Consigli utili per allungare la vita del cappotto termico

Il cappotto termico permette di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio ed è un complemento obbligatorio negli edifici di nuova costruzione che devono rispondere a una serie di requisiti per poter entrare nella categoria di edifici nzeb.

Quando si installa un cappotto termico, oltre a curare nei dettagli la fase di posa, è importante occuparsi anche della manutenzione per incrementarne la durata nel tempo. A tale proposito vi sono una serie di misure alle quali prestare attenzione per far sì che il cappotto duri il più a lungo possibile.

Allungare la vita del cappotto termico: i suggerimenti di STO Italia

Per prolungare la vita utile del cappotto termico è necessario eseguire una serie di azioni sistematiche e periodiche, prevedendo una serie di controlli ed interventi per mantenere gli standard di funzionalità, efficienza, affidabilità e qualità.

Il sistema di isolamento termico rappresenta l’ultimo strato protettivo della facciata ed è, quindi, quello più esposto alle azioni esterne. Questa esposizione rende ancora più importante l’esecuzione di una corretta progettazione per permettere le opportune misure di manutenzione preventive salvaguardando la funzionalità e prolungando la durata, arrivando ad eguagliare la durata di vita dell’intero edificio.

Sto Italia, attiva nella realizzazione di sistemi e prodotti in edilizia, ha stilato una lista di consigli per praticare la corretta manutenzione preventiva del cappotto termico, affinché questo duri il più a lungo possibile.

Allontanare l’acqua dalla facciata

Questa azione è importante per evitare la proliferazione di microrganismi. La presenza di umidità dovuta all’acqua stagnante è, infatti, causa di contaminazione da alghe e funghi e questo rende fondamentale creare un ambiente per la facciata in cui eventuale acqua possa essere facilmente drenata.

Fondamentale inoltre programmare con frequenza periodica degli interventi di pulitura con eventuale ritinteggiatura per mezzo di pitture funzionali autopulenti.

Proteggere copertine, davanzali e sporti

Questi elementi possono favorire la formazione di imbrattamenti in quanto facilitano il depositarsi dello sporco; a tale proposito è opportuno praticare riparazioni con opportune protezioni all’acqua, quali scossaline, copertine e pietre.

E’ importante, inoltre, programmare con periodicità degli interventi di controllo per valutare l’eventuale asportazione delle parti ammalorate e il ripristino delle superfici.

Installare in modo corretto i carichi sulla facciata

L’installazione di carichi sulla facciata a seguito della realizzazione del sistema di isolamento termico prescinde dall’individuazione, in fase di progetto, di punti per l’installazione di carichi che non danneggino il sistema di isolamento termico a cappotto.

La regola fondamentale è non forare e bucare il cappotto per non compromettere l’impermeabilità del sistema e non innescare fenomeni futuri di infiltrazione di acqua e deterioramento del materiale a causa di fissaggi non idonei o sottodimensionati.

Proteggere la parte bassa dell’edificio

E’ importante proteggere il supporto e il sistema a cappotto per incrementare la resistenza agli impatti. Nonostante sia possibile intervenire solo nelle zone più esposte e a rischio, come quelle vicino alle fondamenta dell’edificio, anche l’area sottostante la zoccolatura può essere protetta da spruzzi d’acqua e altre sostanze con alcuni dettagli, ad esempio attraverso una fascia di ghiaia drenante.

E’ importante considerare che queste aree potrebbero richiedere interventi più frequenti di ripristino e potrebbe essere necessario un sistema di intonacatura aggiuntivo o un rivestimento più durevole realizzato ad hoc.

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