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Un progetto di ricerca dell’Università del Lussemburgo per ottimizzare l’efficienza energetica nel settore delle costruzioni L’Istituto di Ingegneria Civile e Ambiente (INCEEN) dell’Università di Lussemburgo ha firmato un accordo con i Laboratori dei Materiali e Tecnologie del Politecnico di Zurigo per collaborare a una ricerca sull’efficienza energetica nel settore delle costruzioni. Alla base della ricerca la considerazione che il settore edile è responsabile di una grande quantità di emissioni di CO2, consumo di risorse e produzione di rifiuti, il che rende necessario pianificare nuovi approcci eco-costruttivi. Pertanto, il primo progetto di collaborazione “Eco-Costruzione per lo Sviluppo Sostenibile” (ECON4SD) si concentrerà sullo sviluppo di nuovi componenti e modelli di progettazione per edifici ad alta efficienza energetica basati sui materiali da costruzione quali cemento, acciaio e legno. ECON4SD riunirà ricercatori provenienti da diversi settori dell’ingegneria civile e dell’architettura dell’Università di Lussemburgo e dell’Empa Zürich, nonché di università estere, che collaboreranno con partner dell’industria e società di consulenza lussemburghesi. Tra gli obiettivi del progetto vi è quello di sviluppare componenti edilizi che possano essere riutilizzati dopo che un edificio ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita e viene smontato. Il professor Danièle Waldmann dell’Università del Lussemburgo spiega che ECON4SD mira a trasformare gli edifici in banche di materiali e componenti e permetterà che i produttori di elementi strutturali possano adottare un modello commerciale diverso, attraverso una sorta di “prestito” di materiali o componenti ai clienti, con l’accordo che tali materiali vengano ritirati dopo l’uso in un determinato edificio, al fine di rivenderli direttamente, ricondizionarli o riciclarli. “Il progetto apre così la strada a un futuro passaporto CE dei materiali o dei componenti paragonabile al passaporto energetico già esistente”. Il focus della ricerca sarà sulla modularità, flessibilità e adattabilità con i componenti intercostrutturali staccabili, che devono richiedere il minor numero possibile di interventi di manutenzione e riparazione, devono essere facilmente smontabili e riutilizzabili. Sarà quindi presa in considerazione l’intera vita utile degli elementi strutturali, con l’obiettivo di ridurre l’uso di energia e di risorse durante l’intero ciclo di vita degli edifici e dei loro componenti. Il progetto, grazie anche alla collaborazione con i partner accademici, rafforzerà così il settore edile nazionale e contribuirà in modo significativo a promuovere i principi dell’economia circolare, dell’efficienza energetica e della riduzione delle emissioni di CO2 in Lussemburgo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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