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Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e perché rappresentano una delle soluzioni più efficaci per rendere l’abitare del futuro più sostenibile, efficiente e collaborativo? Nell’articolo analizzeremo grazie alla collaborazione con Regalgrid i vantaggi concreti per gli utenti finali, le opportunità offerte dal contributo PNRR al 40% ed esploreremo come aziende quali B-Cer accompagnano cittadini, enti e imprese nell’adesione a CER costituite, avviate, intelligenti e digitalmente gestite. Indice degli argomenti Toggle Cosa sono le CER e perché conviene partecipareContributo PNRR 40%: un’occasione concreta per i piccoli comuniChi può beneficiare del contributo PNRR 40%?Qual è la misura prevista?Chi può presentare domanda?Cosa fare per ottenere il contributoVantaggi concreti delle CER per gli utenti finaliIl Gruppo Regalgrid: tecnologie e servizi per una comunità energetica efficiente Cosa sono le CER e perché conviene partecipare Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono aggregazioni di cittadini, enti pubblici, aziende e organizzazioni che decidono di produrre, consumare, accumulare e condividere energia rinnovabile a livello locale, all’interno della stessa rete di distribuzione. Questo modello collaborativo permette di generare benefici ambientali, economici e sociali misurabili e concreti. Le CER si basano su un principio semplice: condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, tra più soggetti connessi alla stessa cabina primaria. Questo approccio consente, da un lato, di aiutare ad abbattere i costi in bolletta, dall’altro di valorizzare l’autoconsumo collettivo istantaneo, incentivato dallo Stato per un periodo di 20 anni. Ogni membro – produttore o semplice consumatore – può così beneficiare di una quota parte degli incentivi generati dalla comunità. A livello ambientale, le CER contribuiscono alla decarbonizzazione del sistema energetico, mentre sul piano sociale, permettono di sostenere le fasce più fragili, reinvestendo parte dei ricavi per aiutare chi è in difficoltà nel pagamento delle bollette, oppure di sostenere iniziative del territorio, quali, per esempio, attività di sensibilizzazione al cambiamento climatico nelle scuole. Contributo PNRR 40%: un’occasione concreta per i piccoli comuni Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è disponibile un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili per la realizzazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. Questo incentivo è rivolto in particolare ad impianti che entreranno in una CER e verranno realizzati e ubicati in comuni con meno di 5.000 abitanti, con l’obiettivo di stimolare l’installazione di nuova capacità produttiva rinnovabile, lo sviluppo di comunità energetiche nel tessuto locale e la valorizzazione di aree non densamente abitate. Secondo quanto indicato nel vademecum pubblicato da Regalgrid, il contributo PNNR 40% copre le spese di progettazione, realizzazione, connessione, e messa in servizio degli impianti, a patto che essi entrino in un comunità energetica come membri produttori della stessa. Il PNRR 40% non solo è una leva strategica ed economica per promuovere l’autonomia energetica, la riduzione delle emissioni e la sostenibilità economica dell’impianto, ma stimola allo stesso tempo lo sviluppo tecnologico e la partecipazione cittadina. Il contributo in scadenza al 31 marzo 2025 è stato prorogato al 30 novembre 2025 e potrebbe essere potenziato con la possibilità di beneficiarne in comuni fino a 50.000 abitanti, invece che fino a 5.000 come inizialmente stabilito. Il 16 maggio 2025 il MASE ha comunicato un’estensione del contributo anche per gli impianti ubicati nei Comuni fino a 50.000 abitanti. Al momento la bozza di Decreto è al vaglio della Corte dei Conti e dovrebbe entrare in vigore a breve. Chi può beneficiare del contributo PNRR 40%? Le configurazioni per le quali è possibile richiedere il contributo sono: le CER; i Gruppi di Autoconsumatori che Agiscono Collettivamente (abbreviati in AUC), il cui esempio principale sono i condomini; il