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Che cos’è il Solar Decathlon Europe? Il Solar Decathlon nasce negli Stati Uniti nel 2002 e la prima versione europea viene indetta a Madrid nel 2010. Dopo alcuni anni di pausa, nel 2019 ci sarà finalmente la 4 edizione, che vedrà l’Italia partecipare con il Politecnico di Milano. È una competizione internazionale, aperta a tutte le università, il cui scopo è quello di promuovere lo sviluppo di un’edilizia innovativa ed energeticamente efficiente. I concorrenti dovranno realizzare il prototipo del loro progetto, vere e proprie case solari complete di impianti e finiture, raggruppate nel “Villaggio Solare”, luogo di esposizione del concorso. Ogni progetto dovrebbe poter essere replicato nel paese da cui proviene e rispettare il regolamento del concorso, che stabilisce dei limiti dimensionali, pone l’attenzione sul trasporto dei componenti, vietando i mezzi eccezionali, e obbliga la generazione di energia da sola fonte solare, senza superare i 5kWp. Tutti i moduli sono visitabili dal pubblico e una giuria ha il compito di dare delle valutazioni, stabilendo per ciascuno un punteggio in dieci diversi ambiti, definiti “contest”. Diffondere la cultura dell’efficienza energetica: l’obiettivo del Solar Decathlon Il Solar Decathlon Europe è un’occasione per diffondere la cultura dell’efficienza energetica, anche perché è un contesto che si presta alla sperimentazione, all’innovazione e alla ricerca di soluzioni nuove. Il concorso incoraggia la ricerca di risposte a diverse problematiche dell’abitare contemporaneo, come la sostenibilità, la crescita demografica, il consumo di suolo e l’accessibilità economica. Il contest vuole stimolare la creatività dei concorrenti, che devono progettare e costruire abitazioni che consumino la minor quantità possibile di risorse naturali, utilizzino il più possibile le energie rinnovabili e devono ridurre al minimo la quantità di prodotti di scarto durante il ciclo di vita dei progetti. I contest del Solar Decathlon Europe sono 10: architettura, ingegneria e costruzione, efficienza energetica, bilancio di energia elettrica, condizioni di comfort, funzionamento della casa, comunicazione e sostenibilità sociale, progettazione Urbana, Trasporto e Accessibilità, innovazione, sostenibilità. Per ognuno di questi contest la giuria, composta da professionisti del settore, affida ad ogni progetto un punteggio e quello che in totale accumula più punti è il vincitore del Solar Decathlon Europe. L’architettura si integra con la tecnologia: la Lumen House Lumen House, presentato dalla Virginia Polytechnic & State University è stato il vincitore della prima edizione del concorso. L’obiettivo del progetto era quello di integrare l’architettura con la tecnologia, intento percepibile soprattutto osservando alcuni componenti dell’abitazione, come i pannelli scorrevoli esterni alla casa. La forma è semplice e il volume compatto, somma di diversi moduli posti in successione, così da garantire una certa flessibilità del modello. La casa solare è costruita con un telaio in acciaio e dei pannelli coibentati di tamponamento, soluzioni che hanno permesso un montaggio molto veloce. Il rapporto tra interno ed esterno è fluido, grazie anche al sistema Eclips, ovvero i pannelli scorrevoli esterni che permettono di schermare i raggi solari, senza ostacolare il passaggio di luce all’interno della casa, in quanto composti da un layer in metallo e un pannello traslucido in policarbonato riempito con aerogel. Sulla copertura sono installati i pannelli solari, collegati ad un’interfaccia governabile da smartphone; mentre una pompa di calore geotermica, abbinata a dei pannelli radianti a pavimento, si occupa del riscaldamento e della produzione di ACS. Altri elementi che concorrono all’efficienza del modello sono l’elevata inerzia del pavimento in cemento, lo studio della ventilazione e dell’illuminazione naturali, il riciclo delle acque grigie con sistemi di fitodepurazione. Attenzione alla densità urbana: Canopea si sviluppa in altezza Il tema della densità urbana è oggi molto importante e Canopea, vincitore dell’edizione 2012 del concorso, si presenta come un prototipo che si sviluppa in verticale, appartamento su appartamento. In cima, l’ultimo modulo funge da spazio comune dedicato a tutti gli appartamenti sottostanti ed è completamente trasparente, con l’integrazione dei moduli fotovoltaici. Il modulo è immaginato con un corpo centrale opaco di forma regolare, in cui sono contenuti i veri e propri spazi abitativi suddivisi in un blocco tecnico, una camera e uno spazio libero flessibile, circondato da un da terrazze e balconi. La struttura è realizzata con un telaio metallico, che permette l’aggregabilità in verticale dei moduli, mentre i tamponamenti sono realizzati con elementi prefabbricati isolanti. Oltre alla copertura fotovoltaica, tra gli impianti c’è una pompa di calore acqua-acqua e aria-aria con pannelli radianti a pavimento. Riqualificare le periferie: RhOME for DenCity risponde a nuove esigenze abitative Il progetto di RhOME for DenCity, presentato dall’Università italiana di Roma Tre e vincitore dell’edizione del 2014, fa parte di un progetto più ampio studiato per Tor Fiscale, una periferia di Roma. Gli obiettivi del progetto sono quelli di rispondere ad una domanda abitativa variegata in evoluzione, che richiede elevata flessibilità, ricordando allo stesso tempo la necessità di non occupare nuovo spazio per costruire. La pianta è compatta e rettangolare, con due logge e un nucleo centrale tecnologico da cui dipendono le altre parti della casa. Il sistema di costruzione è a secco, in legno e veloce da montare, in quanto basato su elementi modulari. Il legno è il materiale principe del progetto e viene utilizzato anche per le finiture. Inoltre, sono stati installati dei tubi contenenti della sabbia, per favorire l’accumulo termico durante la giornata. Oltre al sistema fotovoltaico è stato installato anche quello solare termico, che lavora con un impianto termodinamico e uno per la ventilazione meccanica, il tutto gestito con dei sistemi di automazione per il controllo del consumo energetico. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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