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Nella zona ovest della città, tra le vie Bisceglie e Calchi-Taeggi, sta per nascere un progetto di trasformazione urbana voluto da Borio Mangiarotti e dal fondo di investimento statunitense Värde. Il masterplan è di Mario Cucinella Architects e Michel Desvigne. Un investimento di 250 milioni di euro a cura di Pietro Mezzi Mario Cucinella e Michel Desvigne insieme per un intervento di rigenerazione urbana a Milano. Complice di questa collaborazione tra l’architetto bolognese titolare dello studio Mca e il paesaggista francese dello studio Mdp, è Seimilano, un’iniziativa voluta da Borio Mangiarotti (oggi condotta da Regina De Albertis, dopo la morte del padre Claudio), storica impresa milanese, che dal 1920 opera nel settore immobiliare, e Värde, un importante fondo d’investimento statunitense. Si tratta della trasformazione di una superficie di oltre 300 mila metri quadrati nella zona ovest della città, tra le vie Calchi Taeggi e Bisceglie. L’intervento prevede la realizzazione di residenze (mille alloggi, di cui la metà in residenza libera e convenzionata a un prezzo di vendita di tremila euro al metro quadrato), uffici (26mila metri quadrati), una piazza commerciale, funzioni pubbliche (ottomila metri quadrati) e un grande parco urbano (177mila metri quadrati). Render dell’intervento edilizio: sullo fondo le case di Seimilano La joint venture Borio Mangiarotti-Värde prevede un investimento di oltre 250 milioni di euro. Partner dell’iniziativa, per una quota del 6,5% della volumetria totale, è anche il consorzio di cooperative Solidarnosc, aderente a Confcooperative (un quinto degli ottomila metri quadrati di alloggi residenziali saranno posti in locazione), ch si avvarrà nella progettazione di un gruppo di architetti dell’associazione Super, esperti nell’ascolto delle richieste dei cittadini. Il tema del paesaggio rappresenta il cuore del masterplan, che vedrà il parco protagonista con i suoi 20 ettari. Un’idea che si ispira alla pianura padana: un’alternanza di superfici boschive, filari alberati, frutteti, prati, orti, corsi d’acqua e rogge. Render del grande parco urbano Il progetto punta a creare una città giardino, con il parco, la permeabilità tra gli edifici e l’attenzione al rapporto fra costruito e spazi aperti. I blocchi dei nuovi edifici saranno disposti su due file: alle spalle gli edifici più alti, in prima posizione quelli di minor altezza. Gli spazi tra gli edifici saranno dei cortili aperti e protetti. Una volta ultimata la bonifica delle aree, l’avvio della prima fase dei lavori è previsto nel 2019, mentre il completamento avverrà nel 2022. L’area, l’ex cava di Geregnano, è sottoposta a Piano integrato di intervento: nel 2010 fu oggetto di una indagine giudiziaria e posta sotto sequestro per tre anni, dal 2010 al 2013. Le ultime sentenze hanno stabilito che l’ex cava non era una discarica, ma un sito inquinato da bonificare. Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto