Indice: Le origini dell’energia idroelettrica Come funzionano le centrali idroelettriche? Quali sono i tre tipi di centrale idroelettrica? Quali sono gli svantaggi delle centrali idroelettriche? L’idroelettrico è una valida soluzione per la transizione ecologica? Le centrali idroelettriche permettono di produrre energia elettrica sfruttando la forza dell’acqua; sono alimentate, quindi, da una fonte di acqua in movimento, proveniente da un fiume o da una diga, la cui forza permette di alimentare le turbine idrauliche che ruotando generano energia meccanica, convertita successivamente in energia elettrica dal generatore elettrico rotante. Il vantaggio principale di queste centrali è che non producono emissioni inquinanti, a differenza delle centrali a carbone o a gas; inoltre, il loro funzionamento è generalmente considerato affidabile e a basso costo dal momento che non richiede l’utilizzo di combustibili costosi. Le origini dell’energia idroelettrica Il principio del funzionamento delle centrali idroelettriche può essere ricondotto alle prime ruote idrauliche, i cui ingranaggi venivano mossi dai fiumi per azionare le macine. La ruota idraulica, quindi, già nel primo secolo Avanti Cristo, trasformavano l’energia potenziale o cinetica di piccoli corsi d’acqua in energia meccanica in forma di moto rotatorio. In materia di produzione di energia il 1832 rappresenta un anno importante, segnato dall’invenzione della turbina idraulica che permette di produrre energia elettrica.Per vedere realizzata la prima vera centrale idroelettrica bisognerà attendere il 1878. E’ in questo anno che a Cragside, in Inghilterra, viene realizzata una centrale che permette di fornire energia a un’abitazione accendendone le luci, mentre risale al 1879 la costruzione della centrale idroelettrica presso le cascate del Niagara, entrata a regime nel 1881 e la cui energia veniva usata per alimentare le industrie locali. In Italia, bisognerà aspettare il 1894 per vedere la costruzione di una delle prime centrali a Taccani, in Trentino-Alto Adige. Da quel momento in poi, la costruzione di centrali idroelettriche si è diffusa in tutto il mondo e l’energia idroelettrica è diventata una delle principali fonti di energia, spinta dalla crescente domanda e dalla necessità, ad oggi, di fonti pulite e rinnovabili. Come funzionano le centrali idroelettriche? Generalmente una centrale idroelettrica necessita della realizzazione di un’opera di sbarramento, che può essere una diga o una traversa, che intercetta il corso d’acqua formando un serbatoio o un bacino idroelettrico.Da qui l’acqua viene convogliata in vasche di carico e indirizzata attraverso una serie di condotte verso le turbine idroelettriche, le quali vengono azionate generando energia meccanica. La fase successiva prevede la trasformazione dell’energia meccanica in energia elettrica mediante un alternatore. Prima di raggiungere le linee di trasmissione è necessario ridurre l’intensità della corrente prodotta. A tale proposito l’energia elettrica attraversa un primo trasformatore, che ne riduce l’intensità, e un secondo trasformatore, presente sul luogo di utilizzo, che ha il compito di alzare l’intensità di corrente e abbassare la tensione, permettendo utilizzi in ambito industriale, commerciale o domestico. Quali sono i tre tipi di centrale idroelettrica? Centrali ad acqua fluente E’ usuale trovare centrali ad acqua fluente nei pressi di grandi masse d’acqua di fiumi che superano dislivelli modesti. In questi casi l’acqua viene convogliata in un canale di derivazione e inviata alle turbine che vengono, di conseguenza, azionate. Ogni turbina è accoppiata a un alternatore che trasforma il moto di rotazione in energia elettrica. Centrali a bacino Le centrali a bacino prevedono lo sfruttamento di un lago naturale o la formazione di un lago artificiale, detto bacino di carico, mediante lo sbarramento di una gola fluviale con la costruzione di una diga. Dalla diga partono una serie di condotte forzate che conducono l’acqua a valle. Qui un bacino di calma placa le acque turbolente appena uscite dalla centrale prima della re-immissione nel flusso normale del fiume. Centrali con impianti ad accumulo Le centrali con impianti ad accumulo sono dotate di un bacino di raccolta anche a valle che permette il riutilizzo dell’acqua che ha permesso di generare energia elettrica durante il giorno. Nello specifico questa acqua, passando nelle turbine, può essere pompata dal bacino di valle al bacino di monte durante le ore di minor richiesta di energia. Per il pompaggio viene sfruttata l’energia elettrica in eccesso prodotta dalle centrali sempre accese e non diversamente accumulabile. Quali sono gli svantaggi delle centrali idroelettriche? In generale si può dire che le centrali idroelettriche rappresentano una fonte importante di energia pulita e rinnovabile, ma è importante considerare gli effetti ambientali e sociali della loro costruzione e gestione. Uno svantaggio, infatti, è dato dal fatto che possono causare danni ambientali alterando gli ecosistemi fluviali e riducendo la disponibilità di acqua per usi agricoli o domestici. Va comunque detto che, come già visto sopra, l’acqua utilizzata per la produzione di energia meccanica in genere viene successivamente reimmessa nel corso.Un altro problema può essere dato dalla costruzione delle