Termoconvettori e ventilconvettori: guida alla scelta

I termoconvettori e i ventilconvettori sono dispositivi per il riscaldamento degli ambienti, che sfruttano il meccanismo della convezione per assicurare la temperatura desiderata in tempi molto veloci.

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Termoconvettori e ventilconvettori: guida alla scelta

I termoconvettori e i ventilconvettori sono dispositivi utilizzati per il riscaldamento degli edifici. Utilizzati molto più frequentemente in ambito commerciale e negli uffici, questi dispositivi possono essere installati anche in ambito residenziale. Come per qualsiasi altra tecnologia per la climatizzazione, chiaramente, vanno correttamente dimensionati e distribuiti negli ambienti.

Del resto, tutti gli impianti dovrebbero essere oggetto di un attento studio da parte di un tecnico competente, incaricato di valutare quale sia effettivamente la soluzione più indicata e la potenza necessaria. Questo perché ogni edificio è un mondo a sé, con caratteristiche differenti e fabbisogni specifici.

Che cos’è un ventilconvettore e come funziona

I termoconvettori e i ventilconvettori sono dispositivi per il riscaldamento degli edifici, che funzionano attraverso l’immissione di aria nell’ambiente. I ventilconvettori fungono anche da impianto per il condizionamento estivo. Entrambi, possono essere considerati come un’alternativa ad altre soluzioni tradizionali, come ad esempio i radiatori. Si tratta di apparecchi ampiamente utilizzati in moltissimi contesti commerciali o lavorativi, principalmente per la loro capacità di riscaldare in modo veloce.

Negli anni, la tecnologia si è evoluta e oggi sono disponibili differenti modelli, anche molto efficienti e adeguati agli ambienti residenziali. In comune, hanno chiaramente il meccanismo di funzionamento utilizzato per generare calore, che si basa sulla convezione, ossia il processo attraverso cui il calore si propaga tramite un fluido (aria) a causa della differenza di temperature che si rileva tra zone adiacenti.

Ventilconvettore AirLeaf di INNOVA
Ventilconvettore AirLeaf di INNOVA. Dotato di tecnologia DC Inverter, assicura bassi consumi elettrici,ottima stabilità di funzionamento e massima silenziosità

Nel caso dell’aria, quella riscaldata tende ad andare verso l’alto prendendo il posto di quella più fredda, che ha una differente densità, ed innesca dei “moti”. Per riuscire in ciò, è necessario che sia presente un elemento riscaldante all’interno del convettore, responsabile dell’effettivo trasferimento del calore.

Nel caso dei ventilconvettori, la distribuzione dell’aria a questo punto agevolata grazie ad un ventilatore, che fondamentalmente accelera il processo che avverrebbe naturalmente. In ogni caso, sono presenti doppie griglie, una per l’ingresso dell’aria fredda (sotto il dispositivo) e una per l’uscita dell’aria calda.

La differenza tra termoconvettori e ventilconvettori 

Anche se talvolta si usano come sinonimi, i termoconvettori e ventilconvettori non sono esattamente la stessa cosa. In realtà, il loro funzionamento è il medesimo, in quanto entrambi sfruttano il principio della convezione e diffondono il calore tramite l’aria, che viene riscaldata.

I ventilconvettori sono dotati di griglie per l'ingresso e l'uscita dell'aria
I ventilconvettori sono dotati di griglie per l’ingresso e l’uscita dell’aria

Nel caso dei ventilconvettori, però, è presente anche un sistema di ventilazione, che permette di accelerare il processo naturale di scambio del calore che avviene tra aria calda e aria fredda. Inoltre, proprio grazie a questo sistema, i ventilconvettori possono essere utilizzati anche per la climatizzazione estiva, sfruttando il meccanismo della convezione forzata.

Come scegliere un termoconvettore o un ventilconvettore

Per scegliere il giusto dispositivo è importante sapere che ne esistono di differenti tipologie e avere chiare le proprie esigenze. Una prima discriminante, infatti, è senza dubbio la necessità di assolvere anche alla funzione di raffrescamento. In questo caso, è necessario approfondire in merito ai ventilconvettori.

La principale distinzione riguarda indubbiamente il mezzo utilizzato per riscaldare l’aria e avviare il processo di convezione prima descritto.

