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A cura di: Andrea Ballocchi Indice degli argomenti Toggle Giornata mondiale del Vento: i motivi per celebrare l’eolicoLa diffusione dell’eolico, tra risultati e obiettiviEolico in Italia. Togni (ANEV): «è un momento dinamico»Eolico offshore: le potenzialità per l’Italia Ci sono molti motivi per festeggiare la Global Wind Day, la Giornata mondiale del Vento, giunta ormai alla sua 18esima edizione. Il 15 giugno cade questa ricorrenza, istituita da WindEurope e GWEC per sensibilizzare le persone sulle potenzialità dell’energia eolica. L’energia eolica rappresenta una fonte rinnovabile pulita e sempre più strategica per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il 2030 e, ancor più ambiziosi, per il 2050. Nel 2024 l’industria eolica ha installato a livello globale una capacità record di 117 GW, con la prospettiva di arrivare a 1 TW di installazioni aggiuntive entro il 2030 prevede GWEC. La stessa Global Wind Energy Council segnala che l’energia eolica sta avanzando in nuove aree geografiche e consolidando la sua posizione di pilastro fondamentale della transizione energetica globale. Giornata mondiale del Vento: i motivi per celebrare l’eolico Perché è bene celebrare la Giornata mondiale del Vento? Innanzitutto, perché è una fonte energetica rinnovabile a emissioni zero durante il suo funzionamento. L’eolico, specie onshore, è una tecnologia collaudata e matura, con un’ampia catena di fornitura globale. Negli ultimi anni, si è evoluto per massimizzare l’elettricità prodotta e sfruttare più siti con velocità del vento inferiori. Eolico e fotovoltaico, le due fonti rinnovabili a più forte crescita, hanno raggiunto prezzi e dimensioni tali da sostituire in modo significativo i combustibili fossili e aumentare l’indipendenza energetica. Nel 2024, eolico e solare combinati hanno prodotto negli Stati Uniti per la prima volta più elettricità del carbone, come riportato dal think tank Ember C’è poi un motivo occupazionale che fa dell’eolico un elemento di interesse. Nel 2023, il numero di posti di lavoro nel settore eolico a livello mondiale ammontava a 1,46 milioni, con un aumento di circa il 4% rispetto all’anno precedente, rileva Statista. Se si pensa che nel 2009 erano 500mila gli occupati, in 15 anni il loro numero è triplicato. La diffusione dell’eolico, tra risultati e obiettivi Quella eolica (8,1%) è la seconda fonte di elettricità da rinnovabili, dopo l’idroelettrico (14,3%), secondo Ember. Ci sono Paesi in cui è una fonte diffusa: in Danimarca rappresenta la quota maggiore del mix energetico danese, col 58%, ma vanno ricordate anche Lituania (47%) e Irlanda (31%). L’energia eolica è la principale fonte di energia rinnovabile negli Stati Uniti e attualmente costituisce circa il 10% dell’elettricità totale (Fonte: WindExchange/DoE). L’Europa dispone oggi di 285 GW di capacità eolica, 248 GW onshore e 37 GW offshore. WindEurope prevede che l’Europa installerà 187 GW di nuova capacità eolica nel periodo 2025-2030. Abbiamo ricordato i 117 GW installati nel 2024. Un ottimo risultato, da ricordare certamente nella Giornata mondiale del Vento, ma c’è ancora molto da fare, se si considera che per sfruttare appieno i benefici dell’energia eolica e allinearsi all’accordo della COP28 di triplicare la capacità globale di produzione di energia rinnovabile entro il 2030, l’utilizzo dell’eolico deve crescere in maniera sensibile e rapida. Eolico in Italia. Togni (ANEV): «è un momento dinamico» In Italia, l’eolico come si pone a celebrare la Giornata mondiale del Vento? «Quest’anno cade in un momento particolarmente dinamico. Innanzitutto, ricordo che il TAR del Lazio ha accolto il ricorso di ANEV e di altri operatori sul DM Aree Idonee. Proprio giovedì, nel convegno organizzato dalla nostra Associazione, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Alessandro Noce, ha confermato quanto già anticipato dalla viceministra Gava. Ovvero, stanno lavorando per arrivare a luglio a emanare il nuovo DM Aree Idonee con il recepimento di quanto segnalato dal TAR. Stanno operando a questo fine, ma va ricordato che il Decreto è in concerto con altri ministeri e che, quindi, stanno svolgendo le opportune valutazioni. Siamo comunque fiduciosi su un esito quanto più rapido», afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Energia del Vento, Simone Togni. L’altro elemento interessante, sempre a proposito della Giornata mondiale del Vento, riguarda il Testo Unico FER. «Su di esso si è avviata una consultazione che, come ANEV, stiamo evadendo in queste ore, apportando una serie di correttivi richiesti e che, riteniamo, possano migliorare sensibilmente il provvedimento». La speranza è che nel percorso di sviluppo dell’eolico si riesca a ridurre i tempi autorizzativi per un progetto eolico. «Sappiamo che il procedimento, nel suo complesso, dovrebbe concludersi, con esito positivo o negativo, in 2 anni. Oggi, in media, il tempo richiesto è di 5 anni. Il nostro auspicio è che si riesca prima possibile a ridurre le tempistiche attuali per arrivare quanto più vicino al biennio», conclude Togni. Eolico offshore: le potenzialità per l’Italia Oltre all’eolico onshore si sta sviluppando – anche se ancora molto lentamente – l’eolico offshore. L’Italia ha molto da guadagnarci dalla sua espansione. Lo ha messo in evidenza Fulvio Mamone Capria, presidente AERO, all’Ansa, in occasione della Giornata mondiale del Vento. «Le ambizioni europee di produzione di energia eolica offshore puntano ad obiettivi straordinari: 340 GW al 2050. L’Italia, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, deve proporsi come modello per un hub internazionale di produzione di tecnologie innovative, come quella dei grandi galleggianti che sosterranno gli aerogeneratori di potenze superiori, e potrà con i suoi progetti offrire una produzione di rinnovabili offshore già di 8 GW al 2030». Articolo aggiornato-Prima pubblicazione 2023 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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