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Il nuovo campus per l’Università Bocconi a Milano figura un nuovo modello di landmark. Con una identità decisamente innovativa, il progetto comprende differenti corpi edilizi separati e collocati opportunamente all’interno del sito con l’obiettivo di garantire la giusta scala urbana rispettando anche il contesto limitrofo. 27/11/19 Il nuovo Campus della Bocconi è stato inaugurato ieri mattina alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’intervento nel complesso ha previsto la realizzazione di un pensionato da 300 posti letto, quattro edifici dedicati alla nuova sede della scuola di formazione SDA Bocconi School of Management, e un centro sportivo polifunzionale aperto al pubblico. Uno spazio complessivo di 35.000mq aperto alla città, realizzato con attenzione assoluta all’ambiente e caratterizzato da tecnologie di altissimo livello. 7 maggio 2018 Il progetto del nuovo campus per l’Università Bocconi ideato dallo studio SANAA di Kazuyo Sejima-Ryue Nishizawa rappresenta, a detta della giuria che lo ha premiato, la migliore interpretazione delle diverse e complesse esigenze prefigurate nel bando di concorso, introducendo allo stesso tempo interessanti variabili compositive, formali e concettuali, destinate a fare dell’intervento un nuovo modello di landmark.Indice degli argomenti: L’idea progettuale del campus Bocconi dettagli “green” dell’opera Il nuovo campus in cifre Il complesso, che sorgerà nell’area dell’ex Centrale del latte di Milano, sarà un segnale urbano che con la sua identità decisamente innovativa, data dall’impiego di soluzioni costruttive tanto essenziali quanto affascinanti, entrerà in dialogo con gli insediamenti già esistenti, sia quelli del complesso Bocconi che quelli delle residenze storiche dell’area. L’idea progettuale del campus Bocconi Alla base del progetto c’è un’attenta analisi delle aree urbane limitrofe, molto diversificate: a sud, il trafficato viale Toscana; ad ovest, una serie di edifici residenziali di media grandezza che si estendono fino a via Castelbarco; ad est, il Parco Ravizza e a nord alcuni edifici residenziali e universitari che si collegano all’esistente Campus Bocconi. Per affrontare in modo armonioso una tale eterogeneità, è stato definito un programma di corpi edilizi separati che sono stati collocati opportunamente all’interno del sito, con l’obiettivo di garantire al progetto la giusta scala urbana. Questo progetto è destinato a essere il più importante insediamento del prossimo decennio tra il tessuto storico dell’urbanizzazione novecentesca e quello generato dal recente, frammentario sviluppo della zona di Milano posta oltre il limite Sud dell’area di concorso. La futura opera costruita, che già nel progetto di concorso bene affronta tutte le questioni della sostenibilità, si propone in questo senso come patrimonio comune per Milano: sia perché concretamente usufruibile – in parte – da tutta la cittadinanza, sia perché rappresenta l’idea dell’Università stessa come “fabbrica del sapere”, da cui l’intera comunità può avvantaggiarsi come simbolo e come concreta realtà. All’incrocio di via Castelbarco e via Sarfatti sono state collocate le funzioni relative ai programmi master ed executive. A sud, il Recreation Center funge da zona filtro tra il campus e viale Toscana. A est, sul lato più tranquillo del sito, sorge la Torre dei dormitori, accessibile da via Castiglioni. All’interno di questi poli si sviluppa, snodandosi attraverso l’intera area, un grande parco pubblico di 17.500 metri quadri, aperto sia agli studenti che ai residenti della zona. L’entrata alla nuova SDA Bocconi School of Management si apre sul lato nord del sito, rendendo agevole l’ingresso a coloro che provengono dal campus esistente. L’edificio d’ingresso contiene una lobby trasparente a doppia altezza, con aree comuni al livello superiore e un ampio auditorio a quello inferiore. Dall’entrata, attraverso l’edificio adibito ai corsi dei programmi executive, è possibile accedere al sistema delle corti interne di tutto il complesso, in cui la caffetteria si colloca a pian terreno dell’edificio dell’amministrazione, mentre lo store si trova allo stesso piano nell’edificio dei programmi master. I diversi nuclei si toccano tra di loro in modo da creare agevoli passaggi tra gli edifici. Ciò determina un perimetro continuo che sigilla la Scuola dall’esterno, rendendola sicura e facile da gestire. Una volta all’interno, è possibile intravedere l’intero complesso architettonico: gli edifici che si ergono su portici permeabili, la sequenza di colonne, stanze trasparenti e gli alberi. I dettagli “green” dell’opera Ogni nucleo è impostato su un corpo di fabbrica ridotto, garantendo agli interni l’esposizione alla luce e offrendo ampie aperture sulle corti del parco, ottimizzando la ventilazione naturale e riducendo in modo significativo l’impiego dell’illuminazione e dell’aerazione artificiale. Pensiline mobili di ingrigliato metallico abbinate a elementi frangisole limitano l’accumulo di calore solare, permettendo, comunque, che la luce del giorno possa filtrare naturalmente. La dimensione a tutta altezza delle facciate in vetro migliorerà le stratificazioni dell’aria e l’illuminazione naturale, riducendo ulteriormente il consumo energetico. Le pareti esterne sono 50% opache e 50% trasparenti, e provvedono un isolamento ottimale, riducendo i costi. Opportune strategie energetiche impiegheranno l’utilizzo di sorgenti idriche sotterranee o sistemi di riciclo dell’acqua piovana. Pannelli solari saranno installati sul tetto del Recreational Center. Giardini interni, cortili e portici sono segni distintivi di Milano, spazi che creano contesti tranquilli per socializzare, studiare, riunirsi e incontrarsi all’aperto. Il progetto è quindi parcellizzato, ogni cortile con la propria caratterizzazione, facente comunque parte di un sistema più ampio. Anche il parco è caratterizzato da ampi cortili, delineati da una serie di portici con pensiline basse. Le pensiline si toccano tra di loro come gli edifici, permettendo la chiusura notturna dell’intero campus. Lo scopo del progetto è ideare un campus universitario dove studenti, docenti e visitatori possano far parte di un’attiva comunità accademica, animata da un alto senso di trasparenza, empatia con la natura. Il nuovo campus in cifre 35.756 mq di superficie dell’area dell’ex Centrale del Latte 4 edifici per la SDA Bocconi School of Management 1 centro sportivo e ricreativo 1 residenza per studenti e visiting professor 300 posti letto nella residenza 17.500 mq di verde, di cui 13.970 di parco pubblico e 3.530 di verde costruito 1 piscina olimpica da 50 metri, più piscina da 25 metri 2 palestre 1 centro fitness € 130 mln di investimento a costi attuali per la realizzazione 2018 anno di completamento della residenza 2019anno di completamento degli edifici per la SDA Bocconi School of Management 3.974 mq di superficie del parcheggio sotterraneo Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto