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Indice degli argomenti: Comunità energetiche: come funziona il bonus fotovoltaico in Sardegna Le agevolazioni in Friuli Venezia Giulia Lombardia, 30 milioni di euro per l’efficienza energetica per le micro e piccole imprese Umbria, 3,2 milioni di euro per il fotovoltaico nelle imprese Comunità energetiche in Toscana Piemonte: bando da 92 milioni per le pmi In Lazio bando per le CER In Campania ricognizione dei tetti degli edifici pubblici Lungo il territorio nazionale ci sono diverse regioni che incentivano le comunità energetiche, ovvero le associazioni tra cittadini, condomini, attività commerciali, imprese e amministrazioni pubbliche per produrre e condividere energia pulita. Questa in genere viene prodotta tramite sistemi geotermici o, più frequentemente, pannelli solari, il cui acquisto e montaggio è agevolato grazie a sconti e detrazioni. Per aderire a questa vantaggiosa possibilità bisogna consultare i siti ufficiali delle amministrazioni regionali e leggere attentamente i bandi. In alcuni casi, ad esempio in Friuli Venezia Giulia, è ancora possibile partecipare, in altri si deve attendere la pubblicazione dei nuovi bandi nel 2023. Comunità energetiche: come funziona il bonus fotovoltaico in Sardegna Nella regione Sardegna l’amministrazione vuole agevolare il passaggio alle fonti di energia rinnovabili mettendo in campo 14 milioni di euro, 7 milioni per il 2023 e altri 7 per il 2024 destinati alle comunità energetiche (2 milioni) e al reddito energetico (5 milioni). La misura è rivolta alle famiglie a basso reddito, sia privati cittadini che condomini. Nel caso la richiesta provenga da un condominio, la regione ha dato il via libera all’installazione dei pannelli solari anche sul lastrico e sulle altre superfici comuni. L’agevolazione consiste nella creazione di un reddito energetico regionale con i contributi per la cessione al GSE. I beneficiari hanno diritto all’autoconsumo gratuito dell’energia senza possibilità di cumulare l’agevolazione con altre misure analoghe statali o regionali. “Il reddito energetico – spiega l’assessore dell’Industria, Anita Pili – consentirà alle famiglie sarde di potersi dotare, nelle proprie abitazioni private, di impianti alimentati con fonti rinnovabili. La dotazione alle comunità energetiche consentirà invece alle amministrazioni comunali di dar luogo all’avviamento delle comunità senza sottrarre risorse dal proprio bilancio”. Le agevolazioni in Friuli Venezia Giulia Il Friuli Venezia Giulia mette in campo 100 milioni di euro per finanziare l’efficientamento energetico dei cittadini residenti. Si tratta di una sorta di Ecobonus a livello regionale, destinato ad abitazioni prima casa, alle seconde e ai complessi condominiali. In questo modo i richiedenti vedranno diminuire sensibilmente il costo delle bollette sfruttando l’autoapprovvigionamento energetico dei pannelli solari. Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha spiegato che “si tratta di contributi regionali per le abitazioni – prima o seconda casa e condomini – da sommare alle detrazioni già previste a livello nazionale, per abbattere drasticamente, se non addirittura annullare il costo per l’installazione di impianti come i pannelli fotovoltaici, che possono garantire un autoapprovvigionamento energetico ai nostri cittadini e ridurre in maniera consistente il costo delle bollette“. La pubblicazione del bando sarà ad inizio 2023, con possibilità di richiedere il bonus retroattivamente, per i lavori eseguiti negli ultimi mesi del 2022. In questo caso le agevolazioni sono cumulabili con altre detrazioni previste a livello nazionale o europeo. Lombardia, 30 milioni di euro per l’efficienza energetica per le micro e piccole imprese Con Decreto 15049 dello scorso ottobre, la Regione ha allargato la platea dei beneficiari del bando “Investimenti per la ripresa 2022: linea efficienza energetica del processo produttivo delle micro e piccole imprese artigiane“, ampliando a tutte le MPMI del settore manifatturiero, artigiane e non artigiane. Con 30 milioni di euro la Regione Lombardia aiuta le piccole e micro imprese colpite dall’aumento del costo dell’energia e che vogliano rendere la propria attività sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Possono partecipare al bando le imprese con sede operativa entro i confini regionali, regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese, in regola con gli obblighi contributivi, per acquistare e installare sistemi di autoproduzione di energia, ovvero: collettori solari termici impianti di microcogenerazione impianti fotovoltaici acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nel sito produttivo acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa, pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso acquisto di sistemi di domotica acquisto di apparecchi LED spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento Il contributo concesso a fondo perduto è pari al 50% delle spese complessive ammissibili nel limite massimo di euro 50.000 per soggetto beneficiario. Le spese