Si possono distinguere tre alternative:

  • Elettrici, chiamati anche radiatori, al cui interno sono presenti delle resistenze elettriche, in grado di riscaldare l’aria, che poi può essere distribuita da apposite ventole. Si tratta di termoconvettori, che si possono utilizzare solo per il riscaldamento.
  • Ad acqua, che sfruttano acqua calda per distribuire calore all’interno degli ambienti da riscaldare. Nel ventilconvettore, in questo caso, sono presenti dei tubi in cui scorre acqua riscaldata da un generatore come una caldaia o anche una pompa di calore. In estate, invece, circola acqua fredda.
  • Dispositivi a gas, che invece funzionano grazie ad un bruciatore a metano e pertanto richiedono di essere connessi alla rete di distribuzione del gas.
Esempio di termoconvettore elettrico
Esempio di termoconvettore elettrico

La scelta tra questi differenti modelli dipende principalmente dalle necessità che si devono soddisfare e dal tipo di fonte che si vuole utilizzare. Ad esempio, il termoconvettore elettrico comporta un elevato consumo di elettricità e non è in grado di riscaldare ambienti molto grandi, pertanto è consigliato solo in stanze di passaggio o occupate molto di rado, ma comunque di piccole dimensioni. In aggiunta, andrebbe fatta una riflessione in merito al luogo di installazione, perché esistono dei termoconvettori e ventilconvettori a parete, i più diffusi, ma anche dei dispositivi a soffitto. In aggiunta, vi sono alcuni modelli elettrici di piccole dimensioni che possono essere spostati da una stanza all’altra.

Infine, i modelli più tecnologici ed evoluti integrano anche alcuni componenti aggiuntivi, che permettono un funzionamento migliore. Ne sono un esempio i comandi per la regolazione della potenza in modo manuale, i termometri integrati che rilevano la temperatura e i sistemi di controllo automatici che regolano il funzionamento del dispositivo, anche in ottica di risparmio energetico. I radiatori elettrici sono i più semplici da combinare con le tecnologie IoT, che ne permettono la regolazione anche da remoto, tramite lo smartphone.

I vantaggi offerti

I termoconvettori e i ventilconvettori sono soluzioni interessanti, soprattutto in alcuni contesti. I vantaggi che offrono sono diversi, tra cui indubbiamente la capacità di riscaldare un ambiente in tempi particolarmente ridotti, soprattutto se paragonati ad altre soluzioni, come ad esempio i termosifoni o i sistemi radianti. Un tema sicuramente importante in contesti come uffici, ma anche nelle case utilizzate per le vacanze. Altri aspetti interessanti sono connessi alla scarsa manutenzione che richiedono, in quanto è prevista una semplice pulizia periodica, e al loro design, compatto e spesso dalle linee pulite, così da renderli adatti all’inserimento in qualsiasi tipo di ambiente. Infine, nel caso dei dispositivi ad acqua emerge anche un vantaggio in termini di risparmio energetico, in quanto la temperatura del fluido è decisamente inferiore rispetto a quanto avviene in un termosifone tradizionale. Anziché raggiungere i 70°, infatti, è sufficiente riscaldarla fino a circa 40-45°.

Va detto, però, che ci sono anche alcune criticità da prendere in considerazione, principalmente connesse al comfort interno. Un termoconvettore, proprio perché sfrutta il principio della convezione, può riscaldare una stanza in modo poco uniforme e causare lievi correnti d’aria, che possono essere percepite dalle persone. I modelli più moderni ed evoluti, però, sono più efficienti e hanno eliminato un altro difetto, ossia quello della rumorosità dei dispositivi.

La salubrità dell’aria

Come per tutti i dispositivi che basano il proprio funzionamento sulla distribuzione dell’aria, anche nel caso di termoconvettori e ventilconvettori sorge la domanda in merito alla salubrità dell’aria. In questi dispositivi sono installati appositi filtri, funzionali a rimuovere polveri, batteri e altri inquinanti dall’aria che viene distribuita all’interno degli ambienti. Un tema fondamentale sia negli ambienti destinati al lavoro, che in quelli residenziali. È importante occuparsi di una corretta pulizia dei filtri, da eseguire almeno una volta all’anno con specifici prodotti.

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