Scultura dell’energia

Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center, a Londra, è un’opera scultorea che coniuga la meraviglia dell’espressione artistica con le incredibili potenzialità degli impianti per la produzione di energia. Una scultura funzionale, che rappresenta l’energia, non solo metaforicamente, ma anche nella pratica: l’ha creata lo studio Møller Architects, con l’artista Conrad Shawcross, nella Greenwich Peninsula di Londra e alimenta tutti gli edifici presenti e quelli che vi sorgeranno

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Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center di Londra
credit img @Mark Hadden

Il Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center di Londra è un progetto che sicuramente sta facendo da modello a molti sviluppi urbanistici realizzati negli ultimi anni, perché ingloba dentro di sé uno dei più significativi sistemi di riscaldamento residenziali europei, in primis per le generose dimensioni.

Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center
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Si trova al centro di una delle più importanti aree di riqualificazione della capitale britannica, che presenta 15.700 nuove abitazioni e oltre 300.000 mq di spazi contract, insieme all’arena al coperto The O2, sorta dalla conversione dell’ex Millennium Dome.

Una rete di riscaldamento innovativa e sostenibile

Le caldaie e i sistemi CHP forniscono energia termica a tutte le case, alle attività presenti e alle strutture che sorgeranno in futuro, si è stimato che questa rete di riscaldamento consente di risparmiare oltre 20.000 tonnellate di carbonio ogni anno.

Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center
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Il Low Carbon Energy Centre, con superficie di 3.000 mq, è situato all’ingresso della penisola, adiacente al Blackwall Tunnel Approach e rappresenta un punto di riferimento, grazie alla sua visibilità.

La sua mole ormai è il simbolo del grande interesse e della sensibilità locale per l’energia sostenibile, un totem benefico che, grazie alla sua rete di teleriscaldamento (DHN) irradia energia termica a tutte le realtà esistenti.

Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center
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Ma a rendere quest’opera così significativa ha contribuito anche il suo valore artistico.

Il rivestimento della torre alta 49 metri è formato, infatti, da pannelli triangolari che si piegano e scorrono attraverso la superficie della torre formando complessi motivi geometrici che interrompono visivamente i piani piatti e creano una superficie irregolare e articolata che gioca con i punti di fuga e con la prospettiva.

Rivestimento della Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center di Londra
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L’opera d’arte concepita da Conrad Shawcross è stata battezzata “The Optic Cloak”, il mantello ottico, proprio per il suo carattere iridescente. I pannelli sono forati in modo da sfruttare il fenomeno dell’effetto Moiré (di solito si ottiene quest’effetto sovrapponendo due superfici con lo stesso motivo), e di notte un progetto di illuminazione integrato produce una serie mutevole di “composizioni” illuminate dall’interno della struttura.

Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center
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Anche se l’assetto dei pannelli non è studiato solo in chiave estetica, ma anche funzionale, sono cioè collocati e orientati in maniera da poter captare il maggior apporto di luce possibile durante il giorno.

Disposizione dei pannelli che ricoprono la Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center
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Vista l’importanza dell’opera è stato predisposto un percorso di visite all’interno della sala macchine del centro energetico per offrire un’esperienza educativa. Nel 2019 ha vinto il  Best Industrial & Logistics Development (MIPIM Award, settore immobiliare ).

La sala macchine del centro energetico del Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center di Londra
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Fedele al britannico Clean Air Act, antesignano dei protocolli ambientalisti

In tempi non sospetti, dove ancora i temi legati alla crisi ambientale erano pressoché inimmaginabili, la Regina Elisabetta II approvò, il Clean Air Act, un decreto mirato a regolamentare la concentrazione dei fumi nell’aria. Correva l’anno 1956 e quattro anni prima, una coltre di smog (quella che oggi definiremmo una nube tossica) avvolse la capitale britannica per alcuni giorni, causando negli anni a seguire circa 12 mila vittime.

La norma prevede diverse misure per controllare le emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento e quelle dovute alla produzione di energia elettrica.

In base a questo la canna fumaria si trova a 49 metri dal pavimento e questo “potenziale vincolo” ha rappresentato, invece, un’opportunità per il progetto per estendersi: le canne fumarie che servono le caldaie e gli impianti di cogenerazione del Centro) sono state, infatti, combinate all’interno di una struttura a lama (anziché optare per due canne fumarie prefabbricate separate), che ha dato vita ad uno scenografico skyline sulla città.

Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center di Londra
credit img @Mark Hadden

Sono state collocate ad ovest e messe in parallele all’edificio, in maniera da avere una pianta razionale della sala macchine e uno sviluppo visivamente più impattante.

Sezione del progetto Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center

Sezione del progetto Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center

Scheda progetto Greenwich Peninsula Low Carbon Energy Center

  • Progettista: C.F. Møller Architects
  • Luogo: Londra
  • Committente: Pinnacle Power and Knight Dragon Developments
  • Superficie di intervento: 3.000 mq
  • Cronologia realizzazione: 2016

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