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Vertical City e la proposta progettuale di una città sull’acqua completamente autosufficiente in grado di ospitare 25 mila abitanti. Energie rinnovabili, sistemi di accumulo, produzione alimentare integrata e zero rifiuti promettono un nuovo stile di vita basato sulla sostenibilità. a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Il design della città verticale: modularità e spazi verdi Vertical City: agricoltura integrata e autosufficienza energetica “Costruiremo un nuovo modo di vivere. Più sostenibile. Con programmi di interconnessione tra le comunità, eliminando le periferie e riducendo la povertà. Le città verticali daranno forma al nostro futuro” sono le parole dell’Arch. Luca Curci che accompagnano il concept di città verticale sull’acqua. Realizzato dallo studio di architettura Luca Curci Architects, Vertical City coniuga sostenibilità ambientale e densità abitativa; consente un nuovo stile di vita incentrato sul benessere dei suoi ospiti, in grado di valorizzare il rapporto con la natura e con l’ambiente acquatico, ripensando il concetto tradizionale di comunità e società. “Il nostro obiettivo è garantire che le città verticali siano accessibili a tutti” spiega Curci, che ha presentato il progetto alla Knowledge Summit 2019 di Dubai. Il progetto è un’interpretazione modulare dell’idea di città contemporanea e delle sue numerose possibilità future. Vertical City è pensato per incorporare le tecnologie delle città intelligenti e per collegare più di 100.000 persone divise in diverse aree funzionali. Il design della città verticale: modularità e spazi verdi La struttura dell’edificio è modulare e prefabbricata, ripetibile sia in orizzontale che in verticale. Questa particolare forma è in grado di creare una rete tridimensionale che sostiene ogni singolo piano. La città verticale è costituita da dieci strati modulari sovrapposti; ogni strato è alto 72 metri e ha un diametro di 155 metri; ogni strato è composto da 18 piani. Complessivamente la struttura raggiunge 750 metri di altezza, ospita 180 piani e occupa un volume totale di 3.750.000 metri cubi. La città è in grado di accogliere fino a 25.000 persone, con un’area verde di oltre 200.000 metri quadrati, tra cui il grande parco urbano nella parte superiore dell’edificio. La superficie esterna dell’edificio presenta numerose aperture al fine di favorire la circolazione dell’aria e della luce su ogni livello. Internamente, sono presenti numerose aree verdi e giardini verticali, distribuiti su tutta la torre, mentre le aree pubbliche sono progettate per favorire la vita di comunità. Vertical City: agricoltura integrata e autosufficienza energetica Come già accennato, ogni gruppo di 18 piani includerà spazi per la vita di comunità: mercati, centri culturali e spirituali e piazze. In fase di progettazione gli architetti hanno pensato all’agricoltura come strumento per favorire l’integrazione e allo stesso tempo consentire alle comunità di approvvigionarsi autonomamente, ed essere autosufficienti dal punto di vista alimentare. Sul fronte sostenibilità, la città verticale potrà contare su un certo numero di fonti energetiche rinnovabili, come ad esempio piccole turbine eoliche sul tetto. L’intera struttura è circondata da una membrana di vetro fotovoltaico, in grado non solo di fornire elettricità all’intero edificio, ma di produrre energia anche per gli edifici sulla terraferma. Sistemi di accumulo energetici, impianti di dissalazione dell’acqua e una politica basata su rifiuti zero, renderanno Vertical City una città completamente autosufficiente ed indipendente. img by lucacurci.com/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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