singolo soggetto che sostiene l’investimento per la realizzazione dell’impianto, che diventerà successivamente un membro prosumer di una CER o di un AUC. Qual è la misura prevista? La misura prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ammissibili per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, rivolto a soggetti situati in Comuni con meno di 5.000 abitanti, come previsto dall’art. 14, comma 1, lettera e) del D.Lgs. n. 199/2021. Sono ammessi al contributo: la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici;, il potenziamento di impianti esistenti. La misura, finanziata con 2,2 miliardi di euro del PNRR, punta a raggiungere una potenza complessiva installata di almeno 2 GW e una produzione annua stimata di 2.500 GWh. Chi può presentare domanda? La richiesta deve essere inoltrata dal soggetto beneficiario con autonomia patrimoniale, che può essere: nel caso di una CER, la Comunità Energetica Rinnovabile stessa o un produttore/cliente finale già membro o con i requisiti per diventarlo; nel caso di un Gruppo di Autoconsumatori Collettivi (AUC), il legale rappresentante dell’edificio o del condominio, oppure un produttore/cliente finale appartenente al gruppo con i requisiti previsti. Cosa fare per ottenere il contributo Se la tua abitazione o azienda si trova in un Comune con meno di 5.000 abitanti e desideri installare un impianto fotovoltaico, è importante attivarsi subito perché la scadenza è imminente: per ottenere il contributo è necessario presentare innanzitutto la relativa domanda tramite il Portale GSE, successivamente realizzare l’impianto e aderire a una Comunità Energetica Rinnovabile già esistente, attiva nella cabina primaria in cui sarà ubicato. Per semplificare l’intero processo, Regalgrid, in collaborazione con B-Cer, azienda del Gruppo Regalgrid che si occupa di servizi di costituzione e gestione per Comunità Energetiche, offre un servizio pensato per accompagnare passo dopo passo chi desidera accedere al contributo PNRR 40%. Il servizio comprende: progettazione, realizzazione e connessione dell’impianto fotovoltaico con Regalgrid; gestione della documentazione necessaria alla presentazione della richiesta di contributo e all’inserimento in una comunità energetica già attiva e costituita con B-Cer. Vantaggi concreti delle CER per gli utenti finali Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una delle risposte più intelligenti all’attuale crisi energetica e ambientale. Ecco alcuni vantaggi tangibili: possibilità di abbattere i costi energetici grazie all’autoconsumo e agli incentivi ventennali; contributo attivo alla riduzione delle emissioni di CO₂ e alla promozione delle energie rinnovabili; accesso a un sistema partecipativo e trasparente, che valorizza la collaborazione e la condivisione; opportunità di solidarietà concreta, tramite il sostegno alle famiglie in difficoltà energetica; valorizzazione dell’immobile e miglioramento della classe energetica dell’edificio. Il Gruppo Regalgrid: tecnologie e servizi per una comunità energetica efficiente A guidare questa nuova visione dell’energia condivisa ci sono realtà tecnologiche come il Gruppo Regalgrid, specializzate nello sviluppo di piattaforme per l’ottimizzazione dello scambio energetico e nella gestione di Comunità Energetiche Rinnovabili. Il Gruppo fornisce supporto e servizi energetici integrati: dall’analisi di fattibilità alla progettazione, dall’installazione degli impianti fotovoltaici fino alla gestione tecnica e digitale della comunità. Attraverso strumenti innovativi come CERCheck, è possibile gestire in modalità completamente digitalizzata le attività di controllo della CER, monitorare in tempo reale la produzione, il consumo e la distribuzione dell’energia, i benefici economici generati dalla comunità e ottimizzare i flussi energetici. Il Gruppo Regalgrid accompagna cittadini, amministrazioni e imprese in tutte le fasi, rendendo l’ingresso in CER semplice, sicuro e vantaggioso, anche per chi non ha competenze tecniche specifiche. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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