smog in Lombardia, l'allevamento responsabile del 25% dell'inquinamento A cura di: Tommaso Tetro Un nuovo studio evidenzia che l'allevamento contribuisce fino al 25% sullo smog in Lombardia, una delle ...
14/05/2024 In Giappone la prima pellicola fotovoltaica impermeabile e ultraflessibile A cura di: Tommaso Tautonico In Giappone è stata prodotta una pellicola fotovoltaica organica da 3 μm di spessore che mantiene ...
13/05/2024 Rinnovabili, crescita dell’87% nel 2023 ma Anie lancia l’allarme: “Non basta, tanti provvedimenti ancora da emanare” A cura di: Giorgio Pirani Anie Rinnovabili: +87% per le rinnovabili nel 2023, soprattutto il fotovoltaico, ma c’è ancora molta lentezza ...
10/05/2024 Il ruolo delle città europee per combattere il cambiamento climatico A cura di: Raffaella Capritti La maggior parte degli europei vive in aree urbane e le città svolgono un ruolo fondamentale ...
09/05/2024 City Green Light: luce pubblica circolare in un comune del Friuli A cura di: Federica Arcadio Il progetto pilota realizzato da City Green Light ha visto la riqualificazione della rete di illuminazione ...
08/05/2024 DL Agricoltura: niente impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi A cura di: Raffaella Capritti Approvato il decreto che fissa severe restrizioni all'installazione di nuovi impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi. ...
07/05/2024 Hydrogen valley: in Italia i progetti ci sono. Cosa serve ancora A cura di: Andrea Ballocchi Idrogeno: in Italia si contano 54 progetti finanziati di hydrogen valley, mentre i progetti approvati hanno ...
06/05/2024 International Energy Agency: la capacità fotovoltaica raggiunge 1,6 TW A cura di: Tommaso Tautonico Nel 2023 il fotovoltaico ha rappresentato il 75% di tutta la nuova capacità da rinnovabili. La ...
03/05/2024 Ma quale uscita dal carbone: nel 2023 si registra un aumento del 2% A cura di: Tommaso Tautonico Nel 2023 la capacità operativa di carbone è aumentata del 2%: secondo il Global Energy Monitor ...