La COP22 di Marrakesh accelererà le azioni per il clima?

Il Marocco ospita la COP22, che deve dare attuazione all’accordo di Parigi appena entrato in vigore. L’allarme UNEP per il futuro del pianeta.

 

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Al via la COP22 di Marrakech, in Marocco, conferenza sul clima che da oggi e fino al 18 novembre si occuperà di rendere operativo l’accordo di Parigi divenuto operativo, visto che è stato raggiunto il numero sufficiente di ratifiche previste per la sua entrata in vigore, ovvero 55 paesi corrispondenti ad almeno il 55% delle emissioni complessive hanno ratificato l’accordo. Ad oggi sono infatti 92, su 194 firmatari, i Paesi che hanno confermato formalmente il patto di Parigi.

La conferenza di Marrakech apre i battenti in un anno in cui si sono moltiplicati gli allarmi per il clima e il futuro del pianeta. Ricordiamo infatti che il 2016 vanta il triste primato di essere l’anno più caldo di sempre a causa degli effetti dell’El Niño e l’anno con i più alti livelli di CO2 in atmosfera, mai stati tanto alti.

Ma non solo, è di questi giorni l’allarme lanciato dall’Unep, Programma delle Nazioni unite per l’ambiente, che nel proprio Rapporto annuale sottolinea che l’accordo di Parigi pur andando nella giusta direzione, non è sufficiente a salvare il pianeta. Se si vuole davvero contenere l’aumento della temperatura globale entro i 2 gradi (ma possibilmente entro 1,5°) rispetto ai livelli preindustriali, è necessario tagliare di un ulteriore 25% le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Se non si interviene in questa direzione, anche se gli impegni di Parigi fossero pienamente attuati,la temperatura media aumenterebbe tra i 2,9 e i 3,4 gradi.
E’ quindi necessario che proprio da Marrakech vengano intraprese azioni supplementari e urgenti, che vadano oltre gli accordi fissati dalla COP21, per evitare effetti peggiori dell’aumento delle temperature e tragedie umanitarie legate all’aumento del numero di rifugiati climatici colpiti da fame, povertà, malattie e conflitti.
Nel Rapporto viene fatta una valutazione delle tecnologie e sono segnalate le opportunità da cogliere per assicurare ulteriori tagli, anche attraverso gli interventi di attori privati, i gruppi di cittadini, il passaggio delle città in smart cities, i maggiori investimenti in efficienza energetica, i maggiori interventi in settori come l’agricoltura e il trasporto.
Ma non vogliamo dimenticare che ci sono notizie che consentono un certo ottimismo, infatti dall’ultimo rapporto IEA emerge che nel 2015 le fonti rinnovabili hanno segnato il loro record a livello globale, coprendo per la prima volta più della metà della nuova potenza di produzione elettrica installata e sempre nel 2015 gli investimenti sulle fonti rinnovabili hanno superato quelli sui combustibili fossili.
La corsa delle rinnovabili sembra ormai inarrestabile, bsti considerare che nel 2015 nel mondo sono stati installati 500 mila pannelli fotovoltaici al giorno e in Cina due turbine eoliche ogni ora.

La COP22 di Marrakech può partire da qui!

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