Il Ferrero Technical Center avanza

Ad Alba procedono i lavori di costruzione del polo dell’innovazione voluto dalla multinazionale alimentare. Il progetto è di Frigerio Design Group. Un’architettura industriale semplice e lineare, ispirata ai principi della bioclimatica e integrata nel paesaggio. Entro l’anno la consegna delle opere

A cura di: Pietro Mezzi

Indice degli argomenti:

• Un’architettura semplice e lineare
• La relazione con il territorio
• Sostenibilità e comfort
• Frigerio Design Group

Proseguono i lavori di realizzazione del nuovo polo di ricerca del gruppo alimentare Ferrero. Ad Alba, sede storica della società, il progetto ideato dallo studio genovese Frigerio Design Group sta diventando realtà.

Si tratta del Ferrero Technical Center, uno spazio di innovazione in cui troveranno posto storia, ricerca e know-how del gruppo.

Il centro nasce dall’esigenza di riunire le attività di engineering dell’azienda, in particolare quelle destinate alla progettazione dei nuovi impianti di produzione, e dell’officina, attualmente collocata in un’area esterna allo stabilimento.

Il progetto è frutto di un concorso di architettura a inviti del 2017, a cui hanno fatto seguito il progetto esecutivo e l’inizio dei lavori avvenuto lo scorso anno.

Lo studio di Enrrco Frigerio ha proposto un’architettura industriale integrata nel paesaggio, capace di rispondere ai parametri della sostenibilità ambientale, con un nuovo edificio in grado di affiancare le funzioni direzionali e quelle operative.

Un’architettura semplice e lineare

Nel nuovo polo, un edificio bioclimatico e a energia quasi zero (Nearly zero energy building) di 12.700 metri quadrati, potranno lavorare oltre 200 dipendenti.

A ispirare il lavoro dei progettisti sono stati il panorama, la natura e i colori delle Langhe, caratteri che sono stati reinterpretati attraverso geometrie astratte nelle tonalità calde del giallo e del rosso.

Si tratta di un’architettura semplice e lineare, che cela alla vista impianti e parti tecniche. Il volume compatto massimizza tutti gli apporti passivi e limita le risorse per la sua gestione e manutenzione, ospitando nella parte inferiore le aree destinate alla produzione e in quella superiore gli uffici. La convivenza delle diverse funzioni si esprime attraverso superfici cieche in basso e trasparenti in alto.

Sicurezza e comfort sono gli altri valori su cui si sviluppa l’intera architettura, pensata nel nome della qualità totale e capace di rispondere ai principi della manifattura 4.0: automazione e interconnessione, reciprocità uomo-macchina e inserimento in uno specifico ecosistema.

La tecnologia, presente in ogni aspetto del nuovo polo, non è mai ostentata, ma sempre integrata in un’architettura riconoscibile e rassicurante.

La relazione con il territorio

Nel progetto di Frigerio la natura, i colori, il panorama diventano parte dell’architettura, generando una relazione empatica con il contesto. Porzioni di paesaggio e geometrie naturali del territorio vengono astratte per fissare l’edificio e la sua facciata.

Trasparenze e opacità definiscono un’architettura iconica: le aree destinate agli uffici, ubicate all’ultimo piano, si caratterizzano per le facciate trasparenti, mentre quelle che ospitano officina e impianti, ai piani inferiori, sono nascoste alla vista.

Il grande atrio, interamente vetrato, si sviluppa su un’estremità del volume per tutta l’altezza, con un’importante scala a collegare i tre piani dell’edificio.

Tutte le parti tecniche e gli impianti sono integrati nelle facciate o celati all’interno del mezzanino tecnico.

La struttura è completata da un tetto aggettante e un porticato con frangisole realizzato con pale a sezione ellittica, a protezione dai raggi solari delle vetrate degli uffici.

L’officina è pensata con una pianta regolare, essenziale, con strutture a vista di colore bianco. Le aperture delle facciate catturano la luce naturale e proteggono dall’irraggiamento diretto del sole. Sono simili a branchie, che permettono all’edificio di respirare. Per migliorare l’insonorizzazione degli ambienti e contenere l’inquinamento acustico, i pannelli di rivestimento esterno di quest’area sono dotati di faccia interna microforata e fonoassorbente,

Gli uffici, collocati all’ultimo piano, sono realizzati con vetrate e aperture verso l’esterno, con pochi elementi fissi e geometrie coordinate, capaci di offrire la massima flessibilità.

I materiali e i colori riproducono il paesaggio e la natura che circondano l’edificio, rendendo gli uffici un landscape in quota.

Sei aree verdi, denominate “giardini volanti”, sono state inserite per assolvere la funzione bioclimatica, acustica ed estetica, e assicurare una migliore qualità sensoriale e l’illuminazione naturale, permettendo al tempo stesso di integrare nella vita lavorativa momenti di relax e incontro.

Sostenibilità e comfort

L’edificio è stato pensato per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica. Il volume è compatto, realizzato con materiali industriali, in prevalenza montati a secco: massimizza tutti gli apporti passivi (luce, aria e soleggiamento) e limita al minimo le risorse per la gestione e la manutenzione, contribuendo al tempo stesso a un’identità chiara e definita.

Un impianto fotovoltaico in copertura garantisce una produzione di energia pari a 300 kW di picco.

Nelle mezze stagioni, grazie ad aperture contrapposte, gli ambienti potranno essere ventilati naturalmente.

Gli uffici saranno climatizzati con sistemi radianti a soffitto, che funzionano a 40° rispetto ai canonici 70°, e svolgono anche la funzione di controllo acustico degli ambienti.

Per contenere l’inquinamento luminoso, i parcheggi esterni saranno illuminati con un sistema intelligente, che si accende solo in presenza di traffico.

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Frigerio Design Group

Dopo un’esperienza lavorativa nel workshop di Renzo Piano, nel 1991 Enrico Frigerio fonda a Genova il suo studio. Tra i suoi progetti più significativi figurano la tribuna ecologica dell’autodromo di Imola (1991-1992), la sede Sambonet a Orfengo (2000-2004), le centrali elettriche del gruppo svizzero Axpo (2002-2008), il centro sportivo Ferdeghini dello Spezia Calcio (2012-2013), la nuova stazione elettrica Terna a Capri (2012-2017), l’Headquarter Crèdit-Agricole Green Life a Parma (2008-2018), la nuova sede Zamasport. Nel 2020 lo studio ha concluso i lavori dell’Headquarter Arcaplanet di Carasco e il complesso residenziale di piazza Aviatori d’Italia a Saronno. Sono invece in corso i lavori del Ferrero Technical Center ad Alba e il refitting degli uffici della Rosenthal a Selb, in Germania. Nel 2021 Frigerio ha vinto il concorso “I Nuovi Spazi per l’Energia” per la transizione ecologica della centrale Enel di Fusina.

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