Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
Inondazioni, ondate di calore e crisi climatica: in l’Europa il 2023 è stato l’anno nero per il clima 08/05/2024
Le soluzioni Viessmann per l’efficienza energetica, in linea con la direttiva “Case Green” 16/05/2024
Pompa per il vuoto testo 565i: la soluzione per l’evacuazione degli impianti di condizionamento 14/05/2024
Indice degli argomenti Toggle Il 2022 segnato da caldo, siccità e incendiTemperatureGhiacciaiTemperature del mareEnergia e rinnovabiliEnergia nucleare L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (World Meteorological Organization – WMO) ha pubblicato, in collaborazione con il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S), la seconda edizione dell’European State of the Climate report 2022, che analizza l’impatto del cambiamento climatico, a livello economico, sanitario e ambientale sul Vecchio Continente, che si sta riscaldando più rapidamente del resto del mondo. L’Europa, infatti, dagli anni ’80 si sta riscaldando in misura doppia rispetto alla media globale, nel 2022 ha raggiunto i 2,3 °C al di sopra della media preindustriale (usata come riferimento per l’Accordo di Parigi). Ma la buona notizia è che lo scorso anno per la prima volta fotovoltaico ed eolico, con il 22,3%, hanno generato più elettricità dei gas fossili, al 20%. Il Rapporto è stato pubblicato in concomitanza con la 6a Conferenza europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici tenutasi a Dublino (European Climate Change Adaptation Conference). I servizi climatici – che comprendono la raccolta di dati, il monitoraggio, l’analisi, le previsioni e le proiezioni delle variabili climatiche – svolgono un ruolo chiave nel sostenere la transizione energetica globale per raggiungere le emissioni 0 e per garantire la resilienza dei sistemi energetici agli shock legati al clima. Secondo un’indagine sui Servizi Meteorologici e Idrologici Nazionali (NMHS) condotta dall’OMM, l’83% degli membri in Europa ha dichiarato di fornire servizi climatici per l’energia, anche se, in realtà, meno della metà fornisce previsioni climatiche per il settore energetico. Il 2022 segnato da caldo, siccità e incendi Lo scorso anno, come purtroppo sappiamo, è stato caratterizzato da ondate di caldo estremo, siccità, scarsità di precipitazioni seguita da piogge abbondanti, inondazioni e incendi. Le temperature della superficie del mare in tutta Europa hanno raggiunto nuovi record, come lo scioglimento dei ghiacciai. L’intensificarsi di tali fenomeni ha impatti sempre più significativi per l’offerta, la domanda e le infrastrutture di rete che garantiscono la sicurezza del sistema energetico dell’Europa. Carlo Buontempo, direttore del Servizio Cambiamenti Climatici di Copernicus, ha spiegato che “il caldo record vissuto dagli europei lo scorso anno è stato uno dei principali fattori dell’aumento di decessi legati al clima in Europa”. Le previsioni ci dicono che tali eventi saranno sempre più frequenti e intensi in tutta la regione. Secondo i dati, nel 2022 i rischi meteorologici, idrologici e climatici in Europa hanno provocato 16.365 vittime e colpito direttamente 156.000 persone. “Nel 2022, molti Paesi dell’Europa occidentale e sud-occidentale hanno registrato l’anno e l’estate più calda di sempre – ha dichiarato il Segretario generale dell’OMM, Prof. Petteri Taalas. Come conseguenza le alte temperature hanno esacerbato le già gravi condizioni di siccità, alimentato violenti incendi e provocato molti decessi”. Sono diversi i Paesi, tra cui Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito, che nel 2022 hanno registrato l’anno più caldo di sempre. Gli eventi estremi avvenuti in Europa nel 2022. I numeri dell’impatto di alcuni potrebbe non essere definitivo a causa dell’indisponibilità dei dati. Temperature La temperatura media annuale del 2022 per l’Europa è stata tra la seconda e la quarta più alta mai registrata, con un’anomalia di circa 0,79 °C rispetto alla media 1991-2020, mentre le precipitazioni sono state inferiori alla media in gran parte del Vecchio Continente. Si è trattato per esempio del quarto anno più secco di seguito nella penisola iberica; il Regno Unito e il Belgio hanno registrato il periodo più asciutto da gennaio ad agosto dal 1976, con conseguenze significative per l’agricoltura e la produzione di energia. Ghiacciai I ghiacciai europei hanno perso un volume di circa 880 km3 di ghiaccio dal 1997 al 2022. Le Alpi sono state le più colpite, con una riduzione media dello spessore del ghiaccio di 34 metri. Nelle Alpi europee in un solo anno si è registrata la peggior perdita di massa a causa delle scarse nevicate e dell’estate particolarmente calda. La perdita di ghiaccio della calotta glaciale della Groenlandia, che è proseguita anche nel 2022, ha contribuito per circa 14,9 mm all’innalzamento del livello medio globale del mare. Temperature del mare Le temperature medie della superficie del mare nell’area dell’Atlantico settentrionale sono state le più calde mai registrate e ampie zone marine sono state colpite da ondate di calore marino forti o addirittura gravi ed estreme. I tassi di riscaldamento della superficie degli oceani, in particolare nel Mediterraneo orientale, nel Mar Baltico, nel Mar Nero e nell’Artico meridionale, sono stati più di tre volte superiori alla media globale. Tali ondate di calore hanno provocato l’estinzione di alcune specie, l’emigrazione di altre, l’arrivo di nuove specie invasive, con impatti sugli ecosistemi e sulla biodiversità. Energia e rinnovabili L’UE si è impegnata a raggiungere con le rinnovabili almeno il 42,5% del consumo totale di energia entro il 2030 – quasi il doppio dei livelli del 2019. Secondo la European Electricity Review di EMBER, nel 2022 l’energia eolica e solare hanno generato il 22,3% dell’elettricità dell’UE, superando per la prima volta i combustibili fossili (20%) e l’energia da carbone (16%), grazie soprattutto alla crescita della capacità di energia fotovoltaica. Inoltre, la radiazione solare (variabile importante per il fotovoltaico) nel 2022 è stata la più alta dall’inizio delle registrazioni nel 1983, superando del 4,9% la media 1991-2020. I fattori meteorologici, che hanno una variabilità stagionale, impattano sull’andamento delle rinnovabili: la media mensile della velocità del vento (che influenza l’eolico) può variare da -40% a +80%, le precipitazioni (idroelettrico) ±30% e la radiazione solare superficiale ±15%. L’energia solare e quella eolica tendono a completarsi a vicenda nel corso dell’anno: la radiazione solare è più elevata nella metà estiva dell’anno, mentre l’intensità del vento è solitamente maggiore in inverno. Tra il 1991 e il 2020 la radiazione solare superficiale è aumentata, mentre non c’è un trend significativo per quanto riguarda vento e precipitazioni. Energia nucleare Negli ultimi 3 decenni sono aumentate le interruzioni delle operazioni nucleari a causa delle condizioni climatiche avverse (tra cui bassi flussi fluviali e aumento delle temperature), anche se rappresentano ancora una percentuale contenuta delle interruzioni complessive. In caso di peggioramento degli scenari climatici a lungo termine, l’Europa meridionale potrebbe registrare uno dei maggiori aumenti delle temperature estreme superiori a 40 °C e del numero di giorni consecutivi di siccità, il che richiede, per gli impianti ancora in funzione, un aumento della sicurezza. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
21/05/2024 REbuild 2024, linee guida per una nuova agenda del costruire A cura di: Raffaella Capritti Il 14 e 15 maggio 2024 torna a Riva del Garda REbuild, evento di riferimento per ...
20/05/2024 Giornata mondiale delle api, tutti noi dipendiamo dalla loro sopravvivenza A cura di: Raffaella Capritti Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api, istituita dall'ONU per sensibilizzare l'opinione pubblica ...
17/05/2024 Direttiva Case Green: potenziale di 150-200 GW di fotovoltaico sui tetti dell'UE Secondo SolarPower Europe grazie alla nuova direttiva Case Green sui tetti dell'UE si potranno installare tra ...
16/05/2024 300 sensori IoT a Milano per monitorare inquinamento e piante A cura di: Federica Arcadio 300 sensori IoT, posti su altrettante piante alla Biblioteca degli Alberi di Milano, aiuteranno a monitorare ...
15/05/2024 Smog in Lombardia, l'allevamento responsabile del 25% dell'inquinamento A cura di: Tommaso Tetro Un nuovo studio evidenzia che l'allevamento contribuisce fino al 25% sullo smog in Lombardia, una delle ...
14/05/2024 In Giappone la prima pellicola fotovoltaica impermeabile e ultraflessibile A cura di: Tommaso Tautonico In Giappone è stata prodotta una pellicola fotovoltaica organica da 3 μm di spessore che mantiene ...
13/05/2024 Rinnovabili, crescita dell’87% nel 2023 ma Anie lancia l’allarme: “Non basta, tanti provvedimenti ancora da emanare” A cura di: Giorgio Pirani Anie Rinnovabili: +87% per le rinnovabili nel 2023, soprattutto il fotovoltaico, ma c’è ancora molta lentezza ...
10/05/2024 Il ruolo delle città europee per combattere il cambiamento climatico A cura di: Raffaella Capritti La maggior parte degli europei vive in aree urbane e le città svolgono un ruolo fondamentale ...
08/05/2024 DL Agricoltura: niente impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi A cura di: Raffaella Capritti Approvato il decreto che fissa severe restrizioni all'installazione di nuovi impianti fotovoltaici su terreni agricoli produttivi. ...
06/05/2024 International Energy Agency: la capacità fotovoltaica raggiunge 1,6 TW A cura di: Tommaso Tautonico Nel 2023 il fotovoltaico ha rappresentato il 75% di tutta la nuova capacità da rinnovabili. La ...