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img by mase.it Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno siglato un accordo da 1 miliardo di euro per progetti dedicati alle energie rinnovabili e alle infrastrutture energetiche. La firma, avvenuta ad Abu Dhabi durante la Settimana della Sostenibilità, sancisce una collaborazione che ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza energetica, accelerare la transizione verde e consolidare il ruolo dell’Italia come hub energetico nel Mediterraneo. L’intesa – firmata dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, da Sultan Al Jaber, ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati e presidente di Masdar, e da Belinda Balluku, vice primo ministro e ministro delle Infrastrutture e dell’Energia albanese – prevede lo sviluppo di progetti su larga scala in Albania, con attenzione in particolare a fotovoltaico, energia eolica e sistemi ibridi dotati di batterie per l’accumulo energetico. Secondo la premier Meloni, presente al momento della firma dell’accordo, il Mediterraneo può diventare il fulcro di una nuova diplomazia energetica: “Lo sviluppo delle interconnessioni è la chiave di volta per moltiplicare le occasioni di cooperazione, generando benefici condivisi per tutti”. L’accordo tripartito prevede la creazione di un cavo sottomarino tra Albania e Italia, che trasporterà energia verde prodotta nei Balcani verso lo Stivale. Questo progetto si inserisce in una visione più ampia di connessione tra Asia, Golfo, Nord Africa ed Europa, con l’obiettivo di creare un sistema energetico globale interconnesso e sostenibile. La Premier in conferenza stampa ha ricordato l’impegno del Governo italiano a sostegno della transizione energetica e il possibile ruolo del nostro paese come “snodo strategico per i flussi energetici tra l’Europa e l’Africa, in grado di far incontrare l’offerta, esistente e potenziale, del Continente africano e la domanda europea di energia“, citando iniziative come il “SoutH2 Corridor” per il trasporto di idrogeno verde dal Nord Africa all’Europa e il progetto Elmed tra Italia e Tunisia, “che prevede la realizzazione di un cavo di circa 220 chilometri ad alta tensione e in corrente continua della potenza di 600 MW“. Il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha sottolineato l’importanza del partenariato tripartito: “Questo accordo rafforza la posizione dell’Italia come ponte energetico tra Europa e Mediterraneo, e dimostra che raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici fissati a Dubai durante la COP28 è possibile solo attraverso il coordinamento globale e la cooperazione in materia di energia verde”. Il mix energetico a sostegno della transizione sostenibile Meloni ha insistito sull’importanza di un approccio pragmatico e non ideologico alla transizione energetica: “Non possiamo inseguire la decarbonizzazione al prezzo della desertificazione economica”. Secondo questa visione, la transizione deve prevedere un mix energetico equilibrato, che comprenda non solo energie rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno verde e tecnologie avanzate come la fusione nucleare. La Premier ha anche commentato l’impatto crescente della digitalizzazione sul fabbisogno energetico: “Algoritmi sempre più sofisticati, come quelli dell’intelligenza artificiale, richiedono quantità di energia sempre più imponenti. Questo spingerà al rialzo la domanda globale di energia, esercitando ulteriore pressione sulle infrastrutture”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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