Successi e limiti dell’ecobonus condomini

Renovate Italy partendo dai dati dell’ultimo rapporto Enea dedicato all’ecobonus, ci offre un’analisi dello strumento delle detrazioni fiscali con un focus sugli interventi di riqualificazione dei condomini

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Partendo dall’ultimo Rapporto realizzato dall’Enea nel 2013 dedicato alle detrazioni fiscali specifiche per gli interventi di risparmio energetico, Renovate Italy ci propone una approfondita analisi per comprendere l’efficiacia di uno strumento allargato anche agli interventi di riqualificazione profonda dei condomini, ovvero quelli con la migliore efficacia ed efficienza economica, ma che finora non sono stati realizzati.

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Distribuzione delle domande a valere sullecobonus (fonte: Rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica (2013)

Come si vede dalla tabella che si riferisce al rapporto Enea del 2013, in alcuni ambiti l’ecobonus ha avuto un grande successo: gli interventi di sostituzione finestre e di sostituzione di impianti di riscaldamento, insieme rappresentano infatti più del 90% di tutte le domande presentate.

Viceversa Renovate Italy fa notare che le riqualificazioni globali e gli interventi sull’involucro opaco, necassari per realizzare una riqualificazione profonda (deep renovation) degli edifici, sono stati scarsamente incentivati. Le altre azioni permettono infatti di risparmiare contenuti quantitativi di energia, e dunque non si possono definire come “riqualificazione profonda”.

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Analisi economica degli interventi a valere sullecobonus (fonte: Rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica (2013).

La coibentazione è l’intervento con la migliore efficacia, perchè permette di risparmiare 4 volte l’energia risparmiata grazie alla sostituzione dell’impianto termico.
Grazie alla coibentazione dell’involucro opaco è possibile ottenere importanti diminuzioni dei consumi energetici, in caso contrario non si realizza alcuna riqualificazione profonda ma semplicemente una sostituzione di singole tecnologie.

La tabella (in particolare l’ultima colonna) rivela anche l’efficienza economica dei singoli interventi, ovvero quanto è costato risparmiare quella quantità di energia. Gli interventi di coibentazione risultano secondo soli all’installazione di un impianto solare termico, ma con una efficienza superiore a quella dei restanti interventi, che hanno finora beneficiato dell’ecobonus. “Questo perché ai fini dei calcoli, si è considerato che l’isolamento abbia una vita utile pari a 15-20 anni, mentre è noto che è di diverse decine di anni”.

La due tabelle precedenti sintetizzano i motivi per i quali è stato necessario introdurre l’ecobonus condomini, un nuovo incentivo, apposito per la coibentazione, grazie al quale ci si augura di ottenere elevati risparmi di energia con una elevata efficienza economica.

Gli incentivi attuali hanno stimolato in particolare alcuni interventi di sostituzione tecnologica, assicurando vantaggi ambientali, sociali ed economici (tra i quali la crescita del PIL), ma in misura di molto inferiore rispetto a quanto avrebbero generato interventi di coibentazione dell’involucro e di deep renovation (si vedano le ultime due righe della prime Tabella).

Con l’introduzione dell’ecobonus condomini, esistono ora tre diversi incentivi per riqualificare un condominio:

  • detrazioni fiscali del 50% per rinnovo edilizio (ristrutturazione/manutenzione);
  • ecobonus tradizionale (detrazioni fiscali del 65%);
  • ecobonus condomini (detrazioni fiscali del 70-75%).

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L’ultima colonna rappresenta il costo massimo che lo Stato deve sostenere se l’intervento beneficia di quello specifico incentivo.

Come si vede, l’incentivo più economico per lo Stato è proprio l’ecobonus condomini (ultime due righe), se da una parte ha una intensità di contribuzione più alta (70-75% contro 50-65%) dall’altra ha massimali decisamente più bassi, stabiliti su suggerimento degli stessi operatori economici e dunque assolutamente congrui con i reali costi di questo tipo di intervento.

Per le famiglie ed i cittadini, l’ecobonus condomini dà la possibilità di cedere il corrispettivo credito, in modo da trasformarlo in uno sconto sul costo dell’intervento (che ricordiamo, è più elevato di quello degli altri interventi e rappresenta la principale barriera all’esecuzione di questo tipo di interventi).

Questa possibilità, che rappresenta la maggiore novità dell’ecobonus condomini ed è stata pensata appositamente per questo tipo di interventi non è ancora fruibile perchè siamo ancora in attesa delle indicazioni operative.

Renovate a questo proposito si augura che non vengano modificate le fondamenta stesse dell’incentivo, con il rischio che vengano stimolati non più le deep renovation ma gli interventi più semplici.

“Il rischio è sempre quello di legare l’incentivo alla classe energetica che porterebbe il mercato non verso la deep renovation ma verso interventi semplici, di sola sostituzione tecnologica, nei quali la coibentazione ed i lavori prettamente edili sono limitati al minimo necessario per raggiungere una determinata classe energetica. In questo modo, muterebbe drasticamente il senso dell’incentivo, facendo perdere gran parte dei vantaggi in termini di sviluppo del PIL, dell’occupazione e di tutela ambientale”.

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