ammissibili devono essere di almeno 15.000 euro per interventi da realizzare presso la propria sede e e da rendicontare entro il termine massimo del 30/06/2023. La domanda di contributo può essere inviata fino al 31 gennaio 2023. Umbria, 3,2 milioni di euro per il fotovoltaico nelle imprese In Umbria c’è tempo fino dal 30 gennaio 2023 fino al 28 febbraio 2023 per partecipare al bando per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. In campo ci sono 3,2 milioni di euro: 650 mila euro per le grandi imprese e 2,5 milioni per le PMI. Il bando serve ad agevolare i consumi energetici delle PMI e grandi imprese extra agricole operanti sul territorio regionale. I beneficiari possono richiedere l’agevolazione per acquistare e installare pannelli fotovoltaici, con o senza collegamento ai sistemi di accumulo fino a 100 kw. Gli impianti fotovoltaici potranno essere installati su edifici, pensiline o a terra e potranno essere realizzati presso più sedi dell’impresa fino ad un massimo di 3. Le domande dovranno essere inviate entro i termini stabiliti esclusivamente online. Comunità energetiche in Toscana La Regione ha pubblicato la Legge regionale 28 novembre 2022, n. 42, che ha l’obiettivo di agevolare la realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili, in quanto “punti focali della transizione energetica e strumenti fondamentali per la creazione di nuovi modelli di economia ecologica, basati sul localismo energetico ed il contrasto alla povertà energetica, nonché come efficace contributo al conseguimento degli obiettivi del Green New Deal Europeo”. La Toscana in particolare, all’interno della programmazione regionale in materia di transizione ecologica ed energetica, individuerà contributi e strumenti finanziari, promuoverà iniziative di formazione e accordi con i Comuni, GSE, Terna ed altri soggetti interessati. Per il 2023 e il 2024 la Giunta autorizza la spesa di a la spesa massima di euro 100.000,00 per ciascuna annualità. Per l’allocazione delle risorse saranno seguiti alcuni criteri tra cui la presenza nella CER di soggetti economicamente svantaggiati e di enti proprietari di alloggi di edilizia residenziale pubblica o sociale. Sarà inoltre istituita una piattaforma delle comunità energetiche rinnovabili della Regione Toscana in cui saranno raccolte tutte le informazioni e i dati. Piemonte: bando da 92 milioni per le PMI Comunità energetica agevolate anche in Piemonte dove, lo scorso 6 dicembre 2022, si sono chiuse le domande per ottenere gli aiuti economici. Ciascun richiedente ha a disposizione una cifra compresa tra i 5 e i 10 mila euro, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria. L’amministrazione ha fatto sapere che la misura sarà riproposta anche nel prossimo anno, verosimilmente nello stesso periodo. Nel frattempo la Giunta regionale ha anticipato la pubblicazione di un Bando, sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-27 dedicato all’efficientamento energetico e all’uso delle energie rinnovabili per le PMI, con una dotazione di quasi 92 milioni di euro. Sul sito della regione si legge che sono previste in particolare due azioni: 68 milioni di euro saranno destinati a impianti di cogenerazione ad alto rendimento, razionalizzazione dei cicli produttivi, utilizzo efficiente dell’energia, efficientamento energetico e installazione di sistemi per l’automazione degli edifici, sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico; 23,8 milioni andranno a sostegno della promozione delle energie rinnovabili insieme agli interventi di efficientamento energetico In Lazio bando per le CER E’ aperto fino al 21/02/2023 sulla piattaforma GecoWebPlus il Bando della Regione che mette a disposizione un totale di un milione di euro per finanziare studi di fattibilità tecnico-economica volti alla realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili. E’ previsto un sostegno per ogni domanda da un minimo di 6000 euro fino a un massimo di 13.000 euro. In Campania ricognizione dei tetti degli edifici pubblici Lo scorso novembre sono scadute le domande per accedere ai fondi pubblici della regione Campania destinati alla costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili. Gli aiuti economici sono destinati ai Comuni con meno di 5.000 abitanti che potranno usufruire dei benefici ambientali e sociali della condivisione. La dotazione finanziaria per il 2022 è stata di 1 milione di euro e analoga dovrebbe essere nel prossimo biennio. Nella Legge di Bilancio 2023 (Art. 44), la Regione ha fissato il termine del 31 dicembre 2023 entro il quale effettuare, con il coinvolgimento degli Enti locali, “una ricognizione dei tetti degli edifici pubblici e delle aree pubbliche nella propria disponibilità da mettere a disposizione, previa apposita procedura a evidenza pubblica, per l’installazione degli impianti a servizio delle Comunità energetiche rinnovabili“. L’obiettivo della misura è favorire l’autoconsumo, l’indipendenza energetica e ridurre la povertà energetica e sociale. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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