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Cresce l’attenzione e l’interesse degli italiani verso le soluzioni smart che trasformano la casa in un sistema intelligente e connesso. Che si tratti di un settore dal potenziale enorme sono i numeri a dircelo, basti pensare che la ricerca “Smart Home”, realizzata dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano evidenzia che nel 2016 il mercato dell’Internet of Things (IoT) ha contato per un valore di 185 milioni di euro e ha registrato una crescita del +23% rispetto al 2015. Domotica e sistemi intelligenti rendono le nostre abitazioni più sicure, confortevoli ed efficienti, grazie alla possibilità di integrare diverse funzioni, monitorare gli apparecchi e ottimizzare i consumi, scegliendo la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Le possibilità offerte dai sistemi domotici sono ampie, coinvolgono i diversi apparecchi che dialogano tra loro e con l’utente attraverso App o smartphone, e le funzioni possono essere incrementate e integrate nel tempo. Un sistema che assicura semplicità di gestione, sicurezza e massimo comfort: dal semplice controllo di luci e tapparelle, al monitoraggio di tutti i dispositivi della casa e dei relativi consumi, con sistemi aperti e scalabili. Anche a livello normativo l’Unione europea ha riconosciuto con la direttiva 2010/31/EU l’importanza di utilizzare tecnologie legate alla building automation per la realizzazione di edifici NZEB, con scadenza 2018 per gli edifici pubblici e 2020 per gli edifici di nuova costruzione. Un mercato in crescita In Italia sono presenti un milione e cento mila condomini per la maggior parte energivori ed obsoleti e che necessitano di interventi di riqualificazione, possiamo facilmente immaginare le possibilità di crescita del settore della Smart home in un processo di integrazione che assicuri lo scambio di dati tra tutti gli impianti così da ottenere i migliori risultati in termini di efficienza energetica, sicurezza e comfort ambientale. Si tratta di un processo che in un visione più ampia, che vada oltre l’edificio e coinvolga la Smart City, può garantire un valido aiuto al contenimento dei consumi e dell’inquinamento ambientale. A questo proposito Michele Pandolfi, Product Marketing Manager Domotics di GEWISS ci conferma che il settore civile è il più energivoro nei principali paesi industrializzati ed è responsabile, solo nell’Unione Europea, del 40% dei consumi globali. Per rispettare la normativa europea 20-20-20 e gli accordi di Parigi è proprio dall’efficientamento energetico degli edifici che si deve partire e i sistemi domotici rappresentano un valido aiuto. “Oltre ai più noti strumenti offerti dalla tecnologia principalmente legati all’isolamento termico degli edifici, domotica e building automation possono giocare un ruolo di primo piano nella riduzione dei consumi energetici, senza incidere sullo sviluppo e sul miglioramento dei servizi, ma al contrario contribuendo all’innalzamento della qualità della vita. La gestione di un edificio – continua Pandolfi – deve essere al contempo efficiente ed efficace. Efficiente nel creare un involucro ottimizzato dal punto di vista dell’isolamento termico ad esempio, ma anche efficace perché gestito da sistemi di automazione in grado di coordinare, in primis, i due impianti più energivori: termico ed elettrico”. Il mercato della smart home richiede che gli attori coinvolti dialoghino e si confrontino a garanzia di massima affidabilità. Progettisti, installatori ed impiantisti devono imparare a comunicare, per vincere le nuove sfide di un mercato sempre più connesso, che oggi coinvolge il mondo del mattone e quello della tecnologia, considerando inoltre che gli utenti sono sempre più preparati e intervengono attivamente nelle scelte impiantistiche e delle tecnologie efficienti. La rivoluzione in atto coinvolge anche l’utilizzo sempre maggiore delle reti wireless, veloci da installare, che integrano l’uso di tecnologie diverse capaci di comunicare grazie ad apposite app. Analizzando domanda e offerta dei sistemi domotici emerge che è aumentata negli anni l’attenzione degli utenti verso la scelta di dispositivi connessi, per la sicurezza, la gestione energetica, la gestione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento e il monitoraggio dei consumi; si tratta di sistemi presenti oggi in circa ¼ delle abitazioni. Questo significa che ¾ delle case non sono ancora Smart, sarà interessante verificare questo dato nei prossimi anni, considerando l’evoluzione della tecnologie e la crescita di interesse da parte dei consumatori. Alcune applicazioni della domotica in edilizia Le applicazioni domotiche per la Smart Home sono molto ampie e coinvolgono le principali tecnologie volte a migliorare il comfort domestico e diminuire i consumi energetici. Chorus di GEWISS è un innovativo sistema domotico flessibile che si adatta alle esigenze dell’utenza, assicura comfort, risparmio e sicurezza dell’abitazione e permette l’integrazione fra le principali funzioni di climatizzazione, illuminazione e motorizzazioni, ottimizzando il risparmio di elettricità, gas e acqua. Master ICE è il navigatore d’impianto del sistema