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A testimoniare il grande successo di Fronius e la sua crescita la rinnovata sede produttiva di Sattledt, con la quale appare evidente la volontà di mantenere il valore aggiunto di una produzione europea. L’azienda non è sempre stata impegnata nel settore delle rinnovabili. Inizialmente, infatti, Fronius operava per il settore della saldatura e successivamente affianco a questa attività la produzione di sistemi per la ricarica delle batterie. A segnare la svolta nel 1981 l’introduzione sul mercato di una saldatrice rivoluzionaria che, come tutte le saldatrici dell’epoca, necessitava di enormi quantità di energia elettrica. Da questa necessità arriva l’intuizione: Fronius si sentiva in dovere di restituite, almeno in parte, questa grande quantità di energia utilizzata. Sono così iniziati i primi esperimenti con i moduli fotovoltaici che hanno portato alla nascita della Business Unit Solar Energy. “All’inizio venivamo descritti come “ecologisti eccentrici” e abbiamo affrontato numerose difficoltà per riuscire ad inserire i nostri prodotti sul mercato. Pensate che in quel periodo la nostra produzione settimanale era di circa 1-2 inverter.” spiega l’amministratrice delegata Elisabeth Engelbrechtsmüller-Strauß. La crescita di Fronius nel settore delle rinnovabili Oggi la Business Unit Solar Energy ha superato i risultati della divisione Perfect Welding, con una produzione prevista di 510.000 inverter per l’anno in corso. Un numero che testimonia la posizione di leader dell’azienda in quella che è la realtà produttiva delle soluzioni prosumer in Europa. In tutto il mondo sono attivi oltre 3,4 milioni di inverter Fronius che permettono di produrre 35,1 TWh di energia solare pulita. Un successo che viaggia parallelamente alla crescita di un approvvigionamento energetico sempre più decentralizzato e basato sulla volontà dei clienti di trasformarsi da semplici consumatori a produttori di energia, generando in autonomia l’energia necessaria da poter consumare direttamente in loco o accumulare. “Il nostro focus è sempre sulla creazione di valore aggiunto in Europa. Soprattutto ora che l’Europa punta a rendersi sempre più indipendente da altri mercati, anche a causa delle recenti difficoltà di approvvigionamento”, spiega Martin Hackl, Global Director Marketing and Sales, Business Unit Solar Energy, Fronius International GmbH. “Come Fronius vogliamo sostenere questo progetto e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo. Nel corso degli anni abbiamo esternalizzato la produzione di alcune componenti, come quelle di microelettronica, risultandone poi svantaggiati rispetto ai concorrenti asiatici. Ora guardiamo a questo cambiamento in modo critico perché utilizzando esclusivamente prodotti provenienti da altri continenti, non stiamo creando un approvvigionamento energetico sostenibile e autonomo. La sostenibilità delle nostre soluzioni è di fondamentale importanza e ci teniamo a realizzarle al meglio nei nostri centri produttivi in Austria e Repubblica Ceca. Solo così possiamo garantire i massimi standard di qualità, non solo a livello di prodotto, ma anche sociale ed ambientale. I prodotti che vengono importati da altri continenti ora sono tutt’altro che sostenibili in termini di trasporti.” L’ampliamento della sede produttiva di Sattledt Fronius ha scelto di costruire e mantenere i suoi stabilimenti produttivi in Austria e Repubblica Ceca, localizzando completamente la produzione in Europa; inoltre, si sta preparando alla crescita della domanda europea prevedendo investimenti sostanziosi per il potenziamento della capacità produttiva. Ne è un esempio la più grande sede produttiva e logistica dell’azienda, situata a Sattledt , che vanta una superficie utile di 41.000 m² e che verrà ampliata di altri 28.000 m² entro la fine del mese. L’ampliamento include un magazzino verticale completamente automatizzato e un terminale di uscita merci e implementerà un impianto fotovoltaico che aggiungerà una potenza di 1 MWp a quella attualmente prodotta di 930 kWp. Spiccano nella sede anche i due nuovi impianti di stoccaggio del ghiaccio, attualmente i più grandi in Europa, che sfruttano l’energia di cristallizzazione sprigionata dall’acqua quando si ghiaccia per poterla utilizzare per riscaldare l’edificio nei mesi freddi e rinfrescarlo e climatizzarlo in estate. “Con la nuova sede di Sattledt vogliamo dare numerosi segnali”, spiega Elisabeth Engelbrechtsmüller-Strauß. “Da un lato desideriamo potenziarla e renderla più sicura, dall’altro lato puntiamo ad essere percepiti come un datore di lavoro che guarda al futuro in modo proattivo. Mentre altre aziende hanno introdotto una riduzione degli orari di lavoro durante l’emergenza da Coronavirus, noi abbiamo investito in questo ampliamento previsto già da tempo. Solo quest’anno investiremo complessivamente 187 milioni di euro nel futuro di Fronius. Come family company viviamo la continuità e pensiamo al futuro. Non cresciamo ad ogni costo, ma solo se possiamo permettercelo.” Consiglia questo comunicato ai tuoi amici