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Al centro delle politiche economiche per la ripartenza del Bel Pese deve esserci la sostenibilità coerentemente con le politiche del Green Deal europeo e italiano sostenute anche dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Ne è convinto il WWF che ha inviato al Governo il documento “Il Mondo che Verrà nasce ora – Scelte sostenibili al centro del rilancio del Paese” con le 50 proposte concrete, declinate in 18 diversi settori, che dovrebbero essere inserite nel Piano di rilancio del Paese che il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri ha anticipato sarà definito il prossimo settembre. Prima di tutto secondo l’associazione ambientalista, le nuove politiche per la ripartenza dell’Italia, devono razionalizzare il più possibile le procedure amministrative, definire con certezza i principali interventi di interesse nazionale, considerando l’utilità sociale, quella ambientale e la redditività; è inoltre fondamentale il consumo 0 di suolo. Cosa chiedono le 50 proposte del WWF Scelte concrete per l’uscita dai combustibili fossili attraverso per esempio l’approvazione di una legge quadro nazionale sul clima con obiettivi precisi e ambiziosi e assicurando il giusto sostegno allo sviluppo delle energie rinnovabili. Strumenti per mettere in sicurezza il capitale naturale del Paese e limitare il consumo di suolo, per esempio realizzando un Piano Nazionale di Restoration, di ripristino e rinaturalizzazione di ecosistemi, a cui destinare almeno il 10% dei Fondi europei destinati all’Italia dall’EU Recovery Fund e dall’European Green Deal. Si dovrebbero inoltre prevedere misure economiche e detrazioni per la tutela del patrimonio naturale e della biodiversità. Tutelare il nostro Pianeta Blu, il nostro mare, attraverso una gestione sostenibile della pesca e il rafforzamento della rete di Aree Marine Protette. Favorire il processo di selezione delle grandi opere pubbliche, riformando l’istituto del Dibattito Pubblico per le opere prioritarie e definire le priorità nel settore dei trasporti definendo un Piano Nazionale della Mobilità che punti alla decarbonizzazione dei trasporti, incentivando il trasporto su gomma e dotando il paese in maniera diffusa di colonnine di ricarica delle auto elettriche. Progettare città resilienti che si muovono bene, grazie al potenziamento dei sistemi di trasporto collettivo e integrato, creando piattaforme urbane per la raccolta delle merci (City Logistics) e progettando interventi di riqualificazione urbana profonda a consumo 0 di suolo. Risanare e recuperare le grandi aree inquinate, definendo una strategia per intervenire velocemente sui 30mila siti individuati dalle regioni che sono da bonificare e mettere in sicurezza il territorio; a partire da interventi di di rinaturazione lungo i nostri fiumi per ridurre il rischio idrogeologico. Impostare una nuova politica industriale 4.0 che acceleri la decarbonizzazione e la modernizzazione dei settori produttivi energivori. Favorire l’economia circolare introducendo il principio di responsabilità finanziaria per la gestione virtuosa dei materiali da riciclare, recuperare e riutilizzare. E poi ancora il WWF chiede di realizzare un turismo sostenibile capace di valorizzare ricchezza naturalistica e paesaggistica del Paese; incentivare un’agricoltura sostenibile; gestire responsabilmente il nostro patrimonio forestale attraverso il sostegno alle iniziative di gestione bio-economica responsabile del patrimonio boschivo; ridurre l’uso della plastica; pensare ad un ruolo virtuoso della Pubblica Amministrazione; spendere di più e meglio per in R&S per lo Sviluppo Sostenibile, considerando che attualmente la nostra spesa pubblica per questo scopo è solo lo 0,5% del PIL (Il WWF chiede di arrivare all’0,82% come in Germania); assegnare un ruolo dinamico alla scuola, promuovendo progetti volti allo sviluppo sostenibile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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