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La tecnologia dei bitcoin permette di scambiare elettricità prodotta da fonti rinnovabili Negli ultimi anni, complice anche la massiva diffusione del fenomeno Bitcoin, si fa un gran parlare di Blockchain, tecnologia caratterizzata dalla possibilità di eliminare ogni intermediazione e creare nuovi modelli di business. Dopo aver radicalmente modificato i paradigmi classici del mondo finanziario e assicurativo, la blockchain si prepara a rivoluzionare il settore energetico. Così come euro e dollari vengono convertiti in bitcon e altre criptovalute, è stato venduto il primo megawatt di energia su blockchain. “Axpo, tra i principali operatori di energia in Europa, è in prima linea nel partecipare attivamente a questo cambiamento – conferma Simone Demarchi Amministratore Delegato di Axpo Italia – insieme ad altre 38 tra le maggiori aziende europee, partecipiamo infatti al progetto Enerchain, che mira alla compravendita peer-to-peer di energia attraverso una piattaforma basata Blockchain. La destrutturazione del sistema elettrico, l’incremento esponenziale dei soggetti attivi sulla filiera e la possibilità di flussi bidirezionali dei energia necessitano di un nuovo approccio e di nuove modalità nello scambio di informazioni e nelle transazioni economiche. La tecnologia Blockchain pare avere le caratteristiche richieste”. Che cos’è la Blockchain La Blockchain per sua natura si presta ad interpretazioni. Più che un software deve essere vista come un nuovo paradigma che fornisce una soluzione al problema della decentralizzazione e della partecipazione del singolo in un sistema senza intermediari. Proviamo a descrivere i suoi componenti fondanti. La Blockchain è un database distribuito di transazioni. Queste transazioni sono distribuite su quelli che sono chiamati nodi e sono manutenute in un database strutturato in blocchi (che possono contenere più transazioni). I blocchi sono collegati tra loro con un meccanismo crittografico praticamente inviolabile (da qui il nome Blockchain “catena di blocchi”). Ogni transazione presente sulla rete deve essere necessariamente validata dalla maggioranza della rete stessa, attraverso una verifica di consistenza del database presente su ogni nodo. Infatti, ogni nodo ha il compito di controllare e approvare tutte le transazioni creando quindi una rete di nodi che mantengono l’archivio distribuito (Distributed Ledger) di tutte le transazioni presenti sulla Blockchain. Ovviamente questa breve descrizione non può essere esaustiva ma vuole esserci d’aiuto per capire come questa tecnologia abbia creato un ambiente fertile per la nascita di nuovi modelli di business mettendo alla portata di tutti dei benefici fondamentali: Affidabilità: essendo una tecnologia distribuita è particolarmente difficile da attaccare. Se un qualunque nodo dovesse non essere più disponibile il sistema continuerebbe ad operare senza problemi. Trasparenza: le transazioni sulla Blockchain sono pubbliche e visibili a tutti i partecipanti aumentando la controllabilità e la fiducia nel sistema. Immutabilità: è pressoché impossibile effettuare modifiche a quanto presente sulla blockchain. Questo aumenta la fiducia nelle informazioni in essa contenuta e riduce le opportunità di frode. Digitalizzazione: praticamente qualunque asset può essere rappresentato con del codice informatico ed inserito in una transazione su Blockchain permettendo un ampissimo campo di applicazione. Come cambia l’energia La natura decentralizzata della Blockchain apre ad una vera e propria rivoluzione del settore energetico. Possiamo quindi immaginare un futuro in cui anziché avere fornitori centralizzati che distribuiscono elettricità ai singoli utenti, esisterà un network distribuito con la possibilità di effettuare scambi di energia direttamente tra privati, che possono gestirne la compravendita autonomamente. I vantaggi Questa tecnologia all’avanguardia, che guida la trasformazione digitale nel settore dell’energia, permetterà l’ottimizzazione dei processi di distribuzione e vendita fino al punto di rendere disponibile transazioni peer-to-peer con una conseguente riduzione dei costi di approvvigionamento, creando valore per i consumatori. Come riconosciuto dall’UNFCCC, United Nations Framework Convention on Climate Change, la blockchain applicata al trading energetico è un’alleata nella lotta all’inquinamento perché permette di avere maggiore controllo sulle compensazioni di emissioni di CO2 e diffondere energia pulita e sostenibile. Inoltre, i consumatori avranno la possibilità di mettere insieme un power mix personalizzato, partecipando ad un grandissimo network composto da milioni di microreti che interagiscono tra loro, ridistribuendo automaticamente la sovrabbondanza di elettricità e rispondendo al fabbisogno energetico di un’abitazione. Gli esempi nel mondo Uno degli esempi più famosi della tecnologia Blockchain applicata al settore energetico è la Brookling Microgrid (BMG) , un sistema che permette la distribuzione dell’energia elettrica prodotta tramite fonti rinnovabili alle case vicine mettendo al riparo la comunità da problemi di rete in caso di emergenza oltre agli ovvi benefici economici e ambientali dell’essere indipendenti dalla rete elettrica nazionale. Attraverso l’integrazione con i Siemens Digital Grid i proprietari dei sistemi fotovoltaici potranno ridistribuire e vendere ai propri vicini l’energia in eccesso prodotta dai pannelli, il tutto con il supporto della Blockchain e quindi in completa assenza di intermediari. Anche in altri paesi si sono diffusi sistemi simili: in Olanda è nato EcoCoin, in Francia nel distretto ecologico Confluence e in Australia la rete PowerLedger. “In Germania, dove il mercato della liberalizzazione è molto avanzato, insieme alla Stadtwerke Wupper-taler (WSW) Axpo sta trasformando questo progetto in realtà e lo fa attraverso Elblox, una piattaforma proprietaria basata su tecnologia Blockchain – precisa Simone Demarchi –in questo modo l’energia, scambiata direttamente tra produttore viene tracciata, contabilizzata e ne segue direttamente la relativa transazione economica”. Attraverso Elblox i produttori possono vendere la loro energia in maniera indipendente ai consumatori locali offrendo un prezzo diverso da quello imposto dal mercato. Le utility possono vendere energia prodotta dai loro asset direttamente ai consumatori con un sistema che semplifica e digitalizza l’interazione con il compratore. Il consumatore a sua volta potrà selezionare ed acquistare il proprio mix energetico direttamente dal produttore, anche selezionando il produttore che magari conosce personalmente. Tutto questo sarà possibile avendo una completa tracciatura dell’energia acquistata. “Con l’avvento delle microgrid i consumatori potranno scegliere quale energia comprare e decidere anche di vendere o perché no regalare la propria energia agli altri membri della loro grid – conclude Demarchi – Axpo crede in questo processo e con Elblox vuole rendere l’energia alla portata di tutti”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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