domotico Chorus per gestire scenari e consumi di tutta la casa Tra le possibilità offerte dal sistema i sensori crepuscolari e i rivelatori di presenza presenti nei vari ambienti, permettono di automatizzare l’accensione e lo spegnimento delle luci in funzione del passaggio delle persone o della quantità di luce naturale proveniente dall’esterno. Ma è possibile installare anche contatti magnetici sulle finestre che dialogano con i dispositivi di climatizzazione ed intervengono sul riscaldamento/raffrescamento, evitando inutili sprechi. Con Naxos Combi è possibile realizzare il controllo carichi ed effettuare la gestione dell’energia e dei consumi dell’intera abitazione Detrazioni fiscali per i sistemi domotici La Legge di stabilità 2017 ha confermato la proroga dell’Ecobonus 65% per gli interventi di riqualificazione energetica e del 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia. Ricordiamo che nel 2016 è stata introdotta l’estensione dell’agevolazione del 65% anche alle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative. La Legge di bilancio 2017 ha confermato la possibilità per gli impianti domotici di usufruire delle detrazioni fiscali, posto che, come sottolineato dall’Enea nel vademecum per l’uso “building automation” l’intervento si configuri come fornitura e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali, eseguiti indipendentemente dalle installazioni e sostituzioni di impianti di climatizzazione invernale. I dispositivi devono: a) mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati; b) mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti; c) consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto. Un caso reale di ristrutturazione intelligente Facendoci aiutare da Gewiss proviamo a capire in che modo si possono ridurre i consumi di un’abitazione esistente considerando il caso reale di una casa di 100 mq circa, ovvero la media italiana delle abitazioni esistenti. Le funzioni, i costi e il risparmio energetico ottenibile sono stati definiti alla luce delle indicazioni della norma europea UNI EN 15232, che stabilisce i metodi di calcolo e la classificazione energetica degli impianti elettrici a livello comunitario. Sono ipotizzate due possibili soluzioni con impianto tradizionale o domotico. La prima ha previsto una serie di interventi a basso consumo energetico in cui siano rispettati i criteri stabiliti per legge (46/90 e 37/08) dalla norma CEI 64-8 e con un costo complessivo di materiale e manodopera per la ristrutturazione dell’impianto elettrico con bassa efficienza energetica (Classe D) è di circa 2.500-3.000 Euro a seconda delle finiture estetiche scelte. Con questa soluzione l’abitazione avrà più punti prese, luci, tv, telefono e dati, a garanzia di maggior sicurezza e più comodità in ogni momento della giornata. Il secondo caso ha previsto un intervento con realizzazione di impianto domotico di classe energetica A che permette di ridurre sensibilmente il consumo energetico dell’abitazione e i costi della bolletta, attraverso interventi che interessano diversi ambiti, tra cui l’impianto di riscaldamento/raffrescamento e il controllo intelligente del clima; l’impianto di illuminazione, azionamenti e motorizzazioni, controllo intelligente di finestre e tapparelle e degli elettrodomestici e dispositivi di comando. Per il riscaldamento per esempio il progetto ha previsto una gestione indipendente del clima in ogni stanza, attraverso la presenza di termostati che permettono di impostare la temperatura nei vari ambienti, a seconda dell’uso nei diversi momenti della giornata. Inoltre grazie all’installazione di specifici contatti magnetici su tutti gli infissi che interagiscono con il sistema domotico, si eviteranno dispersioni di calore in inverno e di fresco in estate. Per quanto concerne l’impianto di illuminazione il progetto ha previsto l’inserimento di dieci rivelatori di presenza distribuiti nelle stanze che rendono gli impianti tecnologici dell’abitazione del tutto automatici. L’accensione e lo spegnimento delle luci sarà automizzata a seconda del passaggio delle persone. Il pannello di controllo permette di controllare da un unico punto tutte le funzioni dell’impianto: dalla gestione di luci e tapparelle, alla regolazione e controllo della temperatura in ogni stanza in modo indipendente; fino alla temporizzazione dei terminali per evitare inutili sprechi energetici nei periodi in cui le zone di pertinenza non sono occupate. In questo secondo caso il costo dell’intervento in termini di materiale e manodopera per ottenere una soluzione d’impianto di classe A può variare fra i 5.000 e i 10.000 Euro a seconda delle finiture scelte. Si tratta di una soluzione che assicura un risparmio sul consumo di energia elettrica e gas maggiore del 25% del consumo annuo totale; quindi, a seconda delle abitudini e dei comportamenti, l’investimento sostenuto per ottenere un impianto di classe A può essere ammortizzato approssimativamente in un lasso temporale di circa 7-10 anni. Senza dimenticare la significativa crescita del valore dell’immobile. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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