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Le rinnovabili lo scorso anno hanno coperto quasi il 18% dei consumi e la componente A3 della bolletta è diminuita. Il Rapporto del GSE Il Rapporto delle Attività 2017 presentato dal GSE evidenzia che in Italia lo scorso anno praticamente un quinto dei consumi energetici dei settori elettrico, termico e dei trasporti, è stato coperto da rinnovabili. In poche parole ogni 100 kWh consumati, quasi 18 sono verdi. Nel complesso lo scorso anno i consumi da energie pulite sono stati di 22 Mtep, pari ai consumi complessivi della Svizzera. Ma c’è un’altra buona notizia, il GSE ha infatti erogato meno incentivi rispetto al 2016: nel solo settore elettrico parliamo di un netto di incentivi in bolletta di 12,5 miliardi di euro, nel 2016 erano stati 14,4 miliardi. Ciò significa che è diminuita nelle nostre bollette la componente A3 che riguarda gli oneri relativi all’incentivazione degli impianti. Nel complesso il GSE ha destinato 14,7 miliardi di euro al sostegno della sostenibilità, di cui 12,5 miliardi per l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, 1,6 miliardi per l’efficienza energetica e rinnovabili termiche e 0,6 miliardi relativi ai biocarburanti. Nel complesso al 31 dicembre 2017 gli impianti entrati in esercizio risultano 2.990 (265 MW, di cui 187 MW ad accesso diretto, 68 MW iscritti ai registri e 10 MW ad asta): per la maggior parte si tratta di eolici (79%), seguiti da idroelettrici (11%) e impianti a bioenergie (9%). L’energia incentivata nel 2017 risulta essere pari a 252 GWh, per un costo di 48 milioni di euro. Per quanto riguarda il fotovoltaico, nel corso del 2017 è stata gestita l’erogazione degli incentivi ai 549.114 impianti (17.502 MW) ammessi ai diversi Conti Energia: l’incentivazione dei 22,1 TWh di energia prodotti ha comportato un costo di 6,4 miliardi di euro, con un aumento di circa 400 mln€ rispetto al 2016, principalmente per effetto di migliori condizioni di irraggiamento. Considerando le ricadute occupazionali lo studio del GSE parla di 38.000 lavoratori a tempo indeterminato nel settore delle rinnovabili elettriche e circa 34.000 nel settore delle rinnovabili termiche, cui si aggiungono per il 2017 16.000 lavoratori temporanei nel settore elettrico e 31.000 per il settore termico, impiegati soprattutto per l’installazione di nuovi impianti. Il Presidente del GSE, Francesco Sperandini, presentando il Rapporto ha sottolineato che l’Italia ha raggiunto dei risultati importanti e strategici per lo sviluppo futuro, superando gli obiettivi europei al 2020 con sei anni di anticipo e continuando a investire in un futuro più sostenibile attraverso per esempio l’approvazione della SEN che definisce precisi obiettivi al 2030, ovvero la riduzione dei consumi finali di 10 Mtep e 28% di consumi coperti da rinnovabili. Sul fronte dell’Efficienza energetica il GSE, a fronte di 5.695 richieste, ha riconosciuto 5,8 milioni di Certificati Bianchi, il 62% di questi in ambito industriale e il 31% in ambito civile, permettendo in questo modo un risparmio di quasi 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Qualcosa cambia anche in tema di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, con il Conto termico il GSE ha ricevuto 43.227 richieste, che corrispondono a circa 180 milioni di euro di incentivi, dei quali 62 milioni di euro relativi a interventi di efficienza a energetica della Pubblica Amministrazione. Il GSE che ha anche un ruolo di responsabile del collocamento delle quote di CO2 italiane, lo scorso anno ha messo all’asta sulla piattaforma comune europea circa 95 milioni di quote di emissione, con un ricavo totale destinato al bilancio dello Stato di 550 milioni di euro. Lo scorso anno il GSE ha condotto, nell’ambito dell’attività di controllo degli impianti incentivati, 5.260 accertamenti (il 37% con sopralluoghi e il 63% documentali), con un incremento del 19% rispetto al 2016. Scarica il Rapporto 2017 delle attività del Gestore dei Servizi Energetici Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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