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Indice degli argomenti Toggle La storia del trulloCome sono fattiL’efficienza termica dei trulliL’importanza della cisterna d’acqua sotterraneaPerché il trullo è sostenibile I trulli, iconiche costruzioni in pietra tipiche della Puglia, rappresentano una fusione di tradizione e innovazione. Originariamente utilizzati come ripari per contadini e agricoltori, oggi i trulli stanno vivendo una trasformazione che li consacra come abitazioni vere e proprie. Questa evoluzione non è solo estetica, ma anche funzionale, grazie alla loro sorprendente efficienza termica, che li rende ideali per il microclima del Sud Italia. La storia del trullo I primitivi trulli pugliesi furono costruiti da contadini e pastori utilizzando le pietre raccolte direttamente nei loro poderi. Queste strutture, inizialmente costituite da un solo vano, servivano come rifugi temporanei o come depositi per attrezzi agricoli. Nel corso del tempo, la loro forma subì un’evoluzione graduale, trasformandosi in abitazioni più complesse, con un vano principale e diversi vani minori, come alcove, disposti attorno ad esso. Secondo gli studi però, è nel XV secolo che si registra la loro massima diffusione, alimentata dal fenomeno del frazionamento del fondo feudale, che portò a insediamenti sparsi nelle campagne e allo sfruttamento di terreni precedentemente incolti. Questa nuova realtà agricola rese necessaria la costruzione di ricoveri per ogni podere. Come nell’area che oggi ospita il centro di Alberobello, unico agglomerato al mondo con circa 1500 trulli, dove si trovava un tempo una vasta area boscosa e dove numerosi contadini costruivano i loro trulli. Fino al 1481, la zona era un feudo dei duchi Caracciolo di Martina Franca, per poi passare sotto il controllo dei conti Acquaviva di Conversano. Questi ultimi incoraggiarono l’insediamento di numerosi contadini e la costruzione di rifugi con la pietra locale, ma dovevano farlo con murature a secco, senza l’uso di malta o leganti idraulici. Questa scelta permetteva la rapida demolizione delle strutture in caso di ispezione del viceré spagnolo del Regno di Napoli, consentendo così di eludere la Pragmatica de Baronibus, una legge che imponeva autorizzazioni e tasse per nuovi insediamenti, in vigore fino al 1700. Oggi, i trulli continuano a essere utilizzati come abitazioni e attirano l’attenzione di ingegneri e architetti internazionali, che ne studiano le caratteristiche uniche, trasformandoli in alcuni casi in strutture di lusso e design. Alcuni di loro hanno persino tentato di riprodurre queste strutture in altre parti del mondo, dimostrando così l’apprezzamento per la loro ingegnosità e adattabilità. Come sono fatti Dal punto di vista strutturale, il trullo può essere a forma quadrangolare o, nei casi più antichi, circolare. I muri, costruiti direttamente sul terreno e fatti con la pietra calcarea, raggiungono un’altezza che varia tra 1,60 e 2,00 metri e hanno uno spessore compreso tra 0,80 e 1,50 metri, con i trulli più antichi che tendono ad avere muri più spessi. L’inclinazione della parete esterna rispetto all’altezza è generalmente del 3-5%. La copertura del trullo è realizzata secondo il sistema a tholos, caratterizzato da anelli di conci posizionati a secco su piani orizzontali che si aggettano progressivamente verso l’esterno, chiusi in cima da un grande masso. Questa struttura, nota come “candela” non richiede l’uso di malta o casseforme. Il principio statico impiegato è quello della falsa cupola: non si sviluppano forze diagonali a causa della spinta dei conci, ma la stabilità è garantita dalle forze verticali della gravità. All’esterno della candela si trova un manto di chiancarelle, sottili lastre di pietra calcarea spesse tra 3 e 7 centimetri. Queste chiancarelle, di lunghezza variabile, poggiano sui conci della candela e sono incastrate su uno strato di pietrisco e materiale di risulta. Sono leggermente inclinate verso l’esterno per facilitare