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Questa attività offre, infatti, un importante contributo contro la desertificazione sociale, problema che nell’area mediterranea va ad aggiungersi a quello della desertificazione ambientale, in quanto la quercia da sughero è l’unica pianta in grado di sopravvivere in un suolo povero e con poca acqua. Bisogna, poi, considerare che le sugherete, sviluppate in un’area di 2,2 milioni di ettari, detengono la capacità di assorbire più di 14 milioni di tonnellate di C02 ogni anno ed è necessario che vengano salvaguardate. La tutela e la conservazione di queste piante dipende totalmente dalla filiera di produzione dei tappi; ecco perché l’attività di Amorim risulta essere fondamentale. Da dove arriva il sughero? Il sughero viene ricavato dall’estrazione della corteccia della quercia da sughero, la cui vita media si aggira intorno ai 200 anni. Questa pianta è caratterizzata da una capacità di rigenerarsi fino a 16 volte nel corso del ciclo di vita, grazie al processo di decortica.Dalla semina alla prima decortica trascorrono 25 anni e il primo sughero, definito vergine, può essere impiegato solo per la realizzazione di articoli decorativi e prodotti granulati. Dovranno trascorrere altri 9 anni prima della seconda decortica e ancora altri 9 prima che dalla corteccia si possano realizzare tappi: 43 anni minimo in tutto. Durante tutto il processo di produzione dei tappi Amorim utilizza il 100% del sughero e, oltre a diffondere una cultura sul valore del sughero e del suo riciclo, l’azienda ha supportato un avanguardistico sistema di irrigazione goccia a goccia, che rende possibile una crescita più veloce delle querce e un rimboschimento più rapido. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici