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A cura di: Arch. Elena Lucchi Linda Toledo Ing. Angelo Margutti Alberto Ferrero Questo articolo vuole presentare una panoramica del progetto BIPV meets History che mira a creare nuove prospettive di business nei territori transfrontalieri tra Italia e Svizzera per la filiera del fotovoltaico integrato (BIPV) nel recupero del patrimonio edilizio storico e del paesaggio, rispondendo alle politiche europee, nazionali e locali in fatto di efficienza energetica e di tutela del patrimonio culturale. Centrale a questo fine è l’analisi del contesto legislativo, normativo e procedurale, l’individuazione delle barriere e delle potenzialità di mercato e la stima del potenziale solare di un’area di confine. Queste analisi ci permettono di individuare all’interno del progetto le possibilità di sviluppo di tale mercato. L’approccio fondamentale è il coinvolgimento di tutti gli utenti e questo ci permette di aumentare la conoscenza e rimuovere gli ostacoli che rallentano la diffusione delle tecnologie BIPV in questi contesti. Il progetto sta attualmente raccogliendo casi di studio esemplari a livello europeo e internazionale (sia a carattere architettonico sia aziendale), che permetteranno di definire criteri guida e strumenti per favorire la diffusione del BIPV. Inoltre, il progetto presta molta attenzione alla disseminazione dei risultati e a training con il materiale sviluppato per contribuire al trasferimento tecnologico e culturale su tutta la catena del valore, creando uno strumento operativo replicabile nelle diverse aree transfrontaliere. Tra i risultati più significativi troviamo la Piattaforma BIPV Eurac. La piattaforma contiene una collezione di edifici realizzati, immagini, dati, spunti per diffondere la conoscenza sul BIPV tra progettisti, costruttori e specialisti dell’energia. Tutti gli utenti registrati possono inserire i propri casi studio e prodotti e in questo modo la piattaforma è costantemente aggiornata con casi studio e nuovi prodotti esistenti sul mercato per mezzo di un bottom-up approach di informazione mediata dagli esperti di Eurac. Un altro prodotto significativo del progetto consiste nel Premio Speciale Architettura Solare in contesti di pregio dedicato al risanamento energetico di un edificio storico o di un’opera inserita in un luogo di alto valore architettonico, paesaggistico o naturalistico, che utilizzi il fotovoltaico integrato (BIPV). Hanno concorso progetti realizzati in Italia e in Svizzera e nel dicembre 2020, il Premio speciale Architettura solare in contesti di pregio è stato assegnato al Parco urbano isola della Certosa Venezia commissionato da VDV Srl, progettato da Sofia Tiozzo Pezzoli e realizzato da Solmonte Srl – GruppoSTG. Un importante strumento realizzato all’interno del progetto è la Mappa interattiva BIPV meets History. Questa mappa interattiva offre una panoramica aggiornata dei principali attori del fotovoltaico integrato nell’architettura storica e in contesti di pregio. Specifiche informazioni di contatto relative alle tre macrocategorie di interesse: (a) produttori, (b) enti pubblici e privati, e (c) progettisti, possono essere facilmente ottenute attraverso filtri tematici appositamente creati. Una funzione di ricerca testuale aiuta un’agevole consultazione per nome. Tra i più recenti eventi, il 14 luglio 2021 si è tenuta la conferenza “Architettura solare e patrimonio culturale” presso la Fiera ECOMED Green Expo del Mediterraneo di Catania. La conferenza, organizzata congiuntamente da Università di Catania ed Eurac Research, è stata moderata dal Prof. Francesco Nocera. Durante l’evento si sono susseguiti una serie di interventi non solo di alto valore scientifico ma anche di forte ispirazione per progettisti. Tra loro abbiamo ascoltato il Prof. Maurizio Cellura (Università di Palermo, coordinatore della Fisica Tecnica Sicilia – Reggio Calabria) che ci ricorda la lunga contesa tra coloro che sostengono BIPV e coloro che pensano che si muti la morfologia dell’edificato storico, sottolineando che forse “in media sta la virtù”. Inoltre, si è sottolineato il necessario passaggio di scala tra edificio e quartieri per ottenere comunità energetiche e il ruolo della divulgazione scientifica come azione nevralgica per decarbonizzare il parco edilizio esistente. L’intervento dell’Ing. Anita Astuto (Legambiente Sicilia – Responsabile Energia e Clima e presidente del Circolo Il Cigno C.E.A. di Caltagirone) ha presentato poi l’iniziativa “Sicilia Carbon Free“, ovvero la campagna di Legambiente Sicilia per emissioni zero al 2040. In questo contesto , si è ricordato il ruolo essenziale dell’informazione nella sensibilizzazione verso le tematiche ambientali, collegando le odierne aspirazioni della Renovation Wave con i temi di povertà energetica e i nessi con il New European Bauhaus. La conferenza è poi proseguita con l’intervento del Prof. Antonio Terrasi (Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania). Il suo intervento si è focalizzato in concetti di circolarità e di energia grigia, in particolare riguardo all’utilizzo del silicio, sottolineando che il fine vita dei materiali edilizi non può più essere ovviato. Infine, il Dr. Mario Pagliaro (Centro Nazionale Ricerca – Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati) ha affrontato il tema dell’integrazione solare nel territorio siciliano, sottolineando che la Sicilia ha un potenziale solare che coprirebbe attorno al 40% dei fabbisogni elettrici. Il progetto prevende la preparazione di materiali scientifici per favorire la conoscenza, la diffusione e l’utilizzo di tecnologie BIPV in contesti di pregio, quali linee guida operative. Inoltre, è previsto lo sviluppo di modelli di business atti a proporre soluzioni innovative per consentire l’esecuzione di impianti BIPV a un costo favorevole e con garanzie di qualità e sicurezza. La valutazione della fattibilità economica di un progetto andrà oltre i classici parametri (payback-time, internal rate of return, net present value), quantificando il valore aggiuntivo in termini di prestigio, qualità del costruito e co-benefits. Il progetto BIPV meets History è un’operazione co-finanziata dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera. Il progetto viene realizzato da Eurac Research (capofila italiano) e dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana – SUPSI (capofila svizzero), e Regione Lombardia. Completano un’ampia partnership di eccellenza, qualità e innovazione nel settore industriale nell’area del Canton Ticino, legata alla catena di fornitura fotovoltaica con aziende come SUNAGE e Solar Retrofit e con istituzioni regionali come l’Associazione TicinoEnergia che lavora a sostegno della politica energetica cantonale, operando nei settori dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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