il deflusso delle acque piovane. In cima alla pseudo cupola, a completamento del rivestimento esterno, si trova un elemento litico decorativo e simbolico, noto come pinnacolo. Questo elemento non solo arricchisce esteticamente la struttura, ma può anche avere un significato culturale o spirituale, rendendo il trullo non solo un’abitazione, ma anche un simbolo della tradizione locale. L’efficienza termica dei trulli La struttura dei trulli offre proprietà termiche uniche. Grazie alla loro forma e ai materiali utilizzati, i trulli presentano un eccellente isolamento termico, in grado di mantenere la temperatura interna stabile e contribuendo a creare un ambiente confortevole in ogni stagione. Durante l’inverno, i trulli riescono a trattenere il calore generato dagli impianti di riscaldamento o dai sistemi di riscaldamento naturale. Le pareti spesse agiscono come una barriera contro il freddo esterno, minimizzando la dispersione di calore. Questa caratteristica consente di ridurre significativamente il consumo energetico per il riscaldamento, un aspetto che non solo si traduce in risparmi economici, ma anche in un minore impatto ambientale. In estate, invece, la capacità dei trulli di mantenere l’ambiente fresco è altrettanto sorprendente. Le spesse murature e il tetto conico creano un effetto camino che facilita la ventilazione naturale, permettendo all’aria calda di uscire mentre l’aria fresca entra. In questo modo, la temperatura interna rispetto a quella esterna si può ridurre anche di 6-7°C, garantendo refrigerio e ventilazione data dai fori della pseudocupola. Inoltre, il materiale lapideo utilizzato per la costruzione ha una bassa conducibilità termica, il che significa che assorbe il calore durante il giorno, rilasciandolo lentamente durante la notte. Questo contribuisce a mantenere una temperatura interna piacevole, riducendo la necessità di sistemi di climatizzazione. L’importanza della cisterna d’acqua sotterranea Un elemento ricorrente nei trulli è la cisterna d’acqua situata sotto il pavimento. Sebbene rappresenti un efficace sistema bioclimatico per la regolazione della temperatura, in passato la cisterna veniva utilizzata principalmente come fonte di approvvigionamento idrico per la famiglia, garantendo l’accesso a una risorsa preziosa e vitale. Questa cisterna faceva parte di un sofisticato sistema di raccolta delle acque meteoriche, che può essere considerato un vero e proprio antenato delle moderne tecnologie di raccolta delle acque piovane. Alla base delle cupole, un reticolo di canali in pietra convogliava l’acqua, rendendola facilmente accessibile all’occorrenza. Il risultato di questa ingegnosa progettazione è un livello di comfort abitativo ottimale: le condizioni interne rimangono confortevoli senza la necessità di costosi sistemi di condizionamento, sia durante l’inverno che in estate. Pertanto, si può affermare che i robusti involucri delle tradizionali costruzioni mediterranee, come i trulli e i sassi, agiscono come eccellenti regolatori naturali del microclima interno, offrendo un’abitazione sana e sostenibile. Perché il trullo è sostenibile In un’epoca in cui la sostenibilità e l’efficienza energetica sono al centro del dibattito architettonico, i trulli rappresentano un modello da seguire. La loro capacità di mantenere un microclima interno ottimale riduce la necessità di sistemi di riscaldamento e raffreddamento, comportando un abbattimento dei costi energetici e un minore impatto ambientale. Inoltre, la trasformazione dei trulli in abitazioni moderne, spesso dotate di comfort contemporanei, ha reso queste costruzioni una scelta popolare tra coloro che cercano una soluzione abitativa unica e caratteristica. I trulli non solo offrono un rifugio dal mondo esterno, ma anche un’esperienza di vita autentica, che riunisce il rispetto per la tradizione con il desiderio di innovazione. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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