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Crescono dell’1,1% i consumi di energia elettrica, fotovoltaico a + 10% copre l’11% della domanda, ma le rinnovabili nel complesso calano. Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ha pubblicato, in ritardo rispetto al solito, i dati relativi ai consumi elettrici del mese di maggio, che mostrano che la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 25,1 miliardi di kWh, con una crescita dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2016, mentre la domanda nel periodo gennaio-maggio 2017 è rimasta praticamente stabile (+0,1%) con il corrispondente periodo del 2016. A parità di calendario la variazione è di +0,8%. L’energia richiesta a maggio è stata coperta per il 87,2% da produzione nazionale al netto dei pompaggi e per la quota restante 12,8% da importazioni: il saldo estero segna un +2,5%, rispetto a maggio 2016. A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2017 è stata positiva al Nord (+2,1%) e al Centro (+0,8%) e negativa al Sud (-0,9%). In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di maggio 2017 ha fatto registrare una variazione positiva rispetto al mese precedente (+0,6%). Il profilo del trend ha un andamento stazionario. Le fonti rinnovabili La produzione nazionale netta pari a 22.096GWh è composta per il 44% da fonti rinnovabili (9.798GWh) ed il restante 56% da fonte termica. Nel complesso si registra una diminuzione del -6,3% della produzione da fonti energetiche rinnovabili. Fotovoltaico Il fotovoltaico a maggio 2017 ha registrato una crescita del 10% rispetto all’anno precedente. In particolare l’energia prodotta da fonte fotovoltaica è stata di 2.782GWh in crescita rispetto al mese precedente di 292GWh e ha coperto l’11% della domanda di energia. Il dato progressivo annuo è in aumento rispetto all’anno precedente (+13%). Eolico In calo del 25,9% a maggio 2017 rispetto all’anno precedente la produzione eolica: l’’energia prodotta dal vento si attesta a 1.262GWh in diminuzione del 9% rispetto al mese precedente per un valore di 118GWh. Il dato progressivo annuo è in riduzione rispetto all’anno precedente (-13%). Idroelettrico A Maggio 2017 cala la produzione idroelettrica (-10,8%), l’energia prodotta da fonte idroelettrica si attesta a 3740GWh in aumento rispetto al mese precedente di 1076GWh (+40%). Il dato progressivo annuo è in riduzione (-12%) rispetto all’anno precedente. La producibilità idroelettrica nel mese di maggio è in aumento rispetto al mese precedente. Il focus del mese Nel «Focus del mese» che apre il Rapporto mensile pubblicato da Terna e dedicato all’analisi dei Carichi relativi all’anno 2016, viene evidenziata da un lato la forte dipendenza dei consumi dalle temperature, in particolare nel periodo estivo a causa all’esteso utilizzo degli impianti di climatizzazione e dall’altro la notevole variabilità del rapporto tra i consumi finali e il «carico» equivalente visto da Terna a livello di Rete di Trasmissione Nazionale, legato alla produzione da generazione distribuita, in particolare all’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici. Nel Focus si legge che il sistema elettrico italiano negli ultimi anni è stato protagonista di una vera trasformazione che ha portato a una “diminuzione della capacità installata tradizionale termica, fondamentale per garantire la stabilità della rete”. “Negli ultimi anni infatti è aumentata la penetrazione delle fonti rinnovabili che hanno raggiunto i 29GW nel periodo 2000-2016, di cui 19.5GW di fotovoltaico e 9.5GW di eolico, che in aggregato dovrebbero crescere fino a coprire circa il 50% del consumo secondo quanto previsto dalla Strategia Energetica Nazionale 2017. Nel grafico qui sotto è evidente il contributo delle fonti rinnovabili alla copertura del fabbisogno estivo: dalle 10 alle 18 la percentuale di copertura è tipicamente superiore al 40%. Nel Focus si legge poi che l’indebolimento della domanda elettrica congiuntamente ad una compressione dei margini di generazione (spreads) ha creato le condizioni per un progressivo phase-out di circa 15GW nel periodo 2012-2016; ulteriori 5-6GW sono ad oggi ‘indisponibili’ con la possibilità che vengano definitivamente ritirati dal sistema entro la fine del 2018. Infatti la flotta termica convenzionale nel 2012 era pari a 77GW mentre allo stato attuale risulta di 56GW” Tutto ciò ha comportato che il margine di riserva, indicatore che verifica la capacità del sistema di coprire il fabbisogno con i dovuti margini di riserva di sostituzione e nel rispetto dei limiti di transito tra le zone di mercato, sia inferiore ai livelli storici, con il rischio che si creino situazioni di instabilità del sistema, soprattutto nel medio-lungo periodo. Considerando la persistenza di alte temperature nel nostro paese, sarà fondamentale monitorare l’adeguatezza del sistema elettrico con continuità, a causa della ridotta capacità di generazione disponibile soprattutto nelle regioni del Nord e Centro Nord. Inoltre le limitate precipitazioni di questo periodo rischiano di causare una diminuzione della disponibilità delle risorse idriche e della capacità di generazione da fonte idroelettrica, aggravando questo fenomeno. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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