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Anie Rinnovabili ha elaborato i dati al 31 marzo 2019 relativi ai sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici: i sistemi storage installati sono 18.036 per una potenza complessiva pari a 80,2 MW Presentato da Anie Rinnovabili il nuovo Osservatorio sui sistemi di accumulo elaborato su dati Gaudì e dedicato alle installazioni di sistemi storage nel nostro paese abbinati a impianti fotovoltaici. Come sappiamo i sistemi di accumulo permettono di aumentare l’autoconsumo e di fornire i servizi alla rete. I dati aggiornati al 31 marzo 2019 parlano di 18.036 sistemi di accumulo installati, di cui 15.449 connessi entro fine 2018, per una potenza complessiva di 80,2 MW e la capacità massima utilizzata si attesta sui 168 MWh. In crescita i sistemi storage Nel primo trimestre dell’anno crescono le installazioni dei sistemi storage, in numero: 2% a febbraio rispetto a gennaio; +10% a marzo rispetto a febbraio, per potenza: +2% febbraio su gennaio; +7% marzo rispetto a febbraio e per capacità: +4% febbraio verso gennaio; +49% marzo rispetto a febbraio. Si tratta di un mercato quasi esclusivamente legato al residenziale: il 99% dei sistemi di accumulo è di taglia < 20 kWh ed è abbinato a impianti fotovoltaici per uso domestico. Per quanto riguarda la tecnologia, la parte del leone la fanno le batteria al litio, utilizzate nel 93% degli impianti, che corrispondono al 93% della potenza e 83% della capacità utile. Per la maggior parte, il 59% del totale, i sistemi di accumulo sono installati lato produzione in corrente continua; il 28% sono installati lato post-produzione e il 13% lato produzione in corrente alternata. A livello regionale la Lombardia, con 6.414 SdA per una potenza di 25,6 MW e capacità di 49,7 MWh, è la regione con più impianti installati. Si deve notare in questo senso il positivo effetto dei 2 bandi con uno stanziamento complessivo di 9 milioni di euro. Anche per l’anno in corso e il 2020 è prevista una significativa crescita del mercato grazie al nuovo bando che ha messo a disposizione 3,4 milioni di euro, elevabili a 4,4 milioni di euro in funzione del bilancio regionale. Bene anche il Veneto, con 2.668 SdA per una potenza di 11,6 MW e capacità di 19,3 MWh, regione per la quale si prevede un’ottima crescita grazie anche in questo caso al recente bando che ha stanziato 2 milioni di euro. A seguire l’Emilia Romagna con 1.996 SdA per una potenza di 9,2 MW e capacità di 25,9 MW e il Piemonte con 1.358 storage, per 6,2 MW di potenza e 10,1 MWh di capacità. Per promuovere la diffusione dei sistemi di accumulo e sollecitare l’avvio di nuovi bandi, Anie Rinnovabili ha avviato in questi ultimi anni incontri nelle varie regioni. Secondo le analisi infatti i contributi a fondo perduto, messi in campo per ora da Lombardia e Veneto, che prevedono fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un sistema di accumulo a servizio di un impianto fotovoltaico residenziale con un massimale di 3.000 euro, permettono per ogni milione di euro di dotazione, di installare circa 1,6 MWh di capacità di accumulo, considerando sistemi di accumulo da 5 kWh di capacità nominale. Ciò garantisce molti vantaggi: Sostegno all’autoconsumo, evitando ogni anno l’immissione in rete di circa 500 MWh negli orari in cui la produzione degli impianti fotovoltaici è troppo abbondante Possibilità per i cittadini di offrire servizi nel mercato di dispacciamento tramite l’UVAM Riduzione di emissioni tra 0,18 e 0,51 tonnellate di CO2 all’anno Risparmio in bolletta elettrica di circa 112.000 euro all’anno Fatturato stimato in 4.000.000 di euro, di cui beneficia l’intera filiera delle FER: dai produttori di moduli e inverter a quelli di sistemi di accumulo e strutture di supporto, dai progettisti agli installatori e ai manutentori Al di là del ruolo che possono svolgere le singole regioni, per ANIE Rinnovabili è auspicabile che venga inserito nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima per il periodo 2020-2022 un contributo nazionale “con una dotazione annua di 30 milioni euro di contributi a fondo perduto, cumulabili con le detrazioni fiscali, per l’acquisto e l’installazione pari al 30% del costo dello storage sino al raggiungimento di un massimale”. Da un’analisi fatta a livello nazionale tra impianti fotovoltaici residenziali installati e sistemi di accumulo abbinati, risulta infatti che soltanto 2,6 impianti fotovoltaici su 100 sono dotati di un sistema di accumulo. ANIE Rinnovabili ricorda che il PNIEC prevede importanti obiettivi al 2030: 6.000 MW di accumulo, di cui 1.000 entro il 2023, per quanto riguarda lo storage elettrochimico sia a livello distribuito che centralizzato 24 GWh di capacità di accumulo operante su rete, oltre a 15 GWh di SdA accoppiati agli impianti distribuiti, con l’adozione anche di un supporto economico all’installazione di sistemi di accumulo distribuito. Proprio per questo l’Associazione chiede alle istituzioni di intervenire sulla circolare 13/E dell’Agenzia delle Entrate pubblicata lo scorso 31 maggio al fine di promuovere i sistemi di accumulo tramite la detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia anche su impianti fotovoltaici nei diversi conto energia, tranne il primo. 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