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Indice degli argomenti Toggle CAM EPC: cosa prevede il decretoLe procedure di garaLe deroghe alla nuova disciplina e a chi si applicano i CAMQuando entrano in vigore In vigore i CAM per gli appalti per l’efficientamento energetico degli impianti e degli edifici pubblici. Lo prevede il decreto ministeriale del 12 agosto 2024 che rivede i requisiti minimi da rispettare per legge. Le nuove regole sui CAM si applicano agli affidamenti integrati di contratti a prestazione energetica di servizi energetici per i sistemi edifici e/o impianti. Con questo decreto, il governo attua il “Piano nazionale per gli appalti verdi e i criteri di sostenibilità energetica e ambientale”. Obiettivo del decreto è supportare la sostenibilità ambientale nei servizi energetici, riducendo l’impatto ambientale e gli sprechi energetici. CAM EPC: cosa prevede il decreto Con tre articoli e due allegati, è entrato in vigore il decreto 12 agosto 2024 “Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento integrato di un contratto a prestazione energetica (EPC) di servizi energetici per i sistemi edifici-impianti (CAM EPC)“; il DM è diviso in due macro parti, una dedicata al servizio elettrico e una al servizio termico. I nuovi CAM EPC determinano i requisiti ambientali minimi che le stazioni appaltanti devono rispettare per ottenere affidamenti di contratti riguardanti alcuni specifici settori: servizi energetici per gli edifici sistemi tecnici per l’edilizia impianti elettrici L’applicazione dei CAM EPC consentirà di ridurre l’impatto ambientale generato dai consumi degli edifici e degli impianti. Con i nuovi CAM EPC il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica mira a raggiungere un grado più elevato di efficientamento energetico agendo su diversi fronti: migliorando il processo di trasformazione dell’energia primaria, implementando le rinnovabili, riducendo le emissioni climalteranti e dell’impatto ambientale durante il ciclo produttivo. Il testo è stato redatto nel rispetto delle normative europee, che richiedono agli Stati membri più attenzione e sensibilità verso gli aspetti non finanziari (ESG) nelle informazioni fornite dagli operatori economici, tra queste le informazioni sull’impatto ambientale e sulle strategie per rispettare l’ambiente. Inoltre, come prevede il nuovo Codice degli appalti, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti hanno l’obbligo di garantire la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore pubblico. A tal fine la procedura di gara deve essere corredata da una specifica documentazione dalla quale sia possibile evincere il rispetto dei criteri ambientali minimi, differenti per ciascuna tipologia di appalto e/o concessione. Le procedure di gara Il decreto CAM EPC diventa un punto di riferimento per la procedura di gara dei contratti a prestazione energetica (EPC) di servizi energetici per i sistemi edifici-impianti. Ogni servizio – come prevede il testo del decreto – deve riportare in modo chiaro le specifiche tecniche del contratto, l’oggetto, la durata, le varie clausole e controllare i criteri di assegnazione. Nel testo sono descritti anche i “criteri premianti”, cioè i requisiti necessari ad individuare prodotti/servizi con prestazioni ambientali migliori rispetto agli altri concorrenti. Tra i criteri premianti previsti ci sono, ad esempio: il livello di risparmio energetico l’autoproduzione di energia l’utilizzo di sistemi di gestione e monitoraggio l’adozione di protocollo di misura e verifica dei risparmi energetici l’utilizzo della metodologia BIM l’analisi delle emissioni Passando alla procedura di appalto, questa deve avere ad oggetto la messa a norma degli impianti, l’efficientamento energetico e il miglioramento degli standard di salubrità dell’aria. Le deroghe alla nuova disciplina Il decreto prevede anche una ipotesi in cui si può non applicare la nuova disciplina CAM EPC. Si tratta del caso in cui ci si avvalga di un professionista esperto nella gestione energetica il quale, previa analisi, attesti che l’investimento costerebbe di più dei possibili benefici prodotti. A chi si applicano i CAM Come anticipato, i criteri ambientali minimi stabiliti nel nuovo decreto ministeriale trovano applicazione negli affidamenti che hanno ad oggetto contratti EPC Servizio Elettrico (EPC-SE) oppure Servizio Termico – (EPC-ST). Parliamo, per esempio, della gestione e dell’efficientamento degli impianti elettrici o degli impianti termici e la gestione energetica con sistemi hardware e software. Quando entrano in vigore I criteri ambientali minimi per gli appalti dei servizi energetici entreranno in vigore in vigore il 27 dicembre 2024. Con essi la Pubblica amministrazione mira a diventare più attenta alla sostenibilità e a promuovere uno standard qualitativo più elevato nella procedura degli appalti, a beneficio del buon funzionamento, della trasparenza e dell’efficienza energetica del Paese. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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