dighe, processo che richiede la rimozione di comunità locali e perdita di terreni agricoli. Le centrali a diga sono quelle di più comune utilizzo, a differenza delle centrali idroelettriche a flusso libero che utilizzano il flusso naturale dell’acqua senza costruzioni artificiali. Esistono anche le centrali idroelettriche ad acqua marina che utilizzano l’energia delle maree o delle onde per generare elettricità. L’idroelettrico è una valida soluzione per la transizione ecologica? Le centrali idroelettriche possono offrire un valido contributo alla transizione energetica poiché sfruttano una fonte di energia pulita e rinnovabile: l’acqua. Nel processo di produzione di energia elettrica, inoltre, non producono emissioni di gas serra. Queste centrali sono generalmente considerate affidabili e a basso costo poiché non richiedono combustibili costosi e possono essere facilmente regolate sulla domanda di energia elettrica. Tuttavia, come abbiamo già visto, la costruzione e la gestione di una centrale idroelettrica possono avere impatti ambientali significativi, come l’alterazione degli ecosistemi fluviali, la riduzione della disponibilità di acqua per usi agricoli o domestici, la rimozione di comunità locali e la perdita di terreni agricoli. Se osserviamo lo scenario locale ci rendiamo conto che la conformazione fisica del territorio italiano, caratterizzato dalla presenza della dorsale appenninica e dell’arco alpino, genera forti pendenze del terreno, fondamentali per incrementare la produttività delle centrali idroelettriche. Nonostante ciò l’Italia, come molte altre nazioni, non può contare solamente sull’idroelettrico per la transizione ecologica, ma necessita di una combinazione di diverse fonti di energie rinnovabili, come l’energia solare, eolica e geotermica, per poter raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 e il 2050. Tra le difficoltà che una centrale idroelettrica si trova ad affrontare oggi non può certo passare inosservata la sempre minore disponibilità di acqua causata da una drastica riduzione delle piogge nel corso dell’anno. L’Italia ad oggi presenta sul suo territorio circa 4300 impianti idroelettrici responsabili della produzione annuale di 46 TWh, pari al 16% circa dell’elettricità di tutto il Paese. La straordinaria siccità che ha caratterizzato l’ultima estate, con corsi d’acqua in secca e bacini artificiali svuotati, ha messo a dura prova la funzionalità di queste centrali e, di conseguenza, la disponibilità di energia. La carenza di pioggia, infatti, ha ridotto drasticamente, oltre ai livelli di fiumi e laghi, il livello di riempimento dei bacini utilizzati per produrre energia elettrica. Per ovviare alla mancanza di acqua destinata all’agricoltura Enel ha dovuto rilasciare 200.000 metri cubi di acqua al giorno nel fiume Brembo e 250.000 metri cubi nel fiume Serio, mentre nel bacino del Po è stato necessario lo stop del 90% delle mini centrali idroelettriche presenti lungo i canali di irrigazione. La forte siccità che ha colpito l’estate passata è attesa anche per il 2023 e un anticipo di ciò che ci aspetta è dato dall’assenza di precipitazioni nevose in alta quota che ha segnato questo inverno. Lo scenario per il futuro è preoccupante e lascia intendere che non sarà possibile contare sulla produzione di elettricità solamente sfruttando energia idrica. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
27/09/2023 Al via la nuova centrale idroelettrica di Edison a Quassolo La nuova centrale idroelettrica Edison di Quassolo soddisfa i bisogni d’energia di 3mila famiglie evitando l’emissione ...
01/05/2023 Comunità energetiche nei borghi di montagna: Rassa punta sul mini idroelettrico A cura di: Andrea Ballocchi Il borgo di 63 abitanti della Valsesia sta lavorando per avviare una comunità energetica basata sul ...
20/02/2023 Il ruolo dell'idroelettrico per combattere il cambiamento climatico E' iniziata una fase di transizione del ruolo dell'energia idroelettrica e saranno necessari investimenti per aggiornare ...
11/04/2022 Rinnovabili: record di nuova capacità installata nel 2021 Nel 2021 a livello globale sono stati aggiunti più di 260GW di nuova capacità di energia ...
07/06/2021 Gennaio-Marzo: crescono le rinnovabili grazie al fotovoltaico Pubblicato il nuovo rapporto Anie Rinnovabili, in crescita le installazioni di fotovoltaico nel primo trimestre 2021. ...
31/03/2021 Le rinnovabili chiudono il 2020 con un -32% Rinnovabili: nel 2020 le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico, idroelettrico e bioenergie hanno raggiunto nel complesso ...
30/06/2020 A maggio record rinnovabili che coprono il 51,2% della domanda Forte calo a maggio dei consumi di energia elettrica. Segno + per fotovoltaico, idrico ed eolico.
20/04/2020 Crollo consumi energia a marzo, in crescita le rinnovabili Pubblicato da Terna il rapporto mensile sul sistema elettrico relativo a marzo 2020, il lock down ...
09/04/2020 Una galleria d’arte che produce energia dalla forza delle onde La costa di Sochi, in Russia, potrebbe ospitare la Hydroelectric Sculpture Gallery, una galleria d’arte parzialmente sommersa. Oltre ad essere autosufficiente, ...
09/03/2020 +21% le installazioni di rinnovabili fra gennaio-novembre Pubblicato da Anie Rinnovabili l’Osservatorio di novembre 2019: crescono nei primi 11 mesi dell’anno le